La-via-per-la-crescita-è-la-felicità

La facilitazione dell’accesso al part-time per le neomamme e i neopapà. Borse di studio per i figli dei dipendenti. Progetti di inclusione per rendere la conciliazione vita privata-lavoro alla portata di qualsiasi tipo di famiglia. Manager introdotti con l’obiettivo di misurare e aumentare il tasso di Felicità Interna Lorda in azienda. Ecco quattro storie di imprese che fanno del sostegno alla genitorialità un fattore strategico del proprio sviluppo: Airport Handling, Sanofi, LATI e Copying 

Ascolto, inclusione, benessere, ricerca della felicità: queste le parole d’ordine che risuonano in quelle aziende che pongono la persona e il sostegno alla genitorialità al centro dei propri progetti strategici di gestione delle risorse umane. Iniziative che spesso vanno ben oltre la semplice conciliazione lavoro-famiglia. Quella che si va affermando in alcune imprese del Varesotto, anche piccole e medie, non solo multinazionali, è una visione completamente diversa dell’organizzazione aziendale e di come interpretare il proprio ruolo a vantaggio della comunità. Ecco alcuni esempi emersi da una survey lanciata dall’Unione degli Industriali della Provincia di Varese. 

Airport Handling: tra borse di studio e WHP

“In un settore come il nostro, per definizione in continua evoluzione, l’attenzione alle necessità e ai bisogni delle persone e l’ascolto di quanto avviene nella società è parte integrante del nostro business. Ne consegue che la sensibilità verso ambiente, benessere e sicurezza sia una priorità aziendale così come lo è la gestione attenta delle risorse umane. Il focus sul welfare e sulle attività per le famiglie non è nuovo per noi”, spiega Gian Carlo Grassini, Chief Human Resource di Airport Handling Spa, società del gruppo Emirates/dnata che opera negli aeroporti di Malpensa e Linate e che occupa complessivamente 2.000 persone. “Da anni la nostra azienda promuove iniziative pensate per conciliare i tempi vita-lavoro favorendo in generale l’accesso al part-time per chi ha specifiche necessità e in particolare a favore delle neomamme, che possono usufruire, a richiesta, di una riduzione oraria nei primi 5 anni di vita del figlio. Sono inoltre previste borse di studio per merito destinate ai figli di dipendenti che frequentano la scuola primaria di primo e secondo grado. Recentemente abbiamo partecipato al WHP, un progetto promosso sul territorio da Unione Industriali, ATS Insubria e sindacati, al fine di sostenere il benessere individuale e favorire lo sviluppo di ambienti di lavoro sani e sostenibili. Ma non intendiamo fermarci qui: grazie alle indicazioni emerse da una recente indagine di clima, sono infatti allo studio iniziative volte a sostenere ulteriormente la genitorialità e accrescere la cultura del well-being”. 

Sanofi: obiettivo inclusione

Anche nel settore dell’industria farmaceutica il tema è particolarmente sentito. “L’estensione del concetto di genitorialità è diventato un asset portante del programma globale di Diversity & Inclusion della nostra azienda”, spiega Laura Bruno, Direttore Human Resource Italia di Sanofi, una delle principali aziende farmaceutiche che, sullo Stivale, con le sedi di Origgio (Va), Anagni (Fr) e Scoppito (Aq), conta oltre 2.000 dipendenti. “Sanofi si impegna a estendere il concetto di genitorialità, a prescindere dalla forma familiare e senza vincoli di genere o orientamento sessuale, per promuovere un ambiente di lavoro inclusivo con azioni concrete. Dal 1° gennaio di quest’anno, l’azienda concede 14 settimane di congedo parentale retribuito a qualsiasi dipendente che abbia un bambino a prescindere dalle modalità (parto, adozione o maternità surrogata) e indipendentemente dal Paese in cui lavora, dal genere o dall’orientamento sessuale”. Uno standard che interessa tutti i dipendenti nel mondo e che rappresenta una parte della strategia globale per l’inclusione e che copre alcuni dei principali aspetti della diversità: genere, etnia, LGBTQIA+, età e disabilità. Senza dimenticare i contesti. “Il congedo parentale, in Italia – racconta Bruno – è esteso anche ai dipendenti che decidono di prendersi cura di bambini ucraini, ospitandoli. L’accoglienza è temporanea, legata al periodo di emergenza e alla situazione di fragilità di molti bambini soli in fuga dalla guerra”. L’inclusione è senz’altro prioritaria per Sanofi: con il nuovo contratto integrativo, siglato in Italia a fine 2021, tutti i permessi relativi alla gestione dei figli sono stati estesi ai lavoratori uniti civilmente o in convivenza di fatto, senza alcuna distinzione. In particolare, per quanto riguarda il congedo parentale, a partire dal primo anno sino a 6 di età del bambino, il genitore riceverà un’integrazione della retribuzione in aggiunta a quanto previsto dalla legge (30% a carico Inps) sino a raggiungere il 50% della retribuzione. Ma non sono solo i figli i destinatari di questa visione. “Migliorare la qualità della vita delle persone, vuol dire anche supportarle nel momento in cui hanno la necessità di prendersi cura dei propri cari”, chiarisce la responsabile Hr di Sanofi Italia. “Sono dunque stati stabiliti per i dipendenti, permessi integrativi per l’assistenza a familiari non autosufficienti, per permettere loro di accompagnarli a visite mediche, esami o terapie. È previsto un congedo familiare retribuito, fino a 10 giorni, per supportare il dipendente a far fronte a situazioni critiche ed emergenziali nelle quali versa un familiare. Oltre a quanto già prevede la legge, sono stati riconosciuti ulteriori 5 giorni di permesso retribuito all’anno in caso di day hospital o ricovero dei figli fino al diciottesimo anno d’età, iniziativa estesa anche alle coppie di fatto”.  

