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Tra i mercatini di Natale

Sempre più diffusa la consuetudine di andare per mercatini alla ricerca di strenne natalizie raggiungendo le località del Tirolo o curiosando tra le bancarelle che vengono allestite nelle nostre città con l'avvicinarsi delle feste.

Bressanone, Alto Adige

E' il 27 di novembre, quest'anno, il giorno che vede il rinnovarsi, in tutto il Trentino Alto Adige, della tradizione dei mercatini di Natale, consuetudine che arriva dal nord-Europa e che anche in Italia riscuote sempre più interesse e partecipazione.
Il Tirolo in particolare, dalla fine di novembre, diventa meta di turisti che da tutto il nord Italia, e qualