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Turismo, recupero in "zona Cesarini"

Il turismo in provincia di Varese regge anche quest'anno dopo i molti timori di inizio stagione. Tanti i progetti per il futuro: più alberghi, più turismo congressuale, più promozione.

Nella foto: veduta di Laveno dal traghetto per Verbania

Va' dove ti porta... il portafoglio. Quest'anno più che mai sulle vacanze di italiani e stranieri ha influito il fattore "soldi". Anche nel Varesotto, dove all'inizio della bella stagione si è temuto il peggio: lidi deserti, alberghi semivuoti, turisti assenti. Un "trend" negativo che ha però subito una brusca inversione a metà estate, con l'improvviso ritorno di visitatori sulla sponda lombarda del Lago Maggiore. Rispetto alle passate stagioni è calato il numero di svizzeri e tedeschi. In compenso, a sorpresa, è aumentata la presenza di francesi e olandesi. E così, mentre un po' in tutto il Vecchio continente il business delle vacanze nei mesi scorsi ha subito una preoccupante battuta d'arresto, con le contrazione maggiori proprio nei Paesi mediterranei, la provincia di Varese ha retto il colpo. Certo, in linea con la tendenza europea, è diminuita la durata dei soggiorni, calati in media da 15 a 11 giorni. In compenso, però, sono aumentate le prenotazioni "last minute" di vacanzieri stranieri in arrivo nella nostra provincia. Con un piccolo "boom" settembrino. Tanto che, in attesa dei dati ufficiali, Giovanni Luatti, coordinatore del Gruppo Giovani Albergatori del Varesotto, è convinto che alla fine dell'anno il bilancio sarà uguale a quello dello scorso anno. Con un totale di 1 milione di presenze nei 155 alberghi della provincia, dotati di 5.100 posti letto. Un risultato costante da anni, che porta Luatti ad affermare che di sicuro "si può dare di più". Soprattutto paragonando la situazione locale con quelle delle altre zone insubriche: basti pensare ai 10 milioni di presenze del vicino Canton Ticino o soltanto ai 4,5 milioni del Comasco. Del resto, da decenni, l'offerta ricettiva del territorio è sostanzialmente invariata. Sebbene adesso un po' in tutta la provincia stiano prendendo forma progetti di nuove strutture alberghiere: nella zona dell'aeroporto di Malpensa, nel centro congressi "Ville Ponti" a Varese, nel Luinese. "Ultimamente Provincia di Varese e Camera di Commercio stanno facendo molto per migliorare la situazione", sottolinea il coordinatore dei giovani albergatori, che però auspica la parallela "nascita e sviluppo di una politica nazionale di sostegno dell'impresa". Un dibattito che, durante la scorsa estate, ha scaldato gli animi a livello nazionale. Con il presidente dell'Astoi, l'associazione che riunisce i tour operator, che ha accusato il Governo di troppa negligenza nei confronti di un settore che contribuisce, da solo, a qualcosa come l'11-12 per cento del Pil. In particolare, dopo la soppressione delle Apt (Agenzie di promozione del territorio) e il passaggio delle competenze in materia alla Regione, a livello territoriale Luatti confida nella nascita di un coordinamento forte, capace di portare a Varese e dintorni turisti d'affari, ma non solo. Se da una parte infatti la tradizione imprenditoriale e la posizione strategica della provincia sono punti di forza indiscussi (con la presenza di uno scalo intercontinentale e la vicinanza a Milano e alla Svizzera), dall'altra è importante moltiplicare i servizi e diversificare l'offerta. Vietato dunque interrompere la strada del rilancio turistico intrapresa negli ultimi anni. Anzi. E' necessario guardare avanti e, se possibile, vedere oltre. Innanzitutto, avendo bene in mente il fatto che il futuro è Internet. Ormai le nuove leve prenotano l'hotel "on-line", sottolinea il portavoce degli albergatori. Fondamentale, dunque, anche per gli operatori del settore varesini, è assicurarsi un'ottima vetrina telematica.
E a proposito di giovani, una delle maggiori tendenze dell'estate 2004 sono state le giornate in agriturismo. In tutto il Paese, infatti, al calo di fatturato di bar, gelaterie e ristoranti (che hanno fatto le maggiori spese della contrazione del movimento turistico, con meno persone in vacanze e più attente a risparmiare), si è contrapposta una nuova moda più a portata di tutte le tasche: quella per soggiorni in bed&breakfast e agriturismo. E se nella terra dei sette laghi la formula B&B è ancora agli inizi, una settantina delle 12.500 aziende agrituristiche italiane ha sede qui, soprattutto nelle valli dell'Alto Varesotto. Anche se al momento l'offerta riguarda soprattutto la ristorazione, senza il pernottamento. Ma qual è il segreto del successo della vacanza in campagna? Secondo l'associazione "Terranostra", nata da una "costola" della Coldiretti, per 3 turisti su 4 il vero valore aggiunto sono la qualità ambientale ed enogastronomica, che nel verde varesino certo non mancano. Come non manca la possibilità di praticare molteplici sport (dal trekking al canottaggio, dal windsurf al parapendio) e di visitare luoghi dal fascino discreto, ma irresistibile. Su tutti, l'eremo di Santa Caterina del Sasso, la perla architettonica a strapiombo sul Verbano, che secondo i dati dell'Assessorato provinciale ai Beni Architettonici quest'anno ha registrato un incremento di qualche migliaia di visitatori, per un totale di oltre 100mila.
Ora, con il ritorno dell'autunno, l'attenzione ritorna anche sulla vocazione congressuale della provincia, una provincia che fu fonte d'ispirazione per Stendhal, capostipite del moderno turista. Lo scorso primo settembre è stato festeggiato il primo compleanno del Varese Convention Bureau, l'ambizioso organismo nato con l'obiettivo di valorizzare il territorio sul mercato legato a conferenze, convegni e meeting aziendali. Dati alla mano, negli ultimi dodici mesi più di 500 imprese hanno richiesto e ottenuto informazioni, oltre 100 potenziali clienti hanno ricevuto la visita dallo staff del Convention Bureau e almeno 4 importanti imprese hanno confermato le nostre sedi come destinazione per i loro meeting. Non solo. A livello locale ormai tutti gli operatori della filiera congressuale - dai centri congressi agli hotel, dalle dimore storiche alle società di servizi - sono stati coinvolti, per un totale di oltre 70 aderenti. Risultato: secondo i due enti promotori, ossia Provincia e Camera di Commercio, Varese viene sempre più riconosciuta come "destinazione di primo livello" per l'organizzazione di eventi, congressi e meeting, nazionali e internazionali. Punti di forza del territorio, da un lato il relax, il verde, i laghi e dall'altro la comodità della vicinanza di un aeroporto internazionale, insieme alla marcia in più rappresentata proprio da una realtà appositamente creata per promuovere il turismo congressuale.
Dotato di un nuovo ufficio in via Carrobbio, all'angolo con piazza Monte Grappa, il Convention Bureau avrà ora un autunno fitto di impegni, con l'accoglienza di due importanti delegazioni e tre fiere: la "Travel Trend" di Milano a ottobre, la "BTC" di Firenze a novembre e la "EIBTM" di Barcellona a dicembre. Prima della chiusura del 2004, infine, sarà completato anche il sito web (www.vareseconventionbureau.com) e stampata una brochure sulla Varese congressuale. Insomma, anche se per molti le vacanze sono finite, il sistema turistico varesino non va in ferie.

