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Appunti di viaggio

Il parere del ministero dell'Ambiente sulla valutazione di impatto ambientale dà il via libera alla realizzazione della corsia autostradale nel tratto Milano-Como. Un progetto fermo da tempo per l'opposizione del Comune di Uboldo, contrario alla realizzazione degli svincoli e preoccupato per il riversamento sulla viabilità cittadina del traffico che scenderà dal futuro svincolo di Origgio.


Nel 1925, il costo del pedaggio sulla tratta Milano-Varese, era di 9 lire per le moto, 12 per le auto fino a 17 CV fiscali , 20 lire per i veicoli oltre i 26 CV e da 40 a 60 lire per camion e autobus a seconda della lunghezza. C'era anche lo sconto sul biglietto di andata e ritorno.
Nel 1926, da una prima indagine conoscitiva sul traffico, risultarono 421.406 passaggi di veicoli con una media giornaliera di 1.115 unità. Fino al 1946, i casellanti avevano l'obbligo di indossare la divisa aziendale e di salutare militarmente ogni conducente sia in entrata sia in uscita dal casello.
Fu l'ing. Piero Puricelli, grande imprenditori di costruzioni stradali, che nel 1921 ottenne l'autorizzazione per la realizzazione di alcuni progetti riconosciuti di pubblica utilità per costruire una strada riservata al traffico veloce con il pagamento di un pedaggio. Un'idea avveniristica, copiata da tecnici e ingegneri giunti da tutta Europa e che fu l'inizio delle attuali autostrade. I lavori per la Milano-Varese, iniziarono subito e costarono 90 milioni di lire. L'inaugurazione fu fatta il 21 settembre 1924 e il nastro inaugurale fu tagliato dal Re Vittorio Emanale III, che a bordo della sua auto percorse la nuovissima strada seguito da molti invitati. La strada veloce aveva una sola corsia per senso di marcia e non c'era un vero e proprio casello ma il pagamento del pedaggio avveniva nell'area di servizio e sosta, che era obbligatoria. Dopo solo un anno, nel 1925, fu inaugurato il tratto di 24 km da Lainate a Como, con un costo di 57 milioni di lire. Sempre in quell'anno furono realizzati anche gli 11 km del tratto Gallarate-Sesto Calende. In corrispondenza dell'uscita di Busto Arsizio, c'è il proseguimento per l'aeroporto intercontinentale di Malpensa che rappresenta uno dei nodi focali per il futuro sistema viabilistico Pedemontano, un insieme di opere integrate e complementari che decongestionerà la rete ordinaria delle strade statali e provinciali ed eviterà la strozzatura del nodo di Milano, verso cui, oggi, sono costretti a confluire tutti coloro diretti verso Bergamo e Venezia.
In questo ampio disegno di potenziamento della viabilità nell'area a Nord-Ovest di Milano, rientra anche la terza corsia della tratta autostradale Lainate-Como, che sarà presto realizzata nonostante i rinvii e le polemiche sorte con il Comune di Uboldo, in netto disaccordo sui lavori da farsi, soprattutto sulla realizzazione del nuovo svincolo di Origgio. I progetti hanno ora avuto i riconoscimenti necessari dal ministero dell'Ambiente e si è dunque arrivati al capolinea di questa vicenda che ha tormentato gli animi di molti e fatto slittare un progetto che, se non attuato, come asseriscono in Regione e Provincia, rischia di far perdere molte opportunità per lo sviluppo di tutto il territorio.
Il sindaco di Uboldo, Mario Piazza, è d'accordo sull'ampliamento della terza corsia ma resta contrario alla realizzazione dello svincolo e dichiara: "L'interesse generale di 18 Comuni non può prescindere dal parere contrario di un solo Comune che avrà problemi di maggior traffico e inquinamento. Abbiamo fatto osservare in Regione le nostre ragioni, ma non siamo stati ascoltati. Il traffico, con lo svincolo di Origgio, invaderà le strade storiche di Uboldo per congiungersi alla Bustese. Il vecchio progetto Pedegronda (circonvallazione di Uboldo), senza nessuno svincolo autostradale, prevedeva una deviazione del traffico della Busto-Saronno e un collegamento diretto alla Varesina e alla Monzese. Contestualmente si sarebbero dovute fare quattro rotonde collegate, nell'attuale svincolo saronnese, per separare i flussi. C'è differenza fra agire per il bene comune e l'interesse generale".
Giorgio De Wolf, vicepresidente della Provincia di Varese e assessore al territorio commenta: "Il parere sulla valutazione di impatto ambientale, rilasciato dal ministero dell'Ambiente, credo possa mettere fine, al di là delle comprensibili lamentale a livello locale, alle polemiche sull'utilità di quest'opera. Il ministero stesso ha riconosciuto quello che la Provincia da tempo asseriva, e cioè che il nuovo svincolo avrà importanti e positive conseguenze non solo sulla mobilità a livello dell'area saronnese, ma anche sulla qualità della vita e quindi sull'inquinamento. La Provincia di Varese, in quanto Ente di scala vasta, valuta i problemi e sceglie le soluzioni migliori proprio in virtù del territorio su cui opera e mai ha operato o opererà per fare piacere a qualcuno o dispetti a qualcun altro". L'assessore regionale Raffaele Cattaneo dichiara in merito: "La terza corsia della A9 da Lainate a Como è un'opera che reputo necessaria, soprattutto in funzione dell'importante carattere internazionale che questo tratto autostradale possiede collegandosi con il confine svizzero. E' necessario affiancare a quest'opera autostradale anche quelle infrastrutture ferroviarie necessarie per raccordarsi in modo funzionale all'Alptransit, che tra pochi anni sarà una realtà".

04/06/2007

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