Varese2050_decollera_con_la_logistica.jpg

Investire sul settore delle imprese di trasporto e della movimentazione di merci e persone per farne un driver fondamentale per il rilancio competitivo del Varesotto. Questo uno degli obiettivi del Piano Strategico lanciato da Confindustria Varese. Non è solo questione di valorizzare Malpensa. Le potenzialità del territorio stanno anche nella sua posizione al centro dei più importanti corridoi europei, negli scali intermodali di rilievo presenti e nelle performance messe a segno dalle aziende del comparto negli ultimi anni. Sullo sfondo, rimane, però, il problema dell’accessibilità

Situata in una posizione strategica territoriale e culturale, da sempre crocevia del business al centro dell’Europa e del Nord Italia, la provincia di Varese ha una grande potenzialità in termini di attrattività del suo territorio. Conosciuta come la “provincia dei sette laghi”, Varese ha un paesaggio urbano e rurale eterogeneo e di grande pregio ma anche un ricco tessuto di imprese con una generalizzata cultura del benessere e dello sport (Varese anche nel 2022 si posiziona prima tra le 107 province italiane nell’Indice di Sportività). Centrale in questo quadro e fondamentale per lo sviluppo della sua competitività è il ruolo della logistica e dei trasporti ed in particolare, tra le varie infrastrutture, dell’hub industriale sorto intorno all’aeroporto di Malpensa, non solo per i trasporti cargo, indispensabili per il rilancio delle esportazioni e del commercio internazionale in provincia, ma anche per il trasporto passeggeri, per favorire una vera apertura e mobilità internazionale. 

A Varese quella della logistica e dei trasporti è oggi una delle specializzazioni a maggior potenziale di crescita, con tutte le carte in regola per affiancare il tessile, la meccanica, l’aerospazio o la gomma-plastica nell’albo delle specializzazioni, tipicamente manifatturiere, storicamente più distintive della provincia. 13.600 addetti locali che ne fanno il cluster a maggior concentrazione occupazionale della provincia e un volume di ricavi in crescita del 7,4% (CAGR – tasso di crescita annuale) negli ultimi sette anni, che lo rendono quello con le performance reddituali migliori tra tutte le principali specializzazioni del territorio trainato dalle ottime performance, in epoca pre-pandemica, di imprese operanti nei settori del trasporto aereo passeggeri, del trasporto merci su strada e della logistica multimodale internazionale.

Certamente aiuta anche il fatto che la provincia di Varese sia il territorio più “infrastrutturato” della Lombardia. Varese è infatti sopra la media italiana in termini di dotazione infrastrutturale, con un valore superiore al 125,7 della Lombardia e al 100 dell’Italia. Inoltre, la sua posizione strategica, collocata al centro del Corridoio ferroviario (TEN-T) Reno-Alpi, che collega il Nord Europa al Porto di Genova, la rende uno dei principali snodi in Europa e in Italia per la movimentazione intermodale delle merci tra ferrovia e strada.  Tuttavia, una dotazione infrastrutturale così densa ha anche le sue fragilità, innate o per fattori esterni. Tra le principali si annovera una forte congestione delle reti autostradali e ferroviarie. Nel 2019, Varese si è dimostrata sopra la media lombarda per numero di veicoli circolanti per 1.000 abitanti e per densità delle reti stradali e ferroviarie, con un forte squilibrio tra una domanda di mobilità articolata in diverse componenti e un’offerta insufficiente a sostenerla. Risulta, inoltre, ancora troppo poco potenziato il legame con i centri logistici esistenti sul territorio e fuori (interporti, Genova, Trieste), fattore che rende necessaria una migliore connessione con altri territori e che ha mosso recentemente la proposta di estensione di una ZLS (Zona Logistica Semplificata) a Malpensa, ossia un’area a burocrazia ridotta che possa generare investimenti e sviluppo. 

