Quando pensiamo al digitale, solitamente, non saltano alla mente immagini legate alle nostre realtà produttive, ma ricorrono invece quelle connesse al tempo libero, agli smartphone, a internet. Ma l’influenza del digitale all’interno dell’impresa è tutto tranne che lieve. L’avvento delle tecnologie digitali nelle imprese è stato uno dei più forti elementi di efficientamento aziendale dal 2008 ad oggi, del quale è stata sicuramente complice la sfavorevole congiuntura economica degli ultimi dieci anni. Ma coloro che per visione o per necessità si sono affidati alle tecnologie in azienda non sono più tornati indietro. Il digitale sta diventando sempre di più uno strumento per identificare, favorire e sfruttare nuove opportunità di business, aprendo nuovi canali e potenziando la capacità di interagire con il mercato. Da efficientamento aziendale a strumento di fatturato. Ma è veramente possibile?

Il Progetto Tessile

È da un paio d’anni che il Gruppo merceologico “Tessile e Abbigliamento” dell’Unione degli Industriali della Provincia di Varese sta lavorando a un progetto che mira a digitalizzare la visibilità e la presenza sui mercati delle imprese del settore. Il lavoro svolto all’interno del Gruppo si è rivelato fondamentale perché si è scoperta un’enorme potenzialità di sfruttamento del digitale, soprattutto negli stadi più a monte della filiera. Nell’immaginario collettivo il settore spesso rimanda alla moda e al tessile per la casa, dove nella clientela rientrano i consumatori, ai quali il digitale fa pensare a soluzioni come l’eCommerce, spesso intrapreso a seguito della forte richiesta del mercato. Ma il Tessile e Abbigliamento è anche lavorazione e nobilitazione del tessuto, tessile tecnico per l’automotive, il medicale, applicazioni industriali e molto altro, ed è qui, nelle relazioni di business dove il cliente è tipicamente un’altra impresa, che il digitale offre le opportunità più grandi.

Lo Sportello Digitale

Nel corso dell’ultimo anno, all’interno dell’Unione Industriali è stata creata ad hoc una task force con il nome “Sportello Digitale” con l’obiettivo di affiancare le imprese in modalità 1-to-1 nel realizzare la propria strategia commerciale digitale. Durante le oltre 80 visite effettuate presso le imprese associate, lo Sportello Digitale ha condotto, parallelamente ad attività di affiancamento, uno studio più analitico sulla situazione delle imprese modellizzando le caratteristiche fondamentali della digitalizzazione e mettendole a confronto. Per valutare il perimetro digitale delle aziende, ossia l’insieme degli elementi che descrivono l’identità, la reputazione e il livello di presenza all’interno dei canali di business digitali, sono stati presi in considerazione i fattori di digitalizzazione più comunemente posseduti dalle aziende, confrontandoli con quelli solitamente sfruttati dalle realtà da più tempo a contatto con i consumatori (già digitali) e quindi condizionati dalla natura dell’attività commerciale dell’impresa. Lo studio ha osservato la presenza di un sito web aziendale, la sua costruzione tecnica e l’attenzione che è stata data nel curare il posizionamento dello stesso sui motori di ricerca; è stata analizzata la presenza dell’impresa sui social network in termini di qualità di contenuti e di frequenza, con particolare risalto alla piattaforma LinkedIn, ormai non più solo il sito “per cercare lavoro” ma una vera piazza globale per conoscere e farsi conoscere a livello commerciale. Oggetto dell’osservazione è stata inoltre l’allocazione delle risorse dell’impresa ai canali commerciali digitali. Alcuni dei fattori che invece hanno contraddistinto le aziende già orientate a una clientela più digitale erano, per esempio, l’utilizzo dell’advertising, l’utilizzo di piattaforme digitali proprie o terze per completare transazioni economiche e l’utilizzo di strumenti di comunicazione più elaborati come il Direct Email Marketing.

La creazione di un perimetro digitale

È stata dunque realizzata una scala di valutazione da 1 a 100 per “misurare” il livello base di digitalizzazione delle aziende (i risultati sono raffigurato nella prima infografica). Nel campione analizzato si è notato un perimetro base di reputazione e identità digitale (sito web, social network, risorse) più sviluppato nelle aziende a valle del mercato. Vale la pena segnalare come lo sfruttamento dei canali digitali risulti sicuramente più semplice all’aumentare delle risorse e della dimensione aziendale ma come i benefici siano maggiormente percepibili da quei piccoli, e nel Tessile e Abbigliamento sono tanti, che sfruttano il digitale per ridurre il gap competitivo con i più grandi. A dimostrazione infine che il potenziale ci sia, è stato misurato il miglioramento sul perimetro digitale di alcune delle imprese accompagnate dallo Sportello Digitale dell’Unione Industriali in questo percorso (seconda infografica).
Le aziende incontrate più volte e con cui gli esperti di Univa hanno potuto portare avanti un lavoro continuativo, sono quelle in cui operano imprenditori che hanno compreso la necessità di adeguarsi al cambiamento digitale e i benefici da esso derivanti. L’ostacolo principale è la mancanza di tempo e di conoscenze adeguate per gestire personalmente le attività digitali e l’assenza di una persona interna completamente dedicata ad esse; tali compiti vengono spesso affidati a qualcuno che in azienda riveste altri ruoli (come ad esempio quello commerciale o amministrativo). 

 

Per questo motivo, alcune imprese si appoggiano a fornitori esterni o ad agenzie di comunicazione, altre al supporto di neolaurati. Tuttavia, nel primo caso spesso si riscontrano difficoltà perché non c’è un rapporto diretto, immediato e manca una visione aziendale tipica di una persona interna all’azienda. Nel secondo, il controllo sulle attività è sì più diretto e immediato ma si paga in termini di qualità del risultato il fatto che l’esperienza sia scarsa o inesistente. L’attività di supporto operata dall’Unione Industriali, come dimostrano i dati numerici, ha permesso un miglioramento del perimetro digitale delle aziende. A tal proposito vale la pena enfatizzare come tale miglioramento sia stato possibile laddove ci fosse la propensione delle imprese e degli imprenditori a migliorare per riuscire a sfruttare maggiormente nuove opportunità di mercato. Anche aziende piccole, con una tradizione famigliare e operanti a monte della filiera, si sono rese conto che l’innovazione e l’adozione di strumenti digitali siano ormai necessari per rimanere competitivi. 

 

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