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La Summer School della LIUC si fa in due

Oltre all'ormai tradizionale possibilità di un'esperienza estiva all'Università di Shangai, quest'anno è stata organizzata anche una trasferta all'Arizona State University.


Non solo Cina: quest'anno la Summer School dell'Università Carlo Cattaneo - Liuc raddoppia e punta anche sugli Stati Uniti. Alla Fudan University di Shangai si aggiunge l'Arizona State University. Due mete distinte per gli intensivi corsi estivi che l'Università di Castellanza organizza per gli studenti, di qualsiasi anno e di tutte e tre le facoltà, che hanno intenzione di fare un'esperienza all'estero. Libri, visite guidate nelle aziende, simulazioni di gestione delle imprese, voglia di conoscere economie di altri paesi, al posto del costume da bagno e della tintarella in spiaggia.
“Le Summer School - spiega Fiona Hunter, responsabile relazioni internazionali della Liuc - hanno lo scopo di far sperimentare ai ragazzi la vita in un'università straniera”. In pratica si tratta di un piccolo assaggio, concentrato in due o tre settimane, della più lunga esperienza rappresentata dallo scambio di studenti che la Liuc pratica durante l'anno con università partner di 32 Stati. Le due Summer School in programma per la prossima estate coinvolgeranno un totale di 75 studenti e 5 docenti. Tutti già scelti e selezionati. Una parte andrà alla Fudan University di Shangai, dove la Liuc ha organizzato il corso per il terzo anno consecutivo. L'altra, invece, affronterà la novità di una trasferta nell'Università dello Stato americano dell'Arizona.
Un debutto, quello di una Summer School della Liuc Oltreoceano, con un motivo ben preciso: “Abbiamo scelto questa Università statunitense - racconta Fiona Hunter - perché è una realtà specializzata sul fronte di quella che viene chiamata la supply chain”. Ossia, l'insieme di tecniche utilizzate per collegare in modo sempre più efficiente fornitori, produttori, distributori e punti vendita. Tutti fattori che compongono la cosiddetta catena di domanda: dalla produzione al cliente. Un filone sul quale sempre di più si gioca la competitività delle imprese e dove l'economia a stelle e strisce è all'avanguardia. “Basti pensare - continua Hunter - che per il 70% gli Stati Uniti dipendono dalla creazione di servizi, sinonimo di gestione dei prodotti e dei clienti”. Mandare degli studenti negli States, è il ragionamento, vuol dire metterli in contatto con questa conoscenza particolare. Se è strategico, al giorno d'oggi, sondare la Cina, le sue imprese, le sue leggi e la sua politica economica, lo è altrettanto studiare le esperienze e i successi di multinazionali americane come la catena di supermercati Wal-Mart o la compagnia di trasporto aereo Federal Express (meglio conosciuta come FedEx), entrambe pioniere nell'introduzione di tecniche legate alla supply chain.

IL MASTER IN DIREZIONE DEL PERSONALE

Dall'organizzazione aziendale, alle relazioni industriali. Dall'analisi dei sistemi informativi, all'economia del lavoro, passando dall'elemento chiave della gestione delle risorse umane. Cinque aree didattiche alla base di un master: quello in Direzione del personale dell'Università Carlo Cattaneo - Liuc che fino ad ora ha creato 120 professionisti. Un numero destinato a incrementare: le iscrizioni per la settima edizione del corso di formazione post laurea sono aperte. Le lezioni partiranno a maggio e dureranno fino a gennaio 2008 e si baseranno su un approccio multidisciplinare in grado di fornire ai partecipanti gli strumenti per affrontare tematiche come la selezione del personale, il relativo budget e l'interpretazione della legge Biagi. Ad organizzare il percorso di studi, oltre alla Liuc, collaboreranno l'Associazione Italiana Direttori del Personale (Aidp), l'Associazione Italia Formatori (Aif) nella sua declinazione lombarda, l'Associazione Italiana tra Società di Ricerca e Selezione del Personale (Assores) e l'Unione degli Industriali della Provincia di Varese. Per informazioni: numero di telefono 0331.572379, email: master@liuc.it
BUSINESS GAME, VINCE L'ITC CALABRETTA DI SOVERATO

Se non fosse frutto di una simulazione, di una competizione tra studenti, quella creata dagli allievi dell'Istituto Tecnico Commerciale Calabretta di Soverato (in provincia di Catanzaro) sarebbe la classica azienda competitiva. Seppur virtuale, l'impresa studiata a tavolino dai ragazzi calabresi, vincente comunque lo è risultata. A dirlo è stato l'esito della quarta edizione del Business Game, il gioco di sviluppo di un'impresa organizzato dall'Università Carlo Cattaneo - Liuc e dall'Ufficio Scolastico Regionale per la Lombardia.
L'iniziativa ha coinvolto gli studenti delle classi quarte e quinte di cento istituti superiori di tutta Italia. Dalla Lombardia, alla Sicilia.
Le scuole si sono affrontate in una gara di simulazione di scelte aziendali. Lo scopo: incrementare il valore della propria impresa, superando le altre. A spuntarla, appunto, gli alunni dell'Itc Calabretta di Soverato che hanno avuto in premio il nuovo sistema operativo Microsoft Windows Vista (che ha partecipato all'organizzazione dell'evento) e di un lettore Mp4.

04/06/2007

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