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Femme Fatale la donna nell'arte

A Villa Ponti ad Arona la donna vista attraverso l'opera di novanta artisti internazionali. La mostra espone nelle sale della storica dimora ben 150 tra pitture, disegni, sculture, e fotografie (in gran parte capolavori inediti) provenienti da prestigiose collezioni private del Piemonte e della Lombardia.

Tamara (Gorski) de Lempicka La bella Rafaëla, 1923 olio su tavola, 20 x 25 cm"Sei la vita e la morte./ Sei venuta di marzo /sulla terra nuda -/il tuo brivido dura. /Sangue di primavera-anemone o nube-/il tuo passo leggero/ ha violato la terra./ Ricomincia il dolore".
Così nei versi di "You, Wind of March", dedicati all'amata, la sofferta sensibilità di Cesare Pavese celebrava l'essenza di ogni donna. Ma, ancor più, l'autore de "La luna e i falò" rappresentava, fino in fondo avvertito del doloroso senso delle sue parole, la parte femminile dell'universo, che è in esso vita, colore e levità fertile che s'espande, ma anche profondità d'affanno e caducità temporale.
Proprio di questo sentimento sulla femminilità assoluta si è fatta interprete la fondazione Art Museo, per conto della città di Arona, e con il Patrocinio della Regione Piemonte, attraverso la rassegna "Femme Fatale. Da Modigliani a Warhol. Il mito universale della Donna nell'Arte"(fino al 7 novembre), che è insieme omaggio alla donna e omaggio all'Arte, di cui la donna è da sempre soggetto prediletto e musa ispiratrice. La donna è vista qui, attraverso l'opera di novanta artisti internazionali, nelle infinite immagini attribuitele dai compagni di vita, dagli amici, ma anche da quelle che lei stessa, da artista, ha dato di sé: nel dolore e nel riso, nell'amore e nell' apparente monotonia della quotidianità, nei momenti sublimi e in quelli dell'abisso. L'ironia godereccia delle donne di Botero e quella melanconica di Lautrec s'incontrano in mostra con la visione sognante di Chagall e Gentilini, si confrontano con le interpretazioni estrose del grande Picasso, con le fantasie surreali di Dalì, con la raffinata presenza di alcune artiste: come Suzanne Valadon, madre di Maurice Utrillo, che fu modella di Renoir, Degas e Lautrec, prima di divenire a sua volta pittrice, o come la giornalista-pittrice russa Marie Vassilief, amica di Matisse, anima di un circolo culturale frequentato da Picasso e Modigliani, o ancora come la polacca Tamara de Lempicka, artista di fama negli anni Venti, in grande amicizia con Marinetti e D'annunzio.
Curata dagli attivissimi Emanuela Boscolo e Carlo Occhipinti, la mostra espone nelle sale della storica dimora ben 150 tra pitture, disegni, sculture, e fotografie (in gran parte capolavori inediti) provenienti da prestigiose collezioni private del Piemonte e della Lombardia. Lodevole prerogativa e fil-rouge di tutte le importanti rassegne della fondazione Art Museo e del comune di Arona (che ha registrato la presenza di più di ventimila visitatori per la precedente, splendida rassegna dedicata a Ligabue) è infatti quella di riuscire ad offrire alla vista di migliaia di visitatori del lago Maggiore importanti opere di privati, che mai altrimenti potrebbero essere ammirate. E ci sia consentito costatare una volta ancora come la Fondazione e l'amministrazione locale - in momenti in cui la cultura paga troppo spesso lo scotto di una generale, cieca indisponibilità - abbiano avuto l'intelligente intuizione di ritagliarsi da tempo, e di difendere con tenacia e impegno, uno spazio ormai di primo piano nel mondo dell'arte e della cultura. Si sono visti di conseguenza interessanti frutti che continuano a produrre aspettative nelle migliaia di numerosissimi affezionati degli appuntamenti aronesi. E che aggiungono Arona all'elenco di lungimiranti cittadine, come Treviso o Rovereto - di recente alla ribalta anche nelle pagine dei maggiori quotidiani nazionali - dove si fa dell'arte e della cultura uno strumento formidabile per il rilancio di un territorio e della sua economia.
A proposito della rarità e importanza dei lavori esposti in quest'ultima rassegna basta anche solo ricordare l'eccezionale presenza di alcune opere di Amedeo Modigliani e di uno dei rari quadri(ne produsse poco più di una decina, pare) dipinti da Jeanne Hébuterne, compagna dello stesso Modigliani, che hanno destato l'interesse degli esperti del Louvre, giunti appositamente nella cittadina per visionarli. Un Guttuso, mai prima esposto in pubblico, è a sua volta presentato qui per la prima volta. Dei tanti artisti, impossibile citarli tutti, diremo solo che si va da Arp a Balla, da Boccioni a Carrà, da Chagall a De Chirico, Degas, Gentilini,da Giovanni Giacometti a Guino, da Guttuso a Kirkner e Klimt, da Matisse a Mirò, da Modigliani a Picasso, da Renoir a Toulouse-Lautrec, a Warhol. Significative anche le presenze di alcuni nomi, noti agli esperti, ma che costituiscono certo una novità per il pubblico che difficilmente ha occasione d'incontrarne i lavori; come quelli di Marcoussis o di Hofer. Notevole, per suggestione e impatto emozionale, ci è apparsa anche la bella sala dedicata all'opera di Massimo Campigli e di Mario Tozzi.
Tra i contemporanei ricordiamo infine che sono presenti artisti celebrati come Mimmo Rotella, autore del collage su tela "Mi vuoi?" dedicato a Marilyn- scelto quale significativa immagine dell' evento - o come gli scultori Vangi e Mitoraj, ma anche nomi meno "frequentati" come quello di Paola Gandolfi, in mostra con l'interessante olio "Il Confine", del 1997.
Chiara nella rassegna è l'impronta femminile di Emanuela Boscolo che ci sembra abbia particolarmente sentito questa mostra - un'idea, per sua stessa ammissione, vagheggiata da tempo - nella quale ha voluto dedicare uno spazio speciale alla poesia, Arte tra le arti, dove la donna e la femminilità occupano da sempre un ruolo fondamentale. A completare il percorso della rassegna, sia nei pannelli sia nel ricco catalogo, compare infatti una raccolta delle più belle liriche di tutti i tempi e paesi: dedicate a donne, o scritte da donne in grande amicizia con le rime.

Femme fatale. Da Modigliani a Warhol
Il Mito Universale della Donna nell'Arte
Villa Ponti-Via San Carlo, 63, Arona (NO)
31 luglio - 7 novembre 2004
Tutti i giorni (anche domenica e festivi)
10.00/ 12.30-14.30/19.30-20.30/22.30
Venerdì e sabato:10.00/12.30-14.30/22.30
Intero: euro 6.00-ridotto (comitive) euro 5.00
Scolaresche e bambini (6-12 anni): euro 1.50
Prenotazione e visite guidate: tel. 0322/44629

09/23/2004

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