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Secondo le ultime statistiche 7 persone su 10, in Italia, lavorano per un’azienda familiare. Da questo modello aziendale dipende, dunque, gran parte del sistema economico e del tessuto sociale del Paese. Con quali rischi e opportunità per il futuro? Trovare nuovi percorsi di crescita, dar vita a nuove governance, gestire i passaggi generazionali con strumenti più scientifici. Queste le sfide. Occorrono, però, generatori di idee. La risposta della LIUC–Università Cattaneo sta nella creazione di un laboratorio di ricerca 

Un’impresa che si nutre di relazioni affettive. Di armonia e benessere prima ancora che di crescita economica e produttiva. È indubbiamente questo il punto di forza, e allo stesso tempo di debolezza, delle Family Business (le imprese familiari). Realtà che rappresentano il cuore e il motore dell’economia italiana ed è proprio per questo che, intorno ad un tema così strategico per il Paese, la LIUC-Università Cattaneo ha deciso di dar vita al nuovo laboratorio dal nome FABULA, Family Business Lab per l’appunto. Un motore scientifico, un generatore di idee o più semplicemente un contenitore ricco di iniziative per la valorizzazione di un patrimonio economico e sociale del nostro tessuto produttivo. Studiare le imprese familiari, per favorirne lo sviluppo, sostenerle e trovare nuovi percorsi di crescita: questo lo scopo di FABULA, nato sulla base di un’esperienza quasi ormai ventennale di ricerca all’interno della LIUC e fortemente voluto dallo stesso Rettore, Federico Visconti, Professore ordinario di Economia Aziendale e, come recita il suo stesso curriculum, ricercatore fortemente impegnato “nel campo della strategia delle piccole e medie imprese: modelli di crescita, sostenibilità delle strategie di focalizzazione, ecosistemi per l’imprenditorialità, governance delle imprese familiari”.

L’attività è andata a intensificarsi dal 2017 e oggi vede in prima linea i professori Valentina Lazzarotti e Salvatore Sciascia. “FABULA viene istituito con l’intento di creare nuove conoscenze multidisciplinari sulle imprese di famiglia”, afferma Sciascia. Due sono i canali attraverso cui trasferire le conoscenze generate dal laboratorio: “Il primo canale è quello della didattica per gli studenti iscritti al percorso della laurea triennale in Economia Aziendale dedicato al Family Business Management; il secondo, invece, è quello della ricerca applicata e advisory offerte dalla LIUC Business School (in particolare dal Centro su Strategic Management e Family Business) alle imprese. Riteniamo che non si possa offrire formazione e consulenza senza un’intensa attività scientifica di base”. In sostanza FABULA funziona esattamente come un laboratorio di ricerca. È composto da risorse junior (dottorandi e assegnisti di ricerca) e risorse senior, i Professori. Il Family Business Lab raccoglie tutti gli stimoli provenienti da associazioni di categoria, imprenditori e professionisti, e attraverso studi e ricerche, sia qualitative sia quantitative, incontra i suoi interlocutori e discute delle principali problematiche aziendali. “Una volta terminata l’attività di studio e ricerca – continuano i coordinatori – vengono redatti degli articoli scientifici che successivamente saranno pubblicati su diverse riviste sia di informazione generalista, sia di carattere accademico”. Ma non solo. Anche i social, per esempio, fanno da cassa di risonanza a FABULA, che vuole rivolgersi alla più ampia platea possibile sia di addetti ai lavori, sia all’opinione pubblica. 

Ma quali sono le caratteristiche che un giovane imprenditore deve avere per prendere le redini di un’azienda e traghettarla nella modernità di un contesto sempre più complesso? 
“Sono cinque le principali qualità – spiegano Lazzarotti e Sciascia – Primo: essere un imprenditore innovativo, capace di far rinascere un’azienda; secondo: deve saper valorizzare il passato; terzo: guardare con occhio attento ai mercati esteri (conoscere l’inglese ed essere “internazionale”); quarto: è importante che conosca gli strumenti di finanza e governance per far fare un salto di qualità all’impresa; quinto: deve possedere e coltivare le cosiddette soft skill”. Il Paese, così come il modello delle imprese familiari, è a un bivio. E le nuove generazioni hanno un compito fondamentale. “Il ruolo dei giovani imprenditori – continua la professoressa Lazzarotti – è determinante per il futuro di un’azienda. La loro capacità di contribuire a nuove idee o a nuove strategie e di inserirsi nel contesto dell’impresa è da sempre un fattore determinante. Lo è, però, tanto più oggi, in un momento di crisi economica e sociale come quella che sta attraversando il Paese. Nuove idee ed entusiasmo, infatti, non possono che far bene all’interno di una Family Business”. Le nuove generazioni hanno modalità e tempi di reazione veloci, capacità di innovazione e tanto spirito di adattamento. E poi, sotto il profilo delle competenze sono “digitali per definizione e quindi capaci e pronti alla flessibilità”.  

In Italia, le imprese gestite da famiglie sono l’85% e in termini di occupazione contano per il 70% del totale. In pratica, secondo questi dati pubblicati da AIDAF (Associazione Italiana delle Aziende Familiari), 7 persone su 10 lavorano (come dipendenti o imprenditori) all’interno di una impresa familiare. Un dato da non sottovalutare, se consideriamo che ci sono le relazioni affettive a fare da ago della bilancia tra il successo e la possibile uscita dal mercato di una realtà produttiva. Anche nei casi di imprese di piccole e medie dimensioni, le dinamiche all’interno di un’impresa di famiglia sono complesse, proprio perché di matrice affettiva. Servono strumenti di governance. E capacità di racconto di un modello, quello tutto italiano delle aziende a capitale familiare, che di fronte alla crisi in atto sta comunque tenendo, anche grazie a casi emblematici di successo e best practice diffuse.  Da qui la scelta del nome FABULA per il nuovo laboratorio della LIUC, che richiama il significato di racconto, strumento metodologico caratteristico del Lab. Non solo, FABULA evoca anche il trascorrere del tempo e il susseguirsi di eventi che coinvolgono generazioni imprenditoriali diverse, portando con sé la trasmissione di valori, conoscenze e saper fare. L’istinto imprenditoriale, così diffuso sul territorio, nel futuro potrebbe non bastare più. Occorre metodo scientifico, studio e ricerca. La LIUC riparte da qui.  

Per saperne di più

"Per Spii e Lati un premio di Padre in Figlia"

"Le imprese familiari più forti del Coronavirus"



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