LATI: l’ascolto prima di tutto

“Anche per noi l’ascolto e l’attenzione al contesto sono essenziali per studiare e proporre delle iniziative che, rispondendo a necessità reali dei nostri dipendenti e delle loro famiglie, siano davvero efficaci”, conferma Monica Parma, Human Resource specialist di LATI – Industria Termoplastici Spa di Vedano Olona. “Ad esempio, durante l’emergenza Coronavirus, ci siamo resi conto immediatamente di come lo strumento smart working andasse introdotto e strutturato per contratto 5 giorni su 5, da subito senza aspettare i singoli decreti o l’evolversi della situazione. E di come, nello stesso periodo, occorresse aguzzare l’ingegno per rispondere a problematiche contingenti più specifiche per i genitori. Quindi, abbiamo pensato di introdurre una formula di assistenza domestica per la Dad e la gestione dei bambini con educatori convenzionati con l’azienda”. L’attenzione alla vita dei ragazzi non è nuova per LATI. “Per noi la sostenibilità largamente intesa, la cura delle persone e il welfare sono concetti allargati e che lasciano spazio alla creatività”, continua Parma. “Da anni, ad esempio, abbiamo promosso una formula di supporto economico per i campi estivi del territorio per i figli dei nostri dipendenti, ma abbiamo anche introdotto delle iniziative finalizzate al risparmio di tempo: dal servizio sartoria e farmacia in azienda, alla palestra LATI, un vero fiore all’occhiello nella nostra offerta. Un’iniziativa che prima del Covid era solo fisica, poi è diventata virtuale in lockdown e ora è una formula ibrida, proprio perché ciascuno possa scegliere in base ai propri desideri e necessità”. 

Copying: la felicità è strategia

Anche in Copying Srl di Caronno Pertusella, azienda specializzata in servizi digitali e fondata dal Vicepresidente di Univa, Mauro Vitiello, ambassador del Progetto “PEOPLE, l’impresa di crescere insieme”, le buone pratiche sono all’ordine del giorno. “Quello che ci caratterizza è che l’attenzione allo stare bene delle nostre persone è diventato un vero e proprio sistema”. A raccontarlo Nathalie Pollina che, non a caso, è proprio la Chief Happiness Officer di Copying. “L’idea è semplice. Non si può essere felici in famiglia e nella vita se non si è felici anche sul luogo di lavoro ed è, inoltre, dimostrato che essere felici e motivati in assoluto rende più produttivi”. Quello che ben si dice un circolo virtuoso. Ma come si concretizza? “La felicità per noi è diventata strategica: l’obiettivo è rendere l’esperienza di ufficio un’occasione di valore. I progetti che abbiamo introdotto sono svariati. A partire dallo smart working per i neogenitori fino ai tre anni del bambino, per arrivare ad attività che sulla carta possono sembrare solo giocose e, invece, fanno parte di un progetto continuativo di cura dei dipendenti. Si va dalla convenzione con produttori del territorio di frutta e verdura, perché i dipendenti possano ordinare la spesa direttamente in Copying e qui conservarla in frigoriferi ad hoc, fino all’organizzazione di attività pratiche, come il pilates o la ginnastica posturale in azienda o il gruppo della corsa o la messa a disposizione di biciclette per i dipendenti. L’obiettivo è lo stesso: non dover sottrarre il tempo di queste attività alla famiglia o allo spazio libero. Abbiamo poi lanciato l’iniziativa ‘Teach your talent’, che permette di condividere le passioni all’interno della nostra squadra: semplicemente chi ha un talento, lo insegna, che sia lo shiatsu o la fotografia”. Questo metodo è applicabile ovunque? “La nostra è un’azienda di 22 dipendenti, ma queste iniziative vengono realizzate anche in imprese molto grandi e multinazionali, consapevoli che prendersi cura dei propri dipendenti incide, non solo sulla qualità della vita delle persone, ma anche sul fatturato. L’importante è che non siano iniziative estemporanee ma strutturate in un progetto”, chiarisce Pollina. “Proprio per questo, il nostro percorso sarà misurato in una nuova iniziativa che si chiama ‘I FIL good’. L’acronimo di Felicità Interna Lorda già anticipa l’obiettivo di una survey per misurare il grado di soddisfazione in azienda, per ragionare su riscontri periodici e concreti da parte del team”.

Anche la tua azienda porta avanti progetti di sostegno alla genitorialità o iniziative innovative di welfare aziendale che vorresti raccontare? Scrivi alla redazione di Varesefocus: info@varesefocus.it 
Oppure contatta lo staff del Progetto PEOPLE di Univa: people@univa.va.it e partecipa alla survey compilando il form

 

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