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Il sindaco Emanuele Antonelli: “Stiamo lavorando a una ripartenza soft, molto rispettosa delle regole, delle precauzioni e dello stato d’animo della città che ha voglia di ricostruire una nuova normalità, ma avverte l’importanza di andarci con i piedi di piombo”

Servizi al cittadino gestiti online, piste ciclabili light e una grande attenzione agli orari della città: così Busto Arsizio si prepara a vivere i cambiamenti indotti dalla pandemia. Nell’immediato, per Emanuele Antonelli, sindaco della città dal 2016, c’è l’organizzazione delle manifestazioni estive e l’at- tenzione alle fasce deboli della popolazione, ma tra le priorità c’è anche il tema dell’informatizzazione della Pubblica Ammi- nistrazione. “In questi mesi è risultato evidente che i cittadini possono accedere ad alcuni servizi tranquillamente da casa, parlo ad esempio delle pratiche dell’ufficio anagrafe che si sono potute svolgere da remoto. L’epidemia ha dato un impulso a un sistema che già c’era, ma che alcuni non conoscevano o preferi- vano non utilizzare. Adesso tutti gli accessi agli uffici si svolgono su appuntamento, ma solo se la pratica non può essere gestita da remoto. Per chi non ha dimestichezza con gli strumenti in- formatici c’è anche la possibilità di rivolgersi all’Urp (Ufficio Relazioni con il Pubblico) per indicazioni e assistenza. Anche lo smart working ha funzionato bene, circa il 70% dei dipendenti ha lavorato da casa, sono stati esclusi i lavoratori che, per la na- tura del loro lavoro, dovevano garantire la presenza. Anche in questo caso, il virus ha dato un’accelerazione a un progetto già avviato ma non ancora del tutto sviluppato”.  

Che dire invece degli orari della città? Il tema degli orari è cruciale soprattutto in vista della riapertura del- le scuole: con l’assessore all’Educazione abbiamo già dato vita a un tavolo con tutti gli istituti comprensivi cittadini per organizzare la ripartenza, anche dilazionando nel tempo gli accessi alle aule. Per i servizi prevediamo di mantenere le prenotazioni in modo da evita- re gli assembramenti negli uffici: avere l’appuntamento per svolgere la pratica significa inoltre non perdere tempo in coda e conciliare meglio i propri impegni.  

Altro punto cruciale sarà quello dei trasporti: che eredità sarà lasciata dalla pandemia? Per alleggerire il servizio pubblico stiamo pensando a una rete di piste ciclabili light anche in collaborazione con Legambiente che ha fornito una serie di spunti interessanti. Stiamo anche cercando di attivare un servizio di monopattini elettrici in sharing che spero possa essere utile per gli spostamenti brevi in città. Utilizzare bici e monopattini significa muoversi autonomamente e in sicurezza contribuendo a non inquinare e a non congestionare il traffico.  

Che estate vivrà la città di Busto? L’assessorato alla Cultura sta organizzando una rassegna estiva che si svolgerà in spazi aperti ma delimitati, come il giardino quadrato del Museo del Tessi- le o il cortile del Comune. Qui sarà più facile gestire gli acces- si e le presenze delle persone che dovranno comunque pre- notare perché non potremo avere più persone di quelle consentite dalle norme. Pro- porremo serate di cinema, te- atro, musica, presentazioni di libri grazie alla collaborazione con le associazioni che non hanno mai smesso di pensare a nuove modalità per venire incontro alle esigenze di cul- tura dei cittadini. Sarà una ri- partenza soft, molto rispettosa delle regole e delle precauzio- ni e dello stato d’animo della città che ha voglia di ripartire, ma avverte l’importanza di andarci con i piedi di piombo. Per quanto riguarda le attività estive per minori, abbiamo già messo a bilancio 131mila euro e ci stiamo confrontando con la rete de- gli oratori per proporre, in sicurezza, iniziative ludico didattiche per i bambini.  

Quali sono le sfide invece per quanto riguarda le difficoltà vissute da cittadini e attività commerciali? L’emergenza alimentare è stata da subito affrontata con la di- stribuzione dei buoni spesa con i fondi concessi dal Governo e sostenendo il lavoro delle associazioni del terzo settore che abi- tualmente se ne occupano. Con l’ultima variazione di bilancio, abbiamo poi stanziato 1.400.000 euro per far fronte alle nuove povertà indotte dall’epidemia, compresi gli aiuti (665mila euro) per sostenere le famiglie che non riescono più a pagare gli affit- ti. Abbiamo annullato la Tosap per tutto il 2020 e facilitato l’iter burocratico per bar e ristoranti per permettere di aumentare i coperti all’esterno. Abbiamo avviato una campagna di comunica- zione che invita a consumare e ad acquistare in città, stiamo per confermare riduzioni dei pagamenti della TARI per le attività pro- duttive e commerciali, abbiamo annullato i pagamenti delle rette di frequenza di nidi e scuole dell’infanzia comunale nei mesi di chiusura e stiamo per dare una mano alle strutture convenzionate e private. Stiamo cercando di sostenere il più possibile cittadini e aziende, sempre con i limiti delle competenze del Comune e con la necessità di mantenere gli equilibri di bilancio. Non nascondo che abbiamo anche dovuto fare i conti con mancati introiti per cifre molto consistenti. Ci siamo anche dedicati all’ascolto e al confronto con le associazioni di categoria per arrivare a proporre iniziative sostenibili, ben mirate e calibrate, rinunciando ad an- nunci prematuri, ad effetto mediatico.  

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