Il turismo gioca a golf

Le occasioni per visitare la nostra provincia sono sempre più numerose e interessanti. Dal 14 al 16 ottobre è previsto un vasto afflusso - stimate circa 12.000 presenze dall'Italia e dall'estero tra curiosi ed appassionati - per il primo Salone Internazionale del Golf che si terrà a Malpensafiere. Un'occasione di grande prestigio per uno sport che in Italia vanta 70.000 tesserati per circa 300 impianti e che vedrà la partecipazione di 130 aziende espositrici su 15.000 mq di superficie. Inoltre ci sarà un ampio spazio espositivo dedicato proprio al turismo, cui il golf è, per sua natura, particolarmente legato.
Non va dimenticato che il nostro territorio è perfetto per organizzarvi quest'evento: la provincia vanta ben 6 prestigiosi golf club ed è quindi meta di tutto rispetto per gli appassionati. La scelta poi di realizzare la fiera a Malpensafiere, inoltre, privilegia un'area che si trova in posizione strategica tra le province di Como, Milano e Verbania.

Albergatori, aspiranti poliglotti

Pronti a tornare sui banchi di scuola per migliorare il proprio inglese. Così Ferruccio Canters, direttore della scuola "Corsi di lingue Varese", descrive gli albergatori locali: "Gli operatori del settore hanno capito l'importanza di padroneggiare una o più lingue straniere, anche se finora le richieste di formazione arrivano dai singoli hotel". In futuro, però, l'istituto di via Veratti si dice disponibile a studiare soluzioni "ad hoc" per tutta la categoria. Dal punto di vista linguistico, del resto, in provincia c'è ancora molta strada da fare per accogliere al meglio i visitatori stranieri. Anche se negli ultimi anni la situazione sta lentamente migliorando. "Grazie a 'Formas', ente speciale della Camera di Commercio, abbiamo realizzato numerosi corsi per le associazioni di categoria, dagli artigiani ai commercianti", spiega in proposito Canters, sottolineando l'importanza di ripetere queste esperienze con gli operatori turistici. "In qualità di sede di esami di lingua riconosciuti a livello internazionale, come quello dell'università di Cambridge, siamo costantemente aggiornati sulla situazione europea, - aggiunge poi l'esperto - e posso assicurarvi che negli altri Paesi sono molto più avanti di noi".
In zona, da sempre gli albergatori "masticano" soprattutto l'inglese e il tedesco. Di recente però è cresciuto il livello medio di conoscenza linguistica. "Gli iscritti al corso per principianti sono sempre meno", conferma infatti Canters. Nell'illustrare il fenomeno del maggiore utilizzo della lingua straniera, il direttore cita Internet che, spalancando una vera e propria finestra sul mondo, ha procurato agli hotel prenotazioni "on line" da parte di molti turisti stranieri. Inoltre, dati alla mano, ogni anno un centinaio di persone passa un mese a Varese in "vacanza-studio", per imparare l'italiano. "Merito dei laghi, dei monti e della posizione logistica strategica", analizza Canters, che auspica un incremento dei "bed&breakfast" dove accogliere questi studenti.

Un bando per l'hotel a Ville Ponti

Scade il 19 novembre il bando per il concorso d'idee legato all'albergo di Ville Ponti a Varese. Le linee guida che dovranno caratterizzare l'attesa struttura, destinata a completare l'importante centro congressi prealpino, sono due: tutela ambientale e viabilistica della zona. A sottolineare la filosofia del progetto è Mauro Temperelli, segretario generale della Camera di Commercio. Sulla base di quanto emergerà in questa fase, il Consiglio comunale varesino deciderà poi la variazione del piano regolatore generale. Quindi, dopo l'okay di Palazzo Estense, dovrebbe avere avvio la procedura per l'affidamento dei lavori e la gestione della struttura. Un complesso alberghiero fondamentale per il rilancio della vocazione turistico-congressuale della Città Giardino.

09/23/2004

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