Ogni-cosa-suona

Sogno, visione, arte: l’economia circolare è anche talento creativo e capacità di raccontare alle nuove generazioni un inedito modo di vivere. L’esperienza del musicista Antonio Testa

L’economia circolare non potrebbe esistere senza mente aperta, curiosità, creatività. Dall’arte all’industria, dal riciclo creativo all’impiego di nuove tecnologie per risparmiare energie e materie prime, il campo è vasto e sempre più dovrà essere coltivato dalle nuove generazioni usando testa e cuore. Anche la musica ce lo conferma. “Il mio principale obiettivo è sensibilizzare i bambini a riciclare i materiali, usando il potere enorme della musica che ha una capacità di racconto come nient’altro al mondo”. A spiegare la propria esperienza è Antonio Testa, varesino d’adozione, musicista, percussionista, compositore, produttore e insegnante che, all’interno della sua vasta carriera professionale, ha inserito percorsi che potremmo chiamare di arte circolare, in cui insegna ai più giovani come suonare con strumenti realizzati con il riciclo creativo. 

È un percorso molto variegato quello dell’artista attivo nel campo della musica contemporanea dai primi anni ‘80: un percorso che lo porta a sperimentare, ricercare nuove forme di suoni e di strumenti e a lavorare costantemente per espandere la sua ricerca etnomusicologica e dei poteri curativi del suono. Il punto di partenza è che ogni cosa suona e questo apre infinite possibilità di sperimentare e creare ad ogni età. Da qui all’insegnamento e al desiderio di sensibilizzare i più giovani, il passo è breve. Oltre che attraverso i laboratori, Testa lo racconta in un libro dal titolo "Giocare con i suoni" (recentemente riedito da Nomos), una raccolta di stimoli e insieme un vero e proprio percorso didattico per bambini e ragazzi basato su un lavoro multidisciplinare che unisce musica, espressione corporea, ricerca creativa. All’interno si scopre come costruire e suonare oltre 60 strumenti musicali grazie al riciclo di materiali naturali e di uso quotidiano. Un lavoro pensato anche per le famiglie, oltre che per le scuole e gli insegnanti. “Il suono può diventare un tramite tra adulti e ragazzi, un’ottima forma di comunicazione”, spiega Testa. Veicolo perfetto quindi per trasmettere un messaggio ecologico e di amore per il pianeta ad ogni generazione. 

 



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