Dalla lavorazione di tutti i polimeri, al packaging e alla produzione di occhiali. Dall’automotive, ai componenti per i macchinari. Passando per l’aerospazio, il tessile e abbigliamento, il medicale. Ecco i mille impieghi e le interconnessioni che vanta la plastica varesina

Nel gioco del “vedo e non vedo” c’è un settore i cui prodotti sono presenti in quasi tutti i nostri spazi di vita quotidiani, ma che noi abbiamo difficoltà a percepire nel suo insieme. Si tratta del settore della gomma-plastica. Un settore che ha migliaia di prodotti ed un unico comune denominatore: la tecnologia di lavorazione di questo materiale. Estrusione, stampaggio, calandratura, spalmatura, polimeri, acetati, termoplastici... è questo il vocabolario tecnico che unifica e tiene insieme un’industria importante che nella sola provincia di Varese conta circa mezzo migliaio di imprese e più di 10.000 addetti. Concentrando sul territorio alcuni primati: terza provincia in Italia per addetti del settore, la quarta per flussi di esportazioni. Se poi si allarga lo sguardo oltre lo stretto confine provinciale ci si accorge che si tratta di una vera e propria piattaforma produttiva diffusa. Una piattaforma che si estende sino a comprendere le aree confinanti e che vede concentrarsi nella sola area pedemontana lombarda più di 1/4 di tutti gli addetti nazionali del settore.  

Dalla capacità di lavorare le plastiche discendono tantissime produzioni. È questa estrema varietà che spesso fa freno ad una adeguata percezione unitaria del settore nell’immaginario collettivo. Ed è a partire da questa estrema varietà di utilizzo finale di prodotti che andrebbe riletto a ritroso il processo produttivo del settore gomma-plastica. Infatti, partendo dall’esame della domanda dei prodotti, e non solo dell’offerta, emergono interessanti interpretazioni e legami con il territorio.

In provincia di Varese, ad esempio, uno degli sbocchi più significativi per le nostre produzioni è quello del packaging, in particolare la produzione dei film plastici per l’imballaggio dei prodotti finiti provenienti dai numerosi altri settori presenti sul territorio. Così come è radicato l’utilizzo di particolari e componenti plastici nel comparto dei macchinari. Entrambe queste specializzazioni sono la dimostrazione di un forte legame di interconnessione con le imprese locali, testimoni di un apparato produttivo manifatturiero molto sviluppato che necessita di imballaggi per i prodotti finali o per l’invio di componentistica ad altri produttori e di un nucleo di imprese di macchinari e meccanica strumentale tra i più strutturati e forti del territorio nazionale.

Altre importanti applicazioni riguardano i particolari realizzati per il settore automotive, che vede stretta collaborazione sia con imprese italiane, sia con le principali case automobilistiche tedesche. Seguono la componentistica varia. E, tra i settori a maggior assorbimento, figura un altro comparto leader a livello locale: il tessile, abbigliamento e pelletteria. Una sorpresa relativa riguarda gli utilizzi nel medicale (dai blister alle lenti oftalmiche) che hanno un peso sensibile, così come quelli nell’aerospaziale. Di assoluta rilevanza numerica anche gli impieghi nel settore degli elettrodomestici che sono collegati alla storica specializzazione varesina.  

Una chicca è poi rappresentata dalla produzione di occhiali che vede nel territorio il secondo polo produttivo a livello nazionale, essendo l’Italia la patria di elezione dell’occhiale. Insomma, si produce di tutto e si trovano facilmente degli sbocchi di mercato anche a livello locale. È per questa ragione che dobbiamo imparare a guardare il settore con occhi nuovi, gli occhi che vedono in esso un importante “settore abilitante” che entra nelle nostre vite e nelle nostre produzioni.  Un settore che, almeno a livello locale, guarda con attenzione all’evoluzione dei materiali ed alla ricerca verso la riciclabilità e la biodegradabilità dei polimeri e dei monomeri. Avere una significativa produzione plastica significa per il territorio possedere un forte tessuto interconnettivo, qualcosa che contribuisce a tenere insieme e mettere in relazione un sistema produttivo complesso e multidistrettuale e portarlo verso un’evoluzione. 

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