Infine, si sottolinea come nel 2020, gli effetti della crisi pandemica abbiano posto più che mai in luce la questione di come gestire problemi che persistono da anni: il collegamento dell’Aeroporto con il resto della provincia, il baricentro politico-gestionale spostato più su Milano e l’Aeroporto di Linate, la mancanza di convergenze decisionali e collaborative con la compagnia di bandiera e le altre compagnie territoriali, la giusta gestione del trasporto cargo. Dunque, un aeroporto internazionale che oggi è primo in Italia per trasporto merci e secondo per trasporto passeggeri, un hub internazionale, Cargo City, che può essere driver di sviluppo industriale non solo provinciale ma nazionale ed una crescita del cluster che ha superato ogni aspettativa e che fa certamente ben sperare per il futuro. Ma anche molte criticità che ne minano il potenziale e che richiamano alla necessità di una chiara linea strategica da adottare per guidare scelte ed investimenti. Ecco perché Confindustria Varese ha deciso di dedicare una delle cinque linee di azione su cui si basa il Piano Strategico #Varese2050, realizzato insieme alla think tank Strategique di Harvard, a “fare di logistica e trasporti i driver strategici per la competitività del territorio e l’accessibilità allo stesso, lo sviluppo degli scambi commerciali e il rilancio dell’economia”.

Per Confindustria Varese è di primaria importanza contribuire alla realizzazione del progetto del Masterplan 2035 di Malpensa, proponendosi come facilitatore di nuove alleanze con stakeholder e istituzioni. Obiettivo: promuovere sia il potenziamento infrastrutturale, sia l’ottimizzazione della gestione del traffico urbano e interurbano, soprattutto in logica di mobilità green

In primo luogo, occorre fare della provincia di Varese il “Porto del Nord Italia e del Sud Europa” attorno a Cargo City, per un rilancio dell’export delle produzioni di territorio, attraverso la creazione di un tavolo di lavoro multi-stakeholder permanente sul tema, che possa promuovere azioni di sistema tra il cluster dei trasporti e della logistica e tutti i cluster industriali del territorio, le istituzioni, le associazioni e la politica. Per Confindustria Varese sarà di primaria importanza contribuire poi alla realizzazione del progetto “Masterplan Malpensa 2035”, proponendosi come driver dei progetti e creando nuove alleanze con gli stakeholder coinvolti per promuovere insieme il potenziamento, essenziale per il futuro della provincia, di infrastrutture e connessioni, l’ottimizzazione della gestione del traffico urbano e interurbano, soprattutto in logica di mobilità green e migliorando la mobilità di merci e persone da/verso Milano, da/verso la Svizzera e tra Nord e Sud della provincia.

Rientra in questa linea anche la promozione di un ecosistema di imprese e operatori dei trasporti e della logistica e l’attrazione di player internazionali best-in-class che vogliano investire nel territorio, sfruttando le sinergie con gli asset esistenti e beneficiare del tessuto economico così densamente popolato da imprese manifatturiere, per innescare percorsi di sviluppo sinergico. E da ultimo, perché il territorio possa essere realmente attrattivo per individui che vogliano creare una famiglia, lavorare e fare impresa in provincia di Varese, nonché attrarre gli investimenti di imprese e operatori della finanza che vogliano condurre i loro business nel territorio, è cruciale che gli asset strategici del territorio siano ottimamente connessi con il contesto locale, le aree vicine e i flussi internazionali.

È questo, per esempio, il caso del progetto di costruzione di Mill – Manufacturing, Innovation, Learning, Logistics, un luogo del sapere e del saper fare attorno alla LIUC – Università Cattaneo di Castellanza. Coerentemente con quanto fatto nello sviluppo di altri campus universitari e hub dell’innovazione benchmark, la connettività quanto meno ciclabile e ferroviaria deve essere assicurata dentro il plesso stesso e garantire collegamenti veloci e diretti con Varese, Milano e Malpensa.

Come detto, si tratta di una linea strategica le cui azioni dovranno svilupparsi in collaborazione ed in sinergia con tutti i principali stakeholder territoriali coinvolti, quali chiaramente l’Aeroporto di Milano-Malpensa e Sea, ferrovie ed autostrade, ma anche le principali imprese ed operatori logistici, la Regione, la Provincia, la Camera di Commercio ed il sistema Confindustriale tutto, per dar corpo, come per tutte le altre linee di #Varese2050, ad un rilancio collaborativo della competitività del territorio. 

Per saperne di più



Articolo precedente Articolo successivo
Edit