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Giovani o meno, legate al digitale o alla tradizione, di servizio o di prodotto: le startup non sono mai identiche una con l’altra. Qualcosa, però, le accomuna. Alla base, un’idea originale, non necessariamente del tutto inedita. Ma, soprattutto, una certezza: le persone sono il cuore dell’azienda. Il racconto di quattro realtà varesine

“Chi dice che è impossibile non dovrebbe disturbare chi ce la sta facendo”. Che sia stato Einstein, Confucio o Bernard Shaw a pronunciarlo, questo è uno degli aforismi motivazionali più noti al mondo. Superare i limiti, i confini, guardare al nuovo: è la più alta delle aspirazioni degli esseri umani e, naturalmente, di chi sente la vocazione del fare impresa. Oggi, però, superare l’impossibile, creando qualcosa di nuovo, potrebbe ragionevolmente sembrare molto difficile, considerando il tasso di innovazione degli ultimi anni. Eppure, alcune storie, anche varesine, smentiscono questo timore e incoraggiano l’entusiasmo da aforisma. Ma qual è il minimo comune denominatore alla base della capacità, di giovani imprenditori e non, di costruire il nuovo e avviare delle startup? A raccontarlo, con i fatti, quattro nuove imprese.

Un thè con la startup

L’idea è nuova, il prodotto no. Kombucha è, infatti, una bevanda naturale dalla storia millenaria, portata a Induno Olona da quattro amici varesini under 32 che, dopo l’esperienza di uno di loro in Australia, hanno deciso di produrla in un capannone di Induno Olona, dove è rinata con il nome di Mia Kombucha. Ma qual è il punto di forza dell’iniziativa? “Sicuramente il carattere di novità del nostro progetto sta nell’idea di riproporre al pubblico qualcosa di naturale e sano. Una scelta che si sposa perfettamente con il cambiamento culturale che stiamo vivendo e con la nuova educazione a un consumo di bevande più sano e sostenibile”, racconta il Presidente di Mia Kombucha, Mattia Baggiani. In perfetta tradizione romantica da startup, il progetto industriale è nato in una stanza dell’azienda di uno dei ragazzi e, in poco tempo, semplici esperimenti, quasi amatoriali, sono diventati un brand caratterizzato da colorate e riconoscibilissime lattine. Passione per una bevanda dal gusto piacevole, rinfrescante e salutare, materie prime scelte, niente additivi e conservanti e produzione made in Italy per una proposta in quattro gusti (original, zenzero, limone e lampone): sono questi gli ingredienti dietro al successo di una startup, che, in poco più di un anno, hanno portato il brand ad affermarsi sul mercato nazionale con una capacità produttiva di oltre 10mila litri al mese.

Giovani e digitali

Da un gruppo di giovani ad un altro. Quello di Nthn Studios di Varese è un progetto decisamente contemporaneo, all’apparenza semplice, ma in realtà particolarmente sfaccettato, caratterizzato da un ricco catalogo di servizi offerti. L’azienda nasce nel 2019 dall’idea del fondatore Nathan Francot di creare una realtà che, puntando sulle tecnologie, fornisse diversi servizi di comunicazione: dalla brand identity allo storytelling, al digital marketing. In pochi anni il team di ragazzi è cresciuto, così come il parco clienti. “Il nostro obiettivo rimane sempre lo stesso: aiutare le aziende a comunicarsi, partendo dai loro valori. In poco meno di tre anni abbiamo sviluppato più di 20 siti Internet, scattato oltre 16mila fotografie, realizzato centinaia di video”, spiega il fondatore e Amministratore Delegato. Ma qual è la forza di Nthn Studios? “Quello che ci caratterizza sono la flessibilità e la gentilezza. Può sembrare banale, ma non lo è se si pensa che siamo partiti in pieno Covid, in un periodo in cui, da una parte le persone e le imprese avevano la necessità di andare sul digitale con urgenza, dall’altra la difficoltà e la paura erano palpabili. Nella frenesia di quel momento e di quello attuale, ci siamo sempre resi disponibili, anche nella elasticità dell’offerta economica, attraverso lo studio di pacchetti o di formule di rateizzazione ma, soprattutto, puntando subito sui rapporti personali, di fiducia e di integrità, con il cliente. Questo ha sicuramente fatto la differenza”.

L’impresa che vola

Ma non si creda che il fenomeno startup riguardi solo i giovanissimi e che solo loro abbiano l’entusiasmo per scommettere sul nuovo. La storia di Helitaly lo conferma. Un progetto recente che si basa, però, su esperienze e operatività preesistenti, combinando passioni e competenze, nella realizzazione di una iniziativa unica nel suo genere. “Il carattere di novità del nostro progetto sta sicuramente nel suo combinare un servizio tailor made e una piattaforma tecnologica fortemente innovativa per proporre in una veste nuova qualcosa che in realtà già c’era”, racconta Andrea Poretti, ideatore con Mauro Turchetti di un progetto che conta su un team di professionisti dal background internazionale. In pratica, Helitaly offre un servizio esclusivo di voli su misura in elicottero o jet, dedicato al cliente che ha l’esigenza di trasferimenti rapidi e confortevoli per affari e per turismo e che possa eventualmente essere anche arricchita con un pacchetto di esperienze preziose, ad esempio, enogastronomiche o sportive. “Che sia per piacere o per affari, ci impegniamo a fornire la soluzione più adatta e confortevole, oltre che ovviamente più sicura, per i voli in elicottero in Italia e nei paesi vicini e anche per il noleggio di jet privati, in base agli interessi e agli orari dei nostri ospiti”, spiega l’imprenditore. Il cuore del progetto sta dunque nell’ascolto del cliente, nel rispetto delle sue esigenze e del suo approccio, in maniera da poter offrire un quid in più, completamente unico e differente e, quindi, memorabile. 

Quando la startup è uno spin-off

Inedito, però, non significa per forza completamente nuovo: in alcuni casi il neonato ramo d’azienda, per quanto autonomo, cresce su una pianta già esistente e ben solida, puntando anche su una rielaborazione creativa del tradizionale business aziendale. La El.m.a. Servizi Fiduciari, ad esempio, nasce così nel 2019 all’interno di una realtà consolidata sul territorio varesino, Merlo Group, le cui radici hanno origine nel 1950, con la costituzione della prima realtà aziendale a Gallarate: si potrebbe a tutti gli effetti definire uno spin-off. Avete presente i controlli all’ingresso di una azienda, di un negozio o di un condominio? Questi servizi, come quelli di portierato, receptionist, hostess, stewart, interpretariato e così via, sono la specializzazione di un’azienda nata all’interno di un gruppo dedicato proprio alla sicurezza. Nello specifico, El.m.a. Servizi Fiduciari si occupa di sicurezza non armata, controllo accessi, assistenza a edifici e persone per privati e aziende, anche in campo sanitario: tutta una serie di servizi la cui richiesta è aumentata negli ultimi anni. Qual è quindi il punto di forza? “La nostra realtà nasce dalla necessità di diversificare, facendo fronte ad esigenze molto attuali, in un settore in cui la tecnologia ha un ruolo fondamentale. Nonostante questo, siamo convinti che a fare la differenza sia il fattore umano, non ultima la capacità di instaurare una relazione di fiducia tra operatore e clienti. I numeri del triennio ci hanno dato ragione: abbiamo dato continuità lavorativa a 60 dipendenti e abbiamo soddisfatto un ampio parco, sempre crescente, di clienti”, racconta Mara Castano, Presidente dell’azienda.   

 

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