Riaffermare-e-difendere-il-valore-dell’impresa

Infrastrutture, futuro della Ue, innovazione, sostenibilità,  formazione, investimenti: questi i temi principali affrontati da Riccardo Comerio nella sua ultima relazione da Presidente dell’Unione degli Industriali della Provincia di Varese

“Rimettere l’impresa al centro” non è stato solo un efficace slogan, ma anche il programma che ha contraddistinto i quattro anni di Riccardo Comerio alla Presidenza dell’Unione degli Industriali della provincia di Varese, il quale, all’Assemblea Generale del 27 maggio, ha tenuto la sua ultima relazione da Presidente dell’Associazione, prima di passare il testimone a Roberto Grassi. Nel corso del suo intervento, Comerio ha ripercorso le sfide più importanti affrontate nel corso del suo mandato e i cambiamenti che hanno interessato l’economia varesina e nazionale. “Oggi più che mai l’impresa rischia di essere lasciata sola, isolata – ha sottolineato Comerio –. Se quattro anni fa il suo ruolo era ‘solo’ un valore da riaffermare, ora è ‘anche’ un valore da difendere”. Innovazione, capacità di visione degli scenari futuri e attenzione ai giovani le parole chiave del manifatturiero contemporaneo nel quadriennio di Comerio. 

A cambiare profondamente è stato lo scenario interno e globale; alle prospettive, seppur deboli, di crescita, si sono sostituiti i timori per la recessione e per il protezionismo, i quali hanno alimentato un clima di incertezza e confusione, che di fatto hanno portato a una progressiva stagnazione. Le sfide aperte sono tante e possono essere affrontate e vinte solo se è tutto il territorio a muoversi in consonanza e in armonia, facendo ciascuno la propria parte.  “Avremmo bisogno di semplificazioni amministrative e invece ci troviamo davanti a iter sempre più lunghi e a continue modifiche – ha proseguito Comerio –. Avremmo bisogno di visioni a lungo termine. Penso alla Tav, indispensabile per far crescere gli scambi e favorire la sostenibilità ambientale e alle infrastrutture che hanno bisogno di manutenzione straordinaria e mi riferisco in particolare ai cavalcavia delle strade, agli ospedali e alle scuole, dove ogni giorno lasciamo i nostri figli”. A proposito di infrastrutture, indispensabile per la provincia di Varese è il completamento della Pedemontana, fondamentale per collegare Malpensa e Bergamo, ma anche per terminare la circonvallazione di Varese con la bretella verso la Svizzera. “Un’opera ferma a metà che provoca mobilità a singhiozzo – ha osservato il Presidente – è indispensabile poi adeguare la rete ferroviaria ai nuovi flussi generati da Alptransit”.

A proposito di Malpensa, gli ultimi anni hanno dimostrato come, nonostante il disinteresse, che a volte ha sfiorato l’ostilità da parte di Alitalia, lo scalo abbia saputo conquistare sul mercato una posizione sempre più importante sia per i passeggeri sia per le merci, dando prova di essere nel cuore di una delle aree più dinamiche d’Europa. “Malpensa ci apre le porte del mondo, ma dobbiamo guardare ad altre priorità, come quella di migliorare i collegamenti con il Nord della provincia di Varese, anche per dare attrattiva industriale a queste importanti zone” ha commentato Comerio. 

 “Oggi più che mai l’impresa rischia di essere lasciata sola, isolata; se quattro anni fa il suo ruolo era ‘solo’ un valore da riaffermare, ora è ‘anche’ un valore da difendere” 

Mettere al centro l’impresa significa voler mettere al centro il lavoro. “Un tema sul quale interrogarsi oggi, quando vediamo approvati provvedimenti come il reddito di cittadinanza, che considerano il lavoro una variabile indipendente che si rigenera in automatico – ha affermato il Presidente dell’Unione degli Industriali varesina – c’è qualcosa che non va, per usare un eufemismo, nel tassare il lavoro, non ridurne il costo e nel favorire chi il lavoro lo vuole abbandonare”. 
Il futuro dell’Europa, della Ue, è uno degli altri temi principali toccati nella relazione, non soltanto perché domenica 26 maggio si sono svolte le Elezioni Europee, ma anche in vista, nel prossimo autunno, della formazione della nuova Commissione Europea, dove l’Italia deve ambire ad ottenere un Commissario di peso. L’Europa non può essere soltanto il nostro passato, ma è il nostro presente e soprattutto deve essere il nostro futuro; non è solo un grande ideale, ma anche un’occasione concreta per unire persone e luoghi, per dotarsi di strumenti per competere nel nuovo contesto globale e per potenziare la rete di solidarietà sociale. 

