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I 2 “Corrado”: pionieri della motocicletta “made in Varese”

L'industria delle biciclette insieme a quella motociclistica ha una lunga e prestigiosa tradizione nella provincia di Varese, tutt'oggi confermata dai successi delle motociclette Cagiva ed MV Agusta. Le vecchie glorie di quest'ultima casa insieme alle antiche motociclette Frera, sono prede ambite dai collezionisti.

La prima moto realizzata dall'Agusta, la MV 98Per una terra come quella varesina che, sin dalla seconda metà dell'Ottocento ha sempre puntato sullo sviluppo e l'utilizzo di ogni possibile forma di energia (dall'acqua al vapore, dall'elettricità ai motori), la pratica del motociclismo e la sua conseguente ricaduta industriale sono diventate un'altra, spettacolare maniera di testimoniare l'intraprendenza e la genialità dell'imprenditoria locale.
Alla capacità di “lavorare” le fonti energetiche e di attrezzare con macchinari ad alta tecnologia le officine e gli opifici si deve comunque aggiungere qualche altro motivo di fondo. Il fatto, ad esempio, che il sorprendente mondo dei motori sia stato scandagliato in tutta la pluralità dei suoi possibili impieghi, dai tram alle automobili, dai camion agli aerei, agli elicotteri. Il fatto, ancora, che si fosse già sviluppata in modo autonomo una apprezzabile industria delle biciclette. E che nel contempo tutte le imprese meccaniche, anche quelle più importanti, non disdegnassero di studiare e produrre in contemporanea, specie nei periodi di ristagno economico, mezzi di locomozione tra loro diversi. E' facile trovare nel Varesotto linee per la produzione di biciclette e motociclette accanto a quelle più imponenti per gli autobus, oppure per i treni e finanche gli aeroplani.
Motocicletta Frera HP. 2 1/2 modello DUna “promiscuità” questa da cui sono spesso uscite soluzioni geniali, come la bicicletta implementata da un piccolo motore, i motocarri a tre ruote e soprattutto i motorini, o scooters, che hanno utilizzato i motori di avviamento e le gomme degli aerei nel momento in cui l'industria aeronautica nazionale ha subito un forte ridimensionamento produttivo. Non si dimenticherà infine la grande passione per lo sport e l'immediata intuizione, sorretta dallo straordinario successo di pubblico, che sviluppando, accanto a quella più propriamente commerciale, una linea sportiva di elevato profilo tecnologico e vincente, si sarebbe dato impulso all'innovazione nel campo della ricerca e al rapido estendersi dei consumi popolari. Una corretta analisi dell'industria motociclistica varesina non può che cogliere il costante intreccio tra tutti questi momenti, per cui si può sostenere a ragion veduta che essa è stata e rimane ancora oggi lo specchio più immediato delle virtù dell'imprenditoria e della società locali. Anche per un altro aspetto che va sempre ricordato: il prolifierare di una miriade di piccole officine e modesti stabilimenti nei quali si sperimentano e inventano pezzi speciali, se non addirittura nuovi modelli, che talvolta consentono l'affermarsi di un nuovo marchio e tal'altra irrobustiscono l'attività delle grandi aziende. E' per questo che una storia, anche sintetica, dell'industria motociclistica varesina non può che annoverare alcune centinaia di officine e aziende di svariate dimensioni e di prestigiosi marchi. E altrettante centinaia di protagonisti (meccanici, tecnici, imprenditori, collaudatori e piloti) che da ormai un secolo si contendono il favore commerciale e sportivo di appassionati e cultori di tutto il mondo.
Volendo raggruppare in periodi significativi questo percorso storico, si può sostenere che ad un primo ciclo (quello più avventuroso dei pionieri) può essere collegato il nome della Frera di Tradate. Un secondo periodo (non facile, ma ricco di intuizioni poi rivelatesi decisive) può accomunare aziende come la Macchi e l'Agusta. Un terzo (più recente ed estremamente tecnologico) si colloca sull'asse Cagiva - Agusta.
Costituita il 2 febbraio 1897 da Corrado Frera, con l'idea iniziale di importare biciclette e veicoli a motore e trasferitasi a Tradate sin dal 1904, la Frera fu una delle prime imprese a credere fortemente nelle potenzialità della motocicletta quale veicolo alla portata di tutte le tasche e ad iniziare la produzione di modelli completamente italiani. Il successo, abilmente propagandato, fu immediato e dopo la parentesi bellica che diede alla Frera l'opportunità di importanti forniture per l'esercito, si ebbe un ventennio circa di grandi risultati ai quali fecero da battistrada ripetute affermazioni nel settore sportivo. Tra i meriti della Frera vi fu perciò anche quello di avere sperimentato in modo vincente le potenzialità dell'accostamento motociclismo-corse-pubblicità.
Fu Corrado Agusta nel 1943 ad avere l'idea che si potesse realizzare un motociclo leggero che poi cominciò a essere commercializzato nel 1946 con il marchio MV. Si cercavano nuove strade d'uscita dalla crisi industriale del tempo e quella della produzione motociclistica divenne subito una delle più promettenti. Specie nel momento in cui si diede vita a un reparto corse che portò a casa importanti vittorie. L'incredibile successione di 75 titoli mondiali (38 di piloti e 37 di marca) conseguita negli anni successivi fece delle MV le moto più vendute in tutto il mondo.
Nei convulsi anni quaranta prese vita anche presso gli stabilimenti Macchi della Schiranna sul lago di Varese una importante produzione di motociclette che ottenne risultati di prestigio. E' rimasta famosa la serie di moto denominate Ala d'oro, Ala rossa, Ala bianca, Ala azzurra. Poi il ritorno alla produzione aeronautica fece sì che questi stabilimenti passassero alla Harley Davidson. Da cui infine transitarono ai fratelli Castiglioni che con il marchio CAGIVA hanno dato vita a una intensa stagione di successi sportivi e industriali.
Quasi a testimoniare la vocazione motociclistica del territorio varesino sono stati sempre i fratelli Castiglioni, nel quadro di più ampie relazioni industriali, ad acquistare nel 1991 il marchio MV, avviando gli studi e l'attrezzamento per la produzione di nuovi veicoli. Il cui successo, manifestatosi nel 1998 con la F4 750, ha poi portato alla costituzione della MV Agusta Motor SpA comprensiva anche della Cagiva.

05/05/2006

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