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Obiettivo puntato su Busto Arsizio

Le numerose mostre fotografiche susseguitesi negli ultimi anni hanno anticipato la decisione dell'Assessorato per la promozione del territorio del comune di Busto Arsizio di creare un Archivio fotografico che raccolga le immagini della città e dei suoi dintorni.

Busto Arsizio negli anni del boom edilizioLe fotografie hanno la capacità di racchiudere in sé e riportare alla memoria anche a distanza di molto tempo situazioni, luoghi e personaggi, per questo sono una delle fonti importanti per ricostruire la storia di una città e del suo territorio e per mantenere vivi ricordi, tradizioni e abitudini. Proprio con questo intento è nato il progetto dell'Archivio fotografico del territorio di Busto Arsizio, portato avanti dall'Assessorato per la promozione del territorio del Comune di Busto Arsizio con il supporto professionale dell'associazione fotografica Click Art's.
Già da qualche anno il Comune ha percorso il cammino della raccolta e custodia di questo bene immagazzinando immagini e promovendone la loro veicolazione, ad esempio attraverso l'allestimento di varie mostre fotografiche e dell'Archivio Paracchi al Museo del Tessile, dove si trovano 40.000 lastre di fine Ottocento e inizio Novecento. Ora però l'Amministrazione comunale ha deciso di fare di più realizzando un progetto organico e, con deliberazione della Giunta, è stato istituito l'archivio. L'intenzione è quella di raccogliere, curare e conservare nel tempo tutto il patrimonio fotografico esistente depositato nei musei cittadini e nei diversi uffici pubblici comunali, oltre a quello che i privati e i fotografi professionali vorranno mettere a disposizione del progetto attraverso donazioni o comodati. Custode e interprete di questa memoria storica - almeno nella fase iniziale - è stata designata, attraverso una convenzione con il Comune, l'associazione Click Art's, che attraverso i propri soci e fotografi si propone di promuovere la fotografia e la cultura dell'immagine con azioni ed eventi mirati. Il progetto prevede varie fasi, che vanno dalla raccolta, catalogazione e gestione del materiale fotografico all'allestimento di mostre specifiche riguardanti il territorio di Busto Arsizio. Nel tempo, oltre a fotografie, dovrebbe pervenire materiale di diverse tipologie quali negativi e positivi fotografici, pubblicazioni, bollettari, registri, inventari di botteghe fotografiche e strumentazione. L'archivio sarà anche il punto di partenza di altri eventi collaterali come mostre espositive, cataloghi, pubblicazioni, ricerche sul territorio e sulla storia della città. Esso sarà poi interamente digitalizzato e inserito in un database all'interno del circuito della Regione Lombardia.
"Il progetto dell'archivio prosegue. Stiamo approntando lo studio in cui verrà conservato il materiale e il Comune ha acquistato gli strumenti informatici per la corretta gestione, presto saremo operativi", spiega Claudio Argentiero di Click Art's fotografia. "E' stato programmato un corso per catalogatori, gestito dalla Regione Lombardia, al quale parteciperanno cinque incaricati della nostra associazione. E' già partita una campagna fotografica di documentazione del territorio ed è anche in preparazione un comunicato per la ricerca di immagini storiche da diffondere ai cittadini".
Intanto alcuni progetti concreti sono già stati avviati, come la prima mostra di fotografie panoramiche sulla città con immagini di grande formato, realizzate con fotocamere a obiettivo rotante. Nel prossimo mese di ottobre poi è prevista una grande mostra realizzata da dodici fotografi di Click Art's sempre dedicata alla città, interamente in bianco e nero. Per l'occasione verrà stampato un catalogo fotografico e tutte le immagini saranno donate dagli autori all'archivio, costituendo di fatto il primo fondo fotografico dello stesso.


PANORAMICHE E LARGHE VEDUTE DI BUSTO ARSIZIO

La prima mostra fotografica legata al progetto dell'Archivio Fotografico del Territorio di Busto Arsizio, intitolata "Büsti Grandi: panoramiche e larghe vedute della Città", è stata inaugurata lo scorso sabato 11 giugno.
Questo nuovo e articolato lavoro, ideato e gestito dall'Associazione Culturale Click Art's fotografia, concretizza un progetto che vede impegnati fotografi, storici e studiosi del territorio, in una rilettura del paesaggio. L'iniziativa, che scaturisce dalla necessità di memoria e di documentazione, è finalizzata alla creazione di un considerevole fondo fotografico comunale, qualitativamente apprezzabile. Rappresenta inoltre la fissazione di un intreccio di saperi e di esperienze che divengono significative attraverso l'interpretazione fotografica attenta ai mutamenti ma anche all'identità storica della città.
Le immagini in mostra pongono a confronto i luoghi più noti ed esibiti, con quelli più inconsueti e marginali, affinché anche l'edilizia minore e periferica possa acquisire una considerazione e un valore. Un viaggio nella città tra le armonie e disarmonie del paesaggio urbano, in cui l'architettura industriale e le tipiche case a ringhiera (vivo ricordo di glorie industriali e vita sociale comunitaria) concedono i propri spazi a nuovi disegni urbani, dove gli edifici più antichi si ritrovano a volte smarriti in una sorta di coesistenza forzata. Sotto il punto di vista fotografico, particolare attenzione è riservata all'inquadratura panoramica, ai tagli prospettici e alla luce, attraverso la quale si materializzano forme e superfici. Fotografie di grande formato, ottenute con fotocamere panoramiche ad obiettivo rotante che richiedono metodo e conoscenza, realizzate da quattro fotografi - Claudio Argentiero, Beppe Bolchi, Roberto Bosio, Cristiano Fabris - impegnati da tempo nella realizzazione di ricerche sul paesaggio lombardo e nella catalogazione dei beni ambientali e architettonici, che convincono pienamente per l'intensità espressiva che traspare da ogni immagine, in cui cromatismi e geometrie si intersecano divenendo simbologie della memoria. Una visione d'insieme di indubbio fascino, che diviene un'occasione interessante per il visitatore della mostra, particolarmente per quello bustocco, stimolato a percepire diversamente il valore dei luoghi del proprio vivere quotidiano. L'esposizione è allestita presso il locale Museo del Tessile di Via Volta e sarà visitabile fino al 3 luglio 2005 (da martedì a domenica: 16-19, lunedì chiuso, ingresso libero).

06/17/2005

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