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Il Progetto WHP Lombardia (WHP sta per Workplace Health Promotion, cioè Luogo di lavoro che promuove salute) nasce in seguito alla definizione del Piano Regionale della Prevenzione 2010/2012 .Nel capitolo “Migliorare la qualità di vita” vengono indicati i seguenti obiettivi strategici: promuovere stili di vita salutari nella popolazione e modificare l’ambiente di vita e lavoro.

L’aspettativa di vita come noto è in costante crescita: si prevede che nel 2040 almeno un cittadino europeo su 4 avrà un’età di 65 anni e questo naturalmente ha generato un aumento di pazienti che soffrono di patologie croniche. Secondo i dati presentati dal direttore sanitario di ASL Varese Dott Stefano Taborelli“ In Lombardia si registrano 3 milioni di pazienti cronici, pari al 30% della popolazione, il trattamento di questi soggetti rappresenta il 70% della spesa sanitaria”. Buona parte di questa solo per la cura di Diabete e Cardiopatie, patologie croniche sulle quali influiscono moltissimo i cosidetti “fattori di rischio modificabili”: cioè alimentazione scorretta,mancanza di  attività fisica , fumo di tabacco.

In chiusura dell’anno 2014  si è svolto il primo convegno WHP- Aziende che promuovono salute in provincia di Varese. 26 tra aziende ed Enti Privati e Pubblici che nel corso dell’anno hanno messo in atto buone pratiche convalidate, sono state accreditate come Luogo di lavoro che promuove salute.

Di fronte a questa tendenza è stato inevitabile un ragionamento su come poter sensibilizzare la popolazione in tutte le sue fasce d’età e nei vari contesti sociali e, i luoghi lavorativi, rappresentano gli ambiti ideali perché permettono di intercettare svariate fasce di popolazione e perché come sottolinea Asl Varese” I programmi di promozione della salute nei luoghi di lavoro producono effetti positivi non solo a livello individuale o aziendale ma anche a livello delle famiglie di appartenenza dei lavoratori e della collettività”. E’ così che all’inizio del 2013 Asl Varese insieme all’Unione Industriali e le Organizzazioni sindacali Cgil Cisl Uil hanno sottoscritto un'intesa con lo scopo di dare attuazione ad questo Progetto volto al miglioramento del benessere sui luoghi di lavoro del territorio. L’obiettivo è quello di andare oltre la semplice applicazione della normativa sulla sicurezza e la salute nei luoghi di lavoro, coinvolgendo il maggior numero possibile di imprese e di lavoratori del territorio in iniziative in grado di migliorare lo stile di vita delle persone.

I numeri hanno velocemente confermato l’attenzione crescente verso queste tematiche da parte delle aziende. Sia esse private che pubbliche. Sono infatti oltre una trentina le aziende che hanno aderito fino ad oggi. Un dato superiore alle attese e fatto di imprese manifatturiere, ma anche di aziende ospedaliere, case di riposo, oltre a istituzioni come la Provincia e la Prefettura.

Del resto il progetto è semplice, economico, molto utile e basato sulla buona volontà degli operatori e dei partecipanti. Per ottenere l’accreditamento e quindi il bollino di “Luogo di lavoro che promuove  salute” è necessario svolgere almeno 3 buone pratiche per ognuno delle 2 tematiche selezionate dal progetto: alimentazione corretta, attività fisica, mobilità e sicurezza stradale, fumo, alcool e altre sostanze, benessere. Il progetto ha durata triennale e quindi nel corso degli anni  ogni azienda avrà modo di trattare tutti i temi.

I programmi di promozione della salute nei luoghi di lavoro producono effetti positivi non solo a livello individuale o aziendale ma anche a livello delle famiglie di appartenenza

Durante l’illustrazione delle buone pratiche da parte delle aziende accreditate tra le quali anche l’Unione Industriali, la società di servizi SPI- Servizi e Promozioni Industriali e l’Università Cattaneo di Castellanza, è risultato evidente come per la maggioranza di queste il tema dell’alimentazione corretta sia stato il prediletto. Molte aziende, dotate di mensa aziendale hanno agito sui menù, proponendo maggiori porzioni di frutta e verdura, promuovendo sulle tovagliette della mensa il decalogo dell’alimentazione corretta o allestendo pannelli informativi sulle proprietà nutrizionali di alcuni prodotti. In molti hanno utilizzato la busta paga per inserire materiale informativo, campagne di sensibilizzazione o anche ricette salutari. Ma ogni impresa ha studiato con cura e tanta fantasia moltissime iniziative: gruppi di cammino in pausa pranzo e gare podistiche domenicali per chi ha affrontato il tema dell’attività fisica, servizio cambio gomme o servizio stireria per chi ha trattato il tema del benessere personale e sociale e poi aziende libere dal fumo e attività di counselling per la lotta al tabacco  e molto altro.

Le imprese più grandi come BTicino, Novartis e Whirlpool avevano già in atto iniziative molto attinenti al Progetto WHP Lombardia ed è stato quindi naturale aderire con buone pratiche davvero sorprendenti, piccole e medie aziende come Viba, B.D.G.eL o Eurojersey hanno seguito il progetto con tante iniziative e grande attenzione verso i propri dipendenti.

L’apprezzamento da parte di dipendenti e datori di lavoro è pressoché unanime, e grande è la soddisfazione da parte di Asl Varese e Unione degli Industriali che hanno lavorato insieme per promuovere questo progetto che ,come sottolinea il dott Vittorio Gandini: “Rappresenta un modo più contemporaneo di prendersi cura dei propri dipendenti e la volontaria adesione da parte di tante aziende a un programma che va oltre agli obblighi di legge, in un periodo di congiuntura  economica non favorevole, dice molto sulla lungimiranza delle imprese del nostro territorio“.

 



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