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Il vento della scienza ha soffiato a Varese

Tre giorni di convegni e workshop sul tema della scienza hanno costituito l'evento Nazionale Orientagiovani 2006.


La Giornata Orientagiovani di Confindustria rappresenta da molti anni un momento atteso e significativo nel panorama della formazione e dell'orientamento per gli studenti. L'Unione Industriali di Varese, in linea con l'evento Nazionale, organizza puntualmente la propria giornata riservata agli studenti del territorio. Ma quest'anno ha fatto di più, ha ospitato il convegno nazionale, ossia la tredicesima Giornata Nazionale Orientagiovani.
Un evento molto articolato che ha visto impegnati studenti, docenti, imprenditori e ricercatori, in tre giorni di convegni e workshop sul tema di quest'anno: "Il Vento della Scienza".
Oltre 1.000 studenti hanno affollato il Teatro Apollonio di Varese nell'evento clou della Giornata, attenti ad ascoltare un nutrito parterre di personaggi del mondo economico, sociale e politico che hanno parlato loro di orientamento sulle scelte che li attendono al termine degli studi superiori, ma anche di riflessione sull'importanza della Scienza e della Tecnologia.

LA GIORNATA NAZIONALE A VARESE
"Il Vento della Scienza - Tecnologia, Competitività e Occupazione" è stato infatti il titolo dell'Orientagiovani di quest'anno, scelto per sottolineare l'importanza che le discipline scientifiche e tecnologiche rivestono per il futuro del nostro Paese, del suo sistema produttivo, della ricerca e della qualità della vita. Da anni, in Italia, la maggior parte degli indicatori relativi alla spesa per innovazione, ricerca e sviluppo è al di sotto della media Ocse. Inoltre, l'innovazione è per lo più incorporata negli impianti (al 50%) e in misura minore legata alla ricerca (solo al 29%).
"E' importante ricordare - ha fatto notare Gianfelice Rocca, Vicepresidente di Confindustria per l'Education - che scienza e tecnologia sono indispensabili per permettere al nostro sistema-Paese di competere con le altre economie sviluppate e con le nazioni emergenti. Ma è utile anche sottolineare alcuni aspetti di carattere individuale: a livello di curriculum personale, puntare sulle conoscenze tecnico-scientifiche può rivelarsi un ottimo investimento in termini di carriera e soddisfazioni lavorative".
E' allora indispensabile migliorare il legame fra impresa e ricerca, così da trasferire conoscenze tecnico-scientifiche alle imprese e migliorarne la capacità competitiva, con l'apporto di giovani preparati e di nuove idee. Un invito dunque a riflettere sulla circostanza che, nel nostro Paese, è auspicabile una ripresa di interesse da parte dei giovani verso le materie scientifiche e gli studi tecnici.
"La scelta che molti giovani si trovano a compiere al termine del ciclo secondario della scuola - ha affermato Alberto Ribolla, Presidente dell'Unione Industriali della Provincia di Varese - interessa in primo luogo i diretti interessati, ma riguarda indirettamente la società tutta, perché anche dalle scelte di oggi fatte dai giovani dipende il futuro del Paese. Un futuro di innovazione, oppure di stasi. Che, tradotto in termini economici, significa continuare ad essere un Paese tra i più industrializzati e avanzati, oppure in lento declino, a rischio di farsi superare dai concorrenti. L'innovazione è possibile se ci sono cervelli al lavoro. In campo produttivo, ma non solo, se ci sono in particolare cervelli che si siano dedicati, durante gli studi, alle discipline scientifiche e tecniche".
Al convegno Orientagiovani, condotto da Sveva Sagramola, ha partecipato il Presidente di Confindustria Luca Cordero di Montezemolo; il Ministro dell'Istruzione Giuseppe Fioroni e il Ministro del Lavoro Cesare Damiano hanno portato la propria testimonianza attraverso un'intervista filmata.

IL WORKSHOP ALL'UNIVERSITA' CATTANEO
Nei due giorni precedenti il convegno nazionale di quest'anno sono stati realizzati due eventi preparatori nei quali sono stati coinvolti altri giovani studenti.
Due giorni prima, all'Università Carlo Cattaneo - LIUC, Università realizzata dagli imprenditori varesini, che quest'anno compie quindici anni, si è svolto un workshop dal titolo "Il vento della scienza soffia in Università" organizzato dai Giovani Imprenditori di Confindustria Lombardia. Il workshop ha visto giovani imprenditori, manager e rappresentanti del mondo accademico incontrare gli studenti alle prese con la scelta della facoltà universitaria da intraprendere per la prosecuzione dei propri studi.
I ragazzi nel corso dell'incontro hanno avuto l'occasione di considerare l'importanza delle conoscenze scientifiche e tecnologiche e di quelle più vicine al mondo dell'economia e dell'impresa come opportunità della loro futura collocazione lavorativa, conoscenze che non dovranno pertanto trascurare negli studi superiori ed universitari per essere preparati a lavorare in un contesto sempre più competitivo e con forti legami internazionali.
Le testimonianze di docenti e imprenditori hanno documentato come vengono declinate le "conoscenze scientifiche e tecnologiche" nelle imprese ad alta intensità tecnologica, ma anche in quelle più tradizionali e di dimensioni più piccole, che rappresentano la maggior parte delle imprese del nostro territorio, rappresentate da due giovani imprenditori del settore tessile e calzaturiero che ricoprono già ruoli di responsabilità, dirigendo un'azienda di famiglia.

AL JOINT RESEARCH CENTRE DI ISPRA LA PAROLA AGLI STUDENTI
Il giorno dopo Castellanza si è tenuto un incontro presso il Centro Comune di Ricerche di Ispra, incontro riservato ad alcune scuole, nel quale sono stati protagonisti gli studenti che hanno preso parte, nei mesi scorsi, ai progetti di ricerca didattica promossi dall'Ufficio Scolastico Regionale e condotti con i ricercatori di Ispra e le imprese del territorio.
Tra i partecipanti al workshop di Ispra c'erano gli studenti dei Licei Scientifici di Varese e di Saronno i quali, incontrando i ricercatori e visitando i laboratori, sono stati aiutati a meglio comprendere le connessioni interdisciplinari che sottende qualunque attività di ricerca. Proprio grazie agli input ricevuti da Ispra gli studenti hanno avuto la possibilità di realizzare attività didattiche "fuori dall'aula" e di rendere concrete l'insieme delle nozioni apprese, sperimentandole sul campo. In particolare, per quanto riguarda l'ambiente, gli studenti dell'IPSIA di Saronno si sono cimentati nello studio dei cambiamenti climatici, del ruolo della biosfera e dell'azione dell'uomo. Per quanto riguarda il tema ambiente, anche la scuola media di Gavirate ha presentato il proprio contributo attraverso la visione di un video sull'acqua, il quale mette in luce non solo l'importanza di questa risorsa, ma anche le notevoli potenzialità di questo elemento quale fonte primaria per la creazione di energia.
Sul tema della sostenibilità energetica, particolare attenzione è stata rivolta all'utilizzo del fotovoltaico: a questo proposito gli studenti dell'IPSIA di Gallarate hanno esposto le numerose applicazioni degli impianti fotovoltaici e gli studenti dell'ITIS di Tradate hanno presentato un'applicazione concreta del loro utilizzo - ovvero un prototipo di macchinina a idrogeno.
La tecnologia invece ha fatto da sfondo a due esperienze particolarmente significative: la prima è quella dell'ITIS di Luino, i cui studenti stanno partecipando ad un progetto di simulazione di impresa, assistiti da un'azienda tutor che è leader nel campo dell'elettronica e degli antifurti - la Cobra Automotive Technologies S.p.A. di Varese - insieme ai ricercatori del Centro di Ispra che ne guidano i test e le prove di misura.
La seconda attiene invece al settore aeronautico, con le esperienze degli studenti dell'ITIS di Gallarate, i quali hanno avuto l'opportunità di effettuare uno stage in Inghilterra con Agusta Westland.
La rilevanza della formazione in un contesto europeo è stata infine rappresentata dagli studenti dell'ITC Tosi di Busto Arsizio che hanno preso parte a diversi scambi di studio con scuole in altri paesi europei: un esempio di come anche la scuola possa concorrere alla formazione internazionale dei giovani.

11/24/2006

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