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Il Luinese punta all'energia rinnovabile

Comunità Montana e Ubi Banca insieme per promuovere l'utilizzo delle fonti rinnovabili. Finanziamenti a tassi agevolati che si cumulano con i vantaggi fiscali.

Uno scorcio di LuinoRendere eco-sostenibile un'economia che vive di paesaggio. Con questo proposito Comunità montana Valli del Luinese e Ubi banca hanno sottoscritto nel 2007 un documento a favore di agevolazioni al credito per l'installazione di impianti fotovoltaici, solare termico, gpl per le auto, caldaie a risparmio geotermiche, smaltimento amianto e raccoglitori di acqua piovana. Grazie a questo progetto condiviso la banca (a Luino la Popolare di Bergamo), rinuncia ad una parte dei ricavi dei finanziamenti che concede diminuendo i tassi di interesse a carico di famiglie e imprese.
Il presidente della Comunità montana Ido Locatelli ha sostenuto l'iniziativa firmando con il direttore della filiale Ubi di Luino Luigi Airoldi l'accordo per la promozione dell'iniziativa. "Questo risultato è solo uno dei molti, tra quelli inseriti nel progetto Agenda 21 per uno sviluppo eco-sostenibile della Comunità montana - commenta Ido Locatelli - un progetto di cui presto si riveleranno molti effetti benefici sia culturali che economici. In Ubi abbiamo trovato il sostegno e la giusta sensibilità al tema”. Ad alcuni mesi dal lancio dell'inziativa giungono i primi risultati che registrano sì un certo interesse per la possibilità di passare ad alimentare la casa con energie sostenibili e rinnovabili ma, comunque, una certa attenzione nel verificare e quantificare l'ammortamento dell'investimento e la reale funzionalità di queste nuove tecnologie.
"Ricordiamo che c'è anche l'abbattimento fiscale da sommare a questi tassi vantaggiosi - aggiunge il direttore Luigi Airoldi - certo i costi per alcuni di questi impianti sono ancora alti ma il beneficio si concretizzerà col tempo. L'invito è esteso anche e soprattutto alle imprese proprio perché viviamo in un paesaggio da difendere, che ci dà da vivere in buona parte grazie anche al turismo”. I "progetti” in totale sono otto e i finanziamenti possono arrivare a 10 anni con una rata molto bassa e quindi sopportabile. "Spesso non si tiene conto che questi investimenti si pagano da soli - continua Airoldi - noi eseguiamo ugualmente una valutazione di rischio del credito che concediamo ma proponiamo tassi finiti inferiori a quelli di mercato”.
Con Agenda 21 i progetti che Comunità montana vuole mettere in campo sono molti e tutti hanno come obiettivo prioritario il rispetto del territorio. L'attuazione e l'effettivo funzionamento, però, dipendono dalla capacità di imprese e cittadini di saperle cogliere, soprattutto quando si apre un'attività. Prevedere subito nella fase di start-up aziendale un approvigionamento energetico rinnovabile slega nel breve periodo l'impresa dalle oscillazioni del petrolio e quindi contribuisce anche ad una maggiore solidità. La bolletta petrolifera assai cara di questi tempi comincia a far riflettere molti.
Agenda 21 ha saputo, fino a questo punto del suo cammino, unire allo stesso tavolo il settore agricolo, con la realtà della "formaggella” dop, i sindaci dei comuni, il Polo Scientifico tecnologico lombardo che ha messo a disposizione gli strumenti tecnici e risorse umane. Grazie ad un buon numero di incontri di settore e generali si è arrivati a fotografare per intero il territorio, i suoi 35 mila abitanti e tutte le imprese presenti. Una montagna di dati interessanti sono stati convogliati in un documento di 127 pagine. Grazie a questo strumento strategico si potranno definire gli investimenti da fare a sostegno di bisogni reali. In un territorio che cerca di trovare il buon compromesso tra sviluppo economico e difesa dell'eco-sistema, il progetto Agenda 21 assicura un buon sistema di aiuti.
Nella piana di Voldomino, dentro l'area artigianale di Luino, sorgerà entro un anno un impianto di cogenerazione che produrrà calore ed elettricità tramite la combustione di legname. Le sue dimensioni saranno proporzionate alla sostenibilità che sarà permessa dai boschi dell'Alto Varesotto, ma riuscirà a distribuire calore per un raggio di quasi 2 km ed energia elettrica da immettere nella rete. Seppur slegato da Agenda 21, l'impianto di cogenerazione pare inserirsi bene nelle prospettive future, se non altro per le caldaie a gasolio che spegnerà.

04/04/2008

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