“Abbiamo bisogno di una politica industriale degna di questo nome; una politica che sostenga la competitività e quindi la produttività delle imprese, che incentivi l’innovazione e apra nuove strade agli investimenti”

Il quadro economico del nostro Paese non può non preoccupare le imprese, a partire dal valore dello spread che in un anno è aumentato significativamente. Dodici mesi fa, il differenziale dei tassi d’interesse era a quota 130, oggi quel valore è più che raddoppiato; un segnale di preoccupante perdita di fiducia verso l’Italia, non certo per un oscuro complotto internazionale, ma anche per una politica che spesso ha messo in secondo piano l’industria e la produzione. 
“Abbiamo bisogno di una politica industriale degna di questo nome – ha continuato Comerio –, una politica che sostenga la competitività e quindi la produttività delle imprese, che incentivi l’innovazione e apra nuove strade agli investimenti. É necessario che l’industria non venga più guardata con indifferenza e talvolta anche con sospetto”. Tutto questo in una cornice dove lo Stato non sia padrone, ma che sappia dettare le regole e farle rispettare. 
Altri argomenti cardine della relazione di Riccardo Comerio sono stati quelli della scuola, della formazione, dell’innovazione tecnologica, del rafforzamento delle filiere, della sostenibilità, con le varie iniziative che l’Unione degli Industriali sta portando avanti in questi ambiti.
La scuola continua ad essere un elemento fondamentale; non è soltanto uno slogan dire che i giovani sono il nostro futuro. Anche in questo ambito, sono tante le iniziative messe in campo dall’Unione degli Industriali come ad esempio Generazione d’Industria, un’iniziativa che continua ad essere anche un forte richiamo ad investire negli ITS - Istituti Tecnici Superiori. 

Inevitabile una riflessione anche sulla LIUC – Università Cattaneo, dove cresce di pari passo il numero degli studenti e la reputazione di un ateneo sempre più aperto all’innovazione e alle esperienze internazionali. Competenze e professionalità non si possono improvvisare, ma si sviluppano se esiste un rapporto stretto con le imprese. La tradizionale separazione tra lavori manuali e impieghi intellettuali non ha più senso; basta entrare in una fabbrica per vedere come le competenze richieste dalle nuove tecnologie e dai nuovi modelli organizzativi facciano in modo che ci siano sempre maggiori intrecci tra l’organizzazione e la gestione dei macchinari e dei processi produttivi.

Il rafforzamento delle filiere è stato un altro dei passaggi chiave della relazione conclusiva di Comerio; un obiettivo che si prefigge ad esempio la piattaforma digitale, promossa dall’Unione degli Industriali, per il settore Tessile e Abbigliamento. 
C’è poi una parola che sta diventando sempre più importante ed è la sostenibilità, che non significa soltanto rispetto per l’ambiente, ma anche costruire un rapporto positivo con tutti gli operatori che fanno riferimento all’impresa. Non solo sviluppo dell’economia circolare, ma anche attenzione alla responsabilità sociale, che è una grande opportunità. “Le nostre imprese sono un punto di forza della società; sono luogo di costruzione del benessere, ma sono anche e soprattutto luogo di costruzione di competenze, di evoluzione delle persone e di dignità individuale”, ha concluso Comerio. 

Roberto Grassi nuovo Presidente dell’Unione degli Industriali

È Roberto Grassi il nuovo Presidente dell’Unione degli Industriali della Provincia di Varese. Nato a Busto Arsizio nel 1964, è Presidente e Amministratore Delegato della Alfredo Grassi Spa, impresa fondata nel 1925, con sede a Lonate Pozzolo. L’azienda è leader in Europa nel settore dell’abbigliamento tecnico e professionale ed è specializzata nella progettazione e produzione di indumenti per il mercato militare, delle Pubbliche Amministrazioni, sportivo e fashion, con un’attenzione particolare alla ricerca e all’innovazione sostenibile e al mondo dell’IoT. È stato Vice Presidente dell’Unione degli Industriali della Provincia di Varese dal 2015 al 2019.

 

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