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Alta sartoria, pubbliche relazioni digitali, tecniche della sostenibilità, responsabili di uffici stampa specializzati, tecnici dell’innovazione: l’offerta formativa degli Its del territorio pensata per inserire nuove figure professionali nella filiera dell’industria dei tessuti e dell’abbigliamento è molto più variegata di quanto ragazzi e ragazze possano pensare. Un vero e proprio universo di possibilità di impiego in un settore che è di fronte alle sfide della modernità e che ha bisogno di nuove risorse

Quando si parla di economia si sente sempre più spesso il termine “filiere”. Per chi ha da poco compiuto 18 anni e non ha mai messo piede nel mondo del lavoro, questa parola appare lontana e ignota. Eppure, prima di decidere cosa fare da grandi e, quindi, di orientarsi nel complesso campo della formazione post diploma, sarebbe bene comprendere quale sia la realtà descritta in questo concetto. In particolare, in un settore, il tessile, che non è fatto solo di look patinati da red carpet o fast fashion, ma anche di tante possibilità e occasioni d’oro per il futuro lavorativo di molti giovani. Le imprese della filiera, infatti, vanno dai filati (per restare in tema) al capo finito, dalla moda allo sport, all’arredo, dalla tintura alla nobilitazione, al marketing e alle vendite. All’interno delle stesse aziende specializzate c’è un mondo di figure professionali talmente variegato che è spesso difficile immaginare nella sua completezza. Praticamente infinito. È da qui che parte il progetto dell’Its Cosmo, l’Istituto Tecnico Superiore nato per creare, con corsi post diploma, professionisti del mondo del tessile e della moda con competenze spendibili in moltissime aziende, con mansioni spesso così innovative che fino a qualche anno fa erano impensabili e oggi sono imprescindibili. Pensiamo al Technology Sustainability Manager o al Digital Pr che cura i rapporti con gli influencer e con i brand. Una proposta in perfetta linea con la varietà delle filiere. Non stupisce che Cosmo, gestito come tutti gli Its da una Fondazione partecipata da realtà formative e non, abbia sedi operative nei distretti produttivi di Veneto e Lombardia. Qui le sedi sono 4: Milano (Acof Olga Fiorini e Afol Moda), Como (Isis Carcano) e Busto Arsizio (Centrocot, Centro Tessile Cotoniero e Abbigliamento).

“Il punto di forza di questi percorsi sta proprio nel legame con il territorio, le imprese, i centri di ricerca, le associazioni di categoria, istituti scolastici e partner vari. Ad oggi sono una ventina i percorsi formativi all’avanguardia proposti per tutta la filiera della moda. Dalla ricerca alla produzione, dai pellami all’occhialeria”, spiega Simona Pettini, Coordinatrice dei corsi di Acof, “Dal 2013 (anno di avvio delle attività in Lombardia grazie ad Acof e Centrocot) l’offerta si è ampliata e consolidata, ottenendo anche il plauso del Miur, il Ministero dell’Istruzione. Il bilancio è positivo grazie ad una rete di partner caratterizzata da grande entusiasmo e collaborazione. Questo permette di avere un continuo confronto con le imprese, capirne le esigenze, studiare su misura il percorso formativo dei ragazzi grazie a docenti che arrivano dal mondo del lavoro e organizzare per loro stage di qualità. Con noi collaborano imprese del calibro di Dolce&Gabbana, Candiani Denim, Herno”, spiega Pettini. “Il risultato è quello di un’offerta sempre aderente alla realtà. Ad esempio, abbiamo pensato di far rivivere la ‘mitologica’ figura del sarto artigianale, una professione iconica che rispondesse alla necessità delle case di alta moda di avere un personale in grado di confezionare un abito di prestigio ma anche attento alla sostenibilità. Accanto alla riscoperta di tecniche tradizionali, quasi antiche, unita ad una conoscenza dei materiali più esclusivi e sostenibili, la formazione prevede l’apprendimento delle tecnologie digitali. Arte e artigianalità si integrano con i sistemi Cad di ultima generazione (2D e 3D). Altro esempio è quello della comunicazione e delle figure emergenti: esperti di social, nuovi media e digital Pr. Tra le novità, presto ci sarà la possibilità di partecipare a programmi Erasmus. Nell’ambiente della moda, tra showroom, uffici stampa specializzati e agenzie, la richiesta è sempre crescente”, aggiunge Pettini. “Tra i plus dell’Its c’è la continua attenzione nel seguire i ragazzi anche dopo la fine del percorso e in questo campo, come negli altri, siamo orgogliosi di vederli decisamente crescere”. Fin da subito: il tasso di occupazione post Its è, infatti, dell’83%.

Tra le nuove competenze da apprendere a Cosmo, largo spazio alle tecnologie e alla sostenibilità. Al Centro Tessile Cotoniero e Abbigliamento di Busto Arsizio, vero e proprio riferimento per le imprese del settore per le attività tecniche di laboratorio, ricerca e sperimentazione, si formano il Tecnico dell’innovazione tessile e il Technology Sustainability Manager nel settore tessile-moda: due figure altamente richieste dal mercato. “La proposta è in linea con le esigenze delle imprese, che hanno con il nostro centro di ricerca e prove un rapporto privilegiato per lo sviluppo del settore. Addirittura, in fase di startup, sono state diverse le realtà che hanno contribuito economicamente alla quota di frequenza, tra queste SMI - Federazione Tessile Moda Nazionale, che è anche socio partecipante di Fashion Academy Its Cosmo. Questo testimonia il concreto interesse delle aziende alla formazione dei tecnici per il settore”, spiega Grazia Cerini, Direttore Generale di Centrocot. 
“Al corso arrivano sia neo diplomati che laureati, ma è richiesto anche da professionisti del sistema moda con l’obiettivo di ottenere una più alta qualifica da aggiungere al proprio curriculum: un target variegato accomunato dalla sensibilità verso i temi della sostenibilità, quella vera, misurata e certificata e dell’economia circolare”, spiega Paola Tambani, Responsabile dell’Area Formazione di Centrocot. “Persone consapevoli che questi temi toccheranno ogni ambito e materiale del settore (non solo classici tessuti ma anche pellami, cuoio o tessuti tecnici); persone che apprenderanno in modo pratico, merceologia, tecnologie, metodologie, processi, controllo qualità, certificazioni, riciclo e molto altro grazie al 95% di docenti provenienti dal mondo del lavoro”. Il valore aggiunto del corso è fornito anche dall’attività di sperimentazione nel MultiLab di Centrocot - Laboratorio sperimentale multisettoriale per il riciclo, per l’innovazione industriale e lo sviluppo di test e prove prestazionali su materie prime seconde e nuovi materiali, aperto a MalpensaFiere. 
All’interno del MultiLab gli allievi avranno la possibilità di sviluppare progetti di lavoro concreti: attraverso il laboratorio di Eco-designer è prevista, infatti, l’ideazione di concept secondo criteri di eco-progettazione per prodotti sostenibili a basso impatto ambientale. “Altro significativo valore aggiunto dei corsi è rappresentato dalle attestazioni aggiuntive connesse alle certificazioni di processo (Qualità e Ambiente) e alla gestione delle sostanze chimiche sulla base del protocollo internazionale Zdhc (www.roadmaptozero.com). Spesso le richieste di partecipazione arrivano da ragazzi che provengono da fuori provincia; sul punto, Grazia Cerini, esprime un desiderio: “Sarebbe bello un progetto per la realizzazione di un campus sul territorio rivolto anche agli studenti Its. Le possibilità sono infinite: l’obiettivo è che chi esce dall’Its non sappia fare tutto ma sappia tutto quello che si può fare”, conclude Cerini. 

 

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