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Eppure le opere servono…
L'alluvione si è lasciata alle spalle una catena di sofferenze e rovine enormi: una tracimazione intensa, continua, silenziosa, devastante. Strade, prati, abitazioni e strutture economiche sommersi.
Danni per miliardi e miliardi. Eppure, laddove anche nel Varesotto durante gli ultimi anni gli interventi si sono fatti con razionalità e nel rispetto dell'ambiente, questa volta la forza dell'acqua non ha potuto far valere la sua furia devastante.
Qualche esempio? Nella zona del Gallaratese sia l'Arno sia il Rile e il Tenore, che nel passato recente avevano ridotto nel fango intere famiglie e centinaia d'aziende, ecco che a ottobre, nonostante la pioggia battente e continua per una settimana, hanno continuato a fluire regolarmente nei rispettivi alvei.
Non a caso, opere di contenimento sono state realizzate a Cassano Magnano all'indomani della notte tremenda fra il 12 e il 13 settembre 1995 e, inoltre, lungo l'asse del torrente Arno, da Castronno a Samarate. Si è trattato di lavori importanti fatti eseguire dal Magistrato per il Po, insieme a quelli avviati, dopo l'alluvione del 1995, dal Presidente della Provincia Massimo Ferrario, in quella circostanza nominato Commissario Straordinario per superare l'emergenza. Ebbene, nelle scorse settimane quelle aree sono state solo sfiorate dall'emergenza.
A Castellanza anche nell'ultima circostanza la paura è stata notevole. L'Olona, però, è rimasta trenta centimetri sotto la soglia di guardia.
Tutto casuale? Non lo crediamo affatto. Pensiamo, invece, che le opere realizzate dal 1995 a oggi per prevenire le esondazioni abbiano dato i loro frutti. Sono stati abbattuti, tra l'altro, dall'attuale amministrazione guidata dal Sindaco Livio Frigoli, i fatiscenti edifici della ex Manifattura Tosi che, stando a cavallo fra le due sponde, facevano anche da tappo. Sono stati rifatti e alzati gli argini, è stato sistemato il sedime.
Non basta: interventi dello stesso spessore sono stati condotti anche nella parte alta del corso dell'Olona, nella zona della Folla di Malnate.
Chiunque, lo scorso anno, percorrendo la statale Como-Varese, si è potuto accorgere che per parecchie settimane le ruspe e gli uomini sono stati in azione per togliere gli impedimenti al regolare flusso delle acque.
Insomma, le opere, quando sono realizzate, servono.
11/06/2000
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