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Dal fragore delle strade al silenzio del museo

Alla scoperta di due pregevolissimi musei che testimoniano la passione e la leadership varesina nel mondo delle due ruote.

Il museo Agusta di Cascina CostaLe due ruote affascinano, spaventano, stimolano l'adrenalina. In poche parole "saziano" di emozioni. La moto italiana è stata, per tutto il secolo XX, un emblema di qualità, design e produzione, con grandi testimonials.
Nel varesotto, le industrie che producevano moto erano un simbolo non solo per l'Italia ma per tutti gli appassionati del mondo. Cento anni di questa storia sono racchiusi a Tradate e Costa Masnaga, dove si trovano due musei davvero interessanti. Moto storiche, moto da lavoro, scooter, prototipi, insieme alla storia di due marchi prestigiosi: Frera e Agusta. Il Museo Agusta, ospitato in una struttura di proprietà della società, è sorto per iniziativa del Gruppo Lavoratori "seniores" (GLA) dell'azienda i quali si sono consociati e hanno dato vita ad una Fondazione riconosciuta dalla Regione Lombardia. Ogni aderente, ha al suo attivo almeno 20 anni di lavoro all'Agusta e con l'appoggio incondizionato dell'azienda stessa, già nel 1977, sotto la guida dell'allora presidente Boracchi, fu aperto il primo museo della moto a Gallarate che fu successivamente spostato a Cascina Costa,nel dicembre 2002,con l'aiuto dell'ing. Caporaletti. Nel 2006, lo spazio espositivo si è ulteriormente ampliato e con una sapiente ambientazione, hanno esposte tutte le gloriose moto ideate e prodotte dall'Agusta. Presidente e direttore della Fondazione è Gianluigi Marassi, coadiuvato dal GLA. La Fondazione annovera circa 80 soci che gestiscono il museo, facendo anche la manutenzione ordinaria dei mezzi. In esposizione la mitica MV500, 3 cilindri di Agostini che vinse 7 mondiali e che si trova in buona compagnia di tutte le altre moto vincitrici dei mondiali nelle classi 125, 250, 350 e 500. Dal 1945 al 1977, la Agusta si aggiudicò 37 titoli Mondiale marca e 38 titoli Mondiale piloti, con campioni che si sono distinti sia sulle 2 sia sulle 4 ruote come Jhonn Surtees.
La Agusta, come tutte le aziende aeronautiche, dopo la guerra e in seguito ai patti stabiliti con gli alleati, dovette diversificare la produzione e si riconvertì producendo motori. Le componenti delle moto erano costruite interamente all'interno dell'azienda con una particolare attenzione dovuta al grande amore per le moto del conte Domenico Agusta, deceduto nel 1971. I successi nel campo delle competizioni sono sicuramente da ascrivere all'alta tecnologia dell'industria aeronautica da cui la "sezione moto" attingeva a piene mani. Nel 1977 la produzione delle moto cessò, in quanto l'Agusta (marchio poi acquisito dalla Cagiva) si ridedicò alla progettazione aeronautica. E' in questo periodo che il GLA, per non disperdere questa formidabile memoria, decise di fondare un museo, sotto la supervisione di uno dei fondatori, Enrico Sironi.
L'altro museo si trova a Tradate, nell'ex stabilimento della Frera, storica fabbrica di motociclette e biciclette nata nel 1905 e che ha chiuso i battenti nell'immediato dopoguerra, nonostante ci fossero ancora molti ordini per la produzione. Pietro Allievi, è il decano di questo museo insieme al collega Enrico Verrini con cui stanno preparando, in collaborazione col prof. Ernesto Restelli, un libro sulla storia della fabbrica Frera. L'idea del museo nacque nel 95 quando il Comune di Tradate, proprietario dell'immobile, accettò con entusiasmo di predisporre lo spazio per un museo della moto proprio negli storici locali della Frera, conservati nel loro bellissimo stile Liberty industriale. Circa 80 moto sono esposte, perfettamente restaurate e funzionanti e il pezzo più importante è l' F 8/10 HP del 1920, una moto usata sia per il lavoro sia per lo svago. Presidente della Fondazione è l'attuale sindaco della città, Stefano Candiani, appassionato motociclista. "Agli inizi del secolo - racconta Allievi - la fabbrica dava lavoro a circa 600 persone con una produzione di 3000/3500 moto l'anno che venivano esportate anche in Cina". Uno spazio è dedicato alle multi marca dove ci sono scooter e motorini che hanno fatto la storia degli anni 50. Il prossimo 18 giugno, come ogni anno, si svolgerà una manifestazione particolare; le storiche moto "usciranno" rombando dal museo per partecipare ad una manifestazione di moto d'epoca. Il clima ovattato e silenzioso che si respira nel museo, insieme alle foto e alle testimonianze storiche appese al muro, fanno riemergere immagini d'altri tempi, quando le due ruote erano un mezzo di lavoro ma anche un simbolo propagandistico e politico, tipico del ventennio fascista e post, quando le famiglie "andavano in tre" sulla Vespa o sulla Lambretta, per la gita fuori porta.

Dove si trovano i musei

  • Museo Agusta via G. Agusta, 506 - 21017 Cascina Costa di Samarate
Come arrivare: Autostrada Milano-Laghi direzione Varese- Uscita Busto Arsizio direzione Superstrada per Malpensa. Uscita a Ferno con le indicazioni Agusta. Proseguire sino a Cascina Costa di Samarate. Sulla strada, sulla destra si trova l'inconfondibile Museo.
Orari di ingresso: Martedì e Mercoledì dalle 14.00 alle 18.00 - Domenica dalle 930 alle 12.30 e dalle 14.00 alle 18.00 - Per le visite di gruppo ( scuole o gruppi turistici) telefonare allo 0331 229348 o 0331 220545 - fax 0331 229124
Ingresso: biglietto intero euro 2,50; ridotto euro 1,50 (ragazzi dai 14 ai 18 anni, oltre i 60 anni, gruppi di oltre 10 persone); gratuito fino ai 14 anni, ai soci del L.G.A. e ai dipendenti Agusta.
  • Museo Frera via Zara - 21049 Tradate
Come arrivare: Da Varese, percorrere la Statale Varesina fino al bivio che conduce nel centro di Tradate. Superato il passaggio a livello, subito la prima a destra (via Rismondo) a dopo poche decine di metri a sinistra si vede lo storico edificio Liberty della Frera.
Orari di ingresso: Giovedì sera dalle 20 alle 22 - Sabato e domenica pomeriggio dalle 15 alle 18. Ingresso gratuito. Per informazioni chiamare Pietro Allievi al n° 0331.840105 che funziona anche come fax.

05/05/2006

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