Natura, arte, sport, quattro siti Unesco, sette laghi, bellezze liberty, rocche castelli e paesi dipinti: bastano queste poche indicazioni per dire che il Varesotto è un territorio “da promozione”. Una promozione che, oggi come venti anni fa, è definita marketing territoriale ed indica in generale la capacità che un territorio possiede di attrarre non solo turisti, ma anche nuovi residenti e investimenti.  

Il turismo, un lungo e ricco capitolo

Tra gli enti da sempre in prima linea rispetto alla promozione del territorio vi è la Camera di Commercio; accanto ad essa, in passato, un ruolo rilevante era anche giocato dalla Provincia di Varese che, negli ultimi anni a causa del ridimensionamento dell’Ente imposto dalla recente riforma, ha ridotto il suo ruolo, conservando comunque la tutela di un ingente patrimonio artistico culturale, che comprende beni come il Chiostro di Voltorre e l’Eremo di Santa Caterina, solo per citarne alcuni. “Nel programma pluriennale definito lo scorso anno dal Consiglio camerale - spiega Fabio Lunghi, Presidente dalla Camera di Commercio di Varese - una linea strategica è stata dedicata all’attrattività del territorio e quindi al marketing territoriale. Grazie alla sua posizione strategica, che la colloca tra Milano e la Svizzera, la provincia di Varese è il luogo ideale per attrarre turismo, residenzialità e investimenti. La Camera di Commercio, in stretta sinergia con le associazioni di categoria del territorio, intende promuovere un nuovo posizionamento strategico e originale per il nostro territorio”. Un asse di sviluppo in questo contesto è quello del turismo dei laghi e sportivo, green e legato al wellness: una scelta che appare in linea con la decisione, a livello nazionale, di dichiarare il 2019 “anno del turismo lento”. “Alla voce marketing turistico - spiega sempre Lunghi - per il 2019 sono stati messi a bilancio dall’ente camerale risorse per oltre 500mila euro, da investire in diverse azioni”. Quel che è evidente è come l’orizzonte a cui si guarda, rispetto a due decenni fa, sia diventato molto più ampio: se infatti un tempo il turismo targato Varese era quello prettamente business, oggi le cose stanno diversamente e si scommette sempre più su target differenti, a partire dal quello legato allo sport e al tempo libero.
Ecco allora che Camera di Commercio significa non solo sostegno alle imprese in ambito turistico, ma anche progettualità come l’Interreg Amalake (Active Holiday on the Lake Maggiore), progetto pluriennale di Cooperazione transfrontaliera Italo-Svizzera per la promozione del Lago Maggiore e delle sue sponde divise tra Piemonte, Svizzera e Lombardia. Impossibile non citare la Varese Sport Commission, ed il suo ruolo nel sostegno alla realizzazione di eventi sportivi sul territorio. Obiettivo? Sfruttare i punti di forza naturali del territorio, che vanno dai percorsi in bici al canottaggio, passando da golf, equitazione e trekking. Tra gli obiettivi dei prossimi anni vi è anche quello di dare una maggiore visibilità dell’offerta turistica, da realizzare attraverso un nuovo portale dell’offerta che renda più omogenee e fruibili notizie e informazioni per chi arriva.

Un contesto dove “si vive bene”

Allargando invece lo sguardo in generale agli altri aspetti del marketing territoriale, si devono aggiungere i capitoli specifici relativi alla attrattività in fatto di residenzialità e investimenti. Anche in questo contesto Camera di Commercio esercita un ruolo importante. “La Camera di Commercio - spiega Lunghi - intende rafforzare l’immagine di un territorio, il nostro, in cui si vive bene, valutare insieme ad altri Enti investimenti che rendano la provincia di Varese luogo elettivo ove risiedere, aggregare e potenziare i servizi connessi alla residenzialità che rinforzino il valore di scegliere questo territorio come luogo in cui abitare”.

Il ruolo di Varesefocus

Il marketing territoriale nel suo complesso rappresenta oggi anche una nuova modalità di narrare il territorio che ha effetti non solo verso l’esterno. Basti pensare a come tutti noi negli anni siamo diventati più consapevoli delle bellezze del territorio e abbiamo approfittato delle occasioni di sport e svago che abbiamo appena fuori casa, per rendere più ricco il nostro tempo libero. Non a caso da venti anni in queste stesse pagine si racconta di una provincia da scoprire, di itinerari dove poter organizzare gite a chilometro zero e di arte e artisti del territorio. Un’attenzione che non è venuta meno con la nuova versione digitale della nostra rivista, con la rubrica che porta una dicitura che è un programma, oltre che una precisa linea editoriale: “Luoghi e Bellezze”. Che Varesefocus non terminerà mai di raccontare. Piste ciclabili, percorsi di trekking, sentieri, bellezze architettoniche e prodotti locali genuini sono a nostra disposizione anche senza intraprendere viaggi più o meno lunghi e più o meno avventurosi. Basta riscoprire un territorio che per molti anni è stato considerato solo un luogo in cui lavorare e vivere. Oggi siamo sempre più attenti a vivere meglio e - proprio grazie al marketing territoriale - ci siamo abituati ad alzare gli occhi per cogliere la bellezza che ci circonda. Varesefocus è nato 20 anni fa anche per questo. 

Leggi gli altri articoli del Focus:



Articolo precedente Articolo successivo
Edit