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Sradicare il liberalismo!
In una lettera al Pontefice del 1958 emerge il radicale anti-liberalismo e anti-capitalismo di Giorgio La Pira, leader della Sinistra democristiana e sindaco di Firenze negli anni '50 e '60.
Ai primi di quest'anno è stata pubblicata dal Corriere della Sera una lettera inedita di Giorgio La Pira (1904-1977) a Pio XII. Sindaco di Firenze dal 1951 al 1957 e, successivamente, dal 1961 al 1965, La Pira è stato un esponente di spicco della Sinistra cattolica.
La lettura di quella lettera, scritta nel 1958, colpisce per una serie di motivi. Il primo è il giudizio negativo, netto e definitivo, sul liberalismo (senza nemmeno distinguerlo mai dal liberismo) e sul capitalismo, per nulla considerati anche nella loro capacità di allargare la cerchia del benessere e, invece, ritenuti come una sorta di male primigenio, causa del socialismo e del comunismo, visti quindi come mali derivati.
Poi per la definizione che la Pira dà degli gli imprenditori, chiamati "padroni" dalle "mani incontrollate, spesso avare e impure". E, ancora, il livore e la crudezza nella polemica con Don Sturzo, considerata la statura intellettuale e il ruolo che quest'ultimo ha avuto nella storia del nostro Paese.
Infine - ed è questo l'aspetto a mio avviso più rilevante - il tono generale della lettera, violento e radicale e ciò tanto più considerando il Santo Padre come destinatario della lettera.
Pubblichiamo il testo della lettera accompagnandolo da un commento del politologo Orazio Maria Petracca, che ci aiuta ad inquadrare storicamente la figura e il pensiero di La Pira, e da un contributo di pensiero che abbiamo chiesto, animando così un dibattito a distanza, a tre esponenti locali di diverse estrazioni e culture politiche, tutti comunque attualmente impegnati nella cosa pubblica: Giuseppe Adamoli per la cultura cattolica; Andrea Buffoni per quella socialista; Gigi Farioli per quella liberale. A tutti e tre abbiamo domandato quale valutazione si possa fare, ora per allora, di una corrente di pensiero - quella di cui fu esponente Giorgio La Pira - che ha inciso certamente sulla cultura politica contribuendo, comunque, a determinare ciò che oggi è il nostro paese.
02/19/2004
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