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Artisti e Artefici

Un progetto ideato dalla associazione "Liberi artisti della provincia di Varese": l'artefice (alias l'imprenditore) si accorda con un artista per realizzare un'opera d'arte destinata ad abbellire gli spazio aziendali, in cambio di un contributo all'associazione. Un modo nuovo di fare mecenatismo valorizzando le professionalità artistiche del territorio.

Il mecenatismo degli imprenditori, cioè l'attenzione e il supporto all'attività degli artisti, in particolare di quelli che si occupano di arti figurative (pittura e scultura), ha una tradizione antica, anche in provincia di Varese. Basterebbe citare, per fare solo alcuni esempi, le opere che impreziosiscono la bella Villa Ponti sulla collina varesina di Biumo, fatta costruire tra il 1858 e il 1870 da Andrea Ponti, uno degli esponenti di maggiore spicco della celebre dinastia di industriali tessili attivi in valle Olona. Oppure, la ricca dotazione della Civica Galleria (ora Museo) d'Arte Moderna di Gallarate, costituita nella seconda metà del 900 anche grazie alle donazioni di imprenditori della zona. O, ancora, la Fondazione Bandera per l'Arte a Busto Arsizio, voluta da un altro imprenditore, Luigi Bandera. Poi, meno note perché di carattere privato, le collezioni personali di opere d'arte che abbelliscono gli spazi aziendali di rappresentanza. O che diversi imprenditori custodiscono nelle proprie residenze. Anche questo, un modo per sostenere l'attività di chi opera nel campo dell'arte a livello professionale.
Nel solco di questo connubio tra il mondo dell'imprenditoria e quello dell'arte, l'Associazione "Liberi artisti della provincia di Varese" ha ideato una iniziativa che prevede il coinvolgimento di imprenditori locali per la realizzazione di opere d'arte da collocare all'interno delle aziende. Si chiama Progetto "Artisti e Artefici". Ecco come funziona.
L'Associazione inviterà gli artisti associati e gli imprenditori della provincia di Varese ad aderire al progetto. L'artista realizzerà un'opera d'arte in stretta collaborazione tecnica ed operativa con un imprenditore, il quale diventerà poi proprietario della stessa opera. L'abbinamento tra artisti e imprenditori che avranno aderito al progetto, verrà fatto dal consiglio direttivo dell'Associazione degli artisti. Imprenditore e artista dovranno, se necessario, scegliere insieme i materiali da utilizzare e lo spazio dove collocare l'opera, la quale potrà essere delle dimensioni che, insieme, gli stessi riterranno più opportune per il luogo prescelto. Verranno stampati 4.000 cataloghi di 224 pagine all'interno dei quali, in uno spazio di 4 pagine, verrà descritta ciascuna opera realizzata. Ogni imprenditore avrà a disposizione gratuitamente 20 cataloghi. Circa 2.000 copie dello stesso saranno distribuite a biblioteche, librerie, università, comuni e musei.
Verranno organizzate due esposizioni delle opere realizzate: la prima al Museo d'Arte Moderna di Gallarate, la seconda a Varese. Ogni imprenditore dovrà riconoscere all'Associazione "Liberi Artisti della provincia di Varese" un contributo di Euro 3.000. I contributi raccolti serviranno per le spese relative alla realizzazione delle opere, all'edizione del catalogo, al pagamento dei curatori (i critici d'arte Luigi Cavadini e Riccardo Prina), del fotografo, del grafico, degli allestimenti delle esposizioni, ecc.
Il contributo beneficierà della detrazione fiscale stabilita per le erogazioni liberali fatte alle ONLUS. L'imprenditore sarà inoltre tenuto a pagare i materiali con cui l'opera d'arte sarà realizzata, che avrà concordato con l'artista.
L'ultimazione del progetto è prevista per la fine di aprile 2006.

L’Associazione “Liberi artisti della provincia di Varese”
Sorta a Varese nel 1976 per iniziativa del Prof. Silvio Zanella, fondatore del Museo d’Arte Moderna di Gallarate, conta attualmente 78 artisti professionisti (pittori e scultori) della provincia di Varese. Configurata giuridicamente in forma di ONLUS (Organizzazioni Non Lucrative di Utilità Sociale), ha sede presso il Museo d’Arte Moderna di Gallarate ed è presieduta da Marcello Morandini, scultore e designer varesino di fama internazionale.
Trattandosi di ONLUS, le erogazioni liberali fatte nei confronti di tale Associazione sono deducibili dal reddito sia delle persone fisiche (la detrazione Irpef è ammessa per le erogazioni d’importo non superiore a 2.065,83 euro. La somma corrispondente alla liberalità deve essere versata tramite banca o ufficio postale. La modalità del pagamento deve risultare dalla ricevuta emessa dalla ONLUS), sia delle imprese (sono deducibili dall’Ires le erogazioni di importo non superiore a 2.065,83 euro o, se eccedente, al 2% del reddito d’impresa assunto al netto delle erogazioni liberali).

01/20/2006

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