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Il Lombardy Energy Cleantech Cluster è uno dei 9 Cluster Tecnologici riconosciuti da Regione Lombardia. Pone al centro della sua azione associativa le tematiche energetiche ed ambientali, scaricando a terra progettualità a tutela e per lo sviluppo del territorio riguardanti, ad esempio, il riutilizzo di fanghi di depurazione oppure per implementare l’impiego dell’idrogeno. Il tutto mettendo in contatto mondo della ricerca e dell’industria

Produzione, trasmissione e distribuzione dell’energia, ma anche tecnologie cleantech, efficientamento energetico, edilizia sostenibile, gestione e depurazione delle acque e dell’aria, economia circolare, sostenibilità: questi gli ambiti in cui opera il Lombardy Energy Cleantech Cluster (LE2C), uno dei 9 Cluster Tecnologici riconosciuti da Regione Lombardia e considerati soggetti di interesse strategico per la competitività e l’innovazione del sistema industriale lombardo. Nato nel 2009 su iniziativa di 8 imprese, con l’obiettivo iniziale di favorire la collaborazione anche tra aziende tra loro concorrenti e spingere la rinascita del nucleare, LE2C “è oggi un ‘laboratorio esteso’ in cui poter sviluppare progetti di ricerca, innovazione e formazione grazie alla presenza, al fianco delle imprese, di Università, centri di ricerca, associazioni imprenditoriali, pubblica amministrazione, istituzioni finanziarie e media”, come spiega il Presidente Luca Donelli. Fulcro dell’azione del Cluster, di cui Confindustria Varese fa parte insieme alle due Università varesine (la LIUC – Università Cattaneo e l’Università degli Studi dell’Insubria), sono le progettualità riguardanti tematiche energetiche ed ambientali. 

“Il Lombardy Energy Cleantech Cluster è un player dell’ecosistema dell’open innovation – continua Donelli – con una funzione ben precisa: mettere in comunicazione, in maniera strutturata e continuativa, il mondo delle imprese e quello della ricerca. Un modello di collaborazione reso sostenibile dai contributi dei nostri associati e dalla capacità di vincere bandi europei che si allarga poi ad altri attori, come ad esempio le istituzioni, prima tra tutte Regione Lombardia”. I circa 140 associati del LE2C, tra cui oltre 100 imprese e 11 centri di ricerca ed associazioni industriali, hanno la possibilità di incontrarsi e lavorare all’interno delle 5 Aree di Competenze del Cluster, a cui si affianca trasversalmente una sesta Area dedicata alla Circular Economy, che sono: Smart Energy Systems (sistemi energetici intelligenti); Sustainable Manufacturing (produzione sostenibile); Green Building (edilizia sostenibile); Water Energy Nexus (la filiera dell’acqua collegata al Servizio Idrico Integrato e al settore energia); Clean Air (aria pulita). “Compito di queste Aree è presidiare le varie tematiche, coordinando progetti, iniziative specifiche e individuando opportunità di sviluppo a breve e a medio-lungo termine”, precisa di nuovo il Presidente Luca Donelli.

Il Lombardy Energy Cleantech Cluster è parte di diversi network internazionali come European Cluster Collaboration Platform (ECCP), Global Cleantech Cluster Association (GCCA) e European Alliance for Circular Economy Investments (ICEI). Il Cluster ha, inoltre, promosso di recente un progetto pilota sull’idrogeno all’interno della Vanguard Initiative, una rete di regioni europee che lavorano insieme sulle tematiche della Strategia di Specializzazione Intelligente (S3), uno strumento utilizzato in tutta l’Unione europea per migliorare l’efficacia delle politiche pubbliche per la ricerca e l’innovazione. “Il nostro Cluster – racconta Donelli – ha una doppia visione: quella orientata alla Lombardia e quella che punta dritta a Bruxelles, anche come ponte verso l’internazionalizzazione. Siamo coinvolti in diversi gruppi di lavoro europei legati alla modernizzazione industriale: in altre parole, siamo un ingranaggio di un meccanismo molto complesso, che funziona grazie alla collaborazione e complementarità con gli altri soggetti coinvolti, come ad esempio i Digital Innovation Hub ed i Competence Center”.

Tra le attività concrete portate avanti dal LE2C a tutela e sviluppo del territorio è da citare, ad esempio, un gruppo di lavoro dedicato ai microinquinanti e alle microplastiche, tipologie di inquinanti emergenti dell’ambiente acquatico di recente normate a livello europeo, la cui presenza viene riscontrata con difficoltà, sia per la limitata concentrazione che per la complessità nella loro identificazione: in questo ambito hanno collaborato, tra gli altri, anche il Joint Research Center (JRC) di Ispra. Nel 2021, il Cluster ha poi sviluppato con Assolombarda e l’Associazione Italiana Idrogeno e Celle a Combustibile (H2IT), H2ERE Network, una piattaforma di networking pensata per far dialogare ricerca e imprese con lo scopo di realizzare sperimentazioni e progettualità legate all’idrogeno. E, ancora, i progetti di economia circolare chiamati “Fanghi” e “Biomass Hub”, nati nel 2019 e vincitori del bando di Regione Lombardia “Call Hub Ricerca e Innovazione”, pensati per lo sviluppo di nuove tecnologie di valorizzazione dei fanghi da depurazione.

“Alle imprese con voglia di fare e di raccontarsi, il Lombardy Energy Cleantech Cluster offre moltissime opportunità: alla base, ovviamente, ci deve essere la propensione a fare innovazione e volerla esplicitare, rendicontare e comunicare. Il nostro ‘laboratorio esteso’ è sempre aperto, pronto a supportare le imprese verso l’identificazione di collaborazioni con centri di ricerca e l’individuazione di strumenti di finanza agevolata utili ad ampliare i progetti di innovazione e accelerarne i tempi di realizzazione”, chiosa Donelli.   

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