Varesefocus.
Unione degli Industriali della Provincia di Varese
Varesefocus

 
 

Un De Filippi a tre stelle

Il rilancio dello storico Istituto varesino: accanto alla tradizionale attività educativo-formativa, una nuova sensibilità verso il turismo congressuale.

una sala convegni dell'Istituto De Filippi; alla pagina successiva, un affresco della Villa PerabòVarese e la sua vocazione turistica: una scoperta o meglio una riscoperta, che si deve in larga parte alla sensibilità delle realtà istituzionali del territorio, ben consapevoli che le notevoli ricchezze artistiche e naturalistiche di queste zone rischierebbero di essere sottovalutate, o peggio sconosciute, senza un'adeguata promozione. Le iniziative avviate da questi enti, tra cui spicca l'impegno della Provincia di Varese e della Camera di Commercio, sono pensate per dare un forte impulso al turismo varesino puntando sul rilancio dei beni esistenti e sull'organizzazione di nuovi eventi di richiamo. Ne consegue naturalmente la necessità di dotare il territorio di strutture ricettive adeguate, che rispondano alla rinnovata vocazione turistica della provincia, in particolare quella congressuale. L'opportunità è grande e non è sfuggita nemmeno a chi, per tradizione, si è sempre occupato principalmente di un altro settore specifico, cioè la formazione. Si tratta del De Filippi, realtà storica varesina, un'istituzione nata con finalità educative che, tuttavia, nutre una grande sensibilità per il settore dell'accoglienza: lo dimostra la presenza all'interno, ormai da venti anni, dell'Istituto Alberghiero. Lo conferma oggi un progetto di ristrutturazione grazie al quale, in vista dell'auspicato aumento del flusso turistico a Varese, è prevista una serie di interventi strutturali per adeguare le camere e le zone comuni a rispondere in modo soddisfacente alle nuove richieste di soggiorno leisure, gastronomico, religioso ma soprattutto congressuale.
Il De Filippi, infatti, dispone già di cento camere tra singole e doppie per ospitare fino a 130 persone. La gestione avviene ancora secondo le regole del convitto, così come la struttura era stata pensata dal fondatore don Pigionatti. Infatti, come per tanti anni l'istituto è stato d'aiuto alle famiglie di Varese che vi iscrivevano i propri figli perché ricevessero una formazione sia didattica che religiosa, oggi le stanze sono a disposizione di persone che soggiornano in città per motivi di studio o di lavoro e che trovano nella struttura un appoggio comodo ed economico. Il progetto, pensato e steso grazie al contributo di professionisti dell'accoglienza e della ristorazione, permetterà quindi l'ingresso del De Filippi in modo ufficiale nell'elenco degli alberghi di Varese, classificato con tre stelle.
Le nuove cento camere saranno anche a supporto del centro congressi, completamente ristrutturato nel 2001 e dotato di tutte le più moderne attrezzature tecnico-informatiche e di un ampio parcheggio.
Parliamo del centro congressi: sette le sale a disposizione, tutte polifunzionali, per incontri e dibattiti, seminari, mostre ed eventi, con capienze diverse per rispondere alle esigenze di piccoli gruppi o di assemblee numerose. Si va dalla sala Pigionatti con 530 posti a sedere per ospitare conferenze, concerti, spettacoli teatrali, convention ed esposizioni, fino alla più piccola e discreta sala Leonardo, ideale ad esempio per consigli di amministrazione o riunioni di lavoro.
Tra le altre, un'attrattiva particolare è rappresentata dalla sala Affreschi, situata al primo piano della Villa Perabò, edificio cinquecentesco che si trova all'interno del parco. La sala presenta tutte le pareti finemente affrescate con ritratti di scene di caccia dal sapore nordico, momenti di sagra popolare, la celebrazione di un matrimonio. Si pensa che la stanza, oggetto di un primo restauro nel 1972, fosse la camera da letto del nobile Pietro Perabò, appartenente ad una famiglia di "nicodemiti" che, nel periodo delle lotte tra cattolici e protestanti, avrebbe fatto commissionare i dipinti per riprendere, volontariamente, quelli già presenti sulle pareti del Castello del Buon Consiglio di Trento. La sala può ospitare fino a 40 persone ed è una suggestiva location per presentazioni di libri, conferenze stampa, eventi di rappresentanza.
Un'altra destinazione è quella riservata alla cucina del Cinquecento della Villa Perabò, che si ritrovava nel suo interno un pozzo (ancora visibile l'acqua in falda) e un ampio camino: grazie all'intervento di un completo restauro conservativo, è infatti diventata la "stanza di Nicodemo". Si tratta di un luogo di riflessione solitaria per gruppi o persone che cercano tranquillità e spiritualità, aperto notte e giorno.
A supporto dell'attività congressuale, invece, sono già attivi un ristorante, con un'ampia vetrata che si affaccia sul parco, che può contenere fino a 200 persone, siano essi ospiti dell'albergo, clienti esterni o partecipanti a congressi, ed un bar, situato tra la zona del ricevimento e il ristorante, adiacente l'area convegni. Sia il bar che il ristorante sono aperti al pubblico con un regolare servizio per pranzo e cena ma anche per l'organizzazione di cerimonie e feste.
Il nuovo disegno inoltre interesserà anche l'area della società sportiva Robur et Fides e farà del De Filippi una realtà ancora più importante a servizio della provincia di Varese.
Nel contempo non è da sottovalutare la presenza dell'Istituto Professionale Alberghiero all'interno dello stesso complesso. Esso garantisce, con la gestione diretta dei servizi di ristorazione, un alto livello di professionalità. La scuola si avvale, infatti, per la preparazione dei propri studenti, di insegnanti a loro volta impegnati in prima persona nella gestione di ristoranti o alberghi funzionanti sul territorio.
L'ampia cucina, quando non impegnata dalle attività scolastiche, diventa ideale ambiente di formazione per dilettanti di arte culinaria. Periodicamente vengono, infatti, organizzati corsi di vari livelli sempre rispondendo alla tradizionale vocazione formativa che rimane fondamentale per il De Filippi. Non va dimenticato, infatti, che si tratta di un Istituto che la Regione Lombardia ha accreditato per la formazione. Partirà ad ottobre un corso per il rilascio della Patente Europea di Informatica e che, grazie alle attrezzature dei suoi due laboratori di informatica, è in grado di organizzare corsi di livello superiore.

09/23/2005

Editoriale
Focus
Economia
Inchieste
L'opinione
Territorio

Politica
Vita associativa
Formazione
Case History
Università
Storia dell'industria
Natura
Arte
Cultura
Costume
Musei
In libreria
Abbonamenti
Pubblicità
Numeri precedenti

 
Inizio pagina  
   
Copyright Varesefocus
Unione degli Industriali della Provincia di Varese
another website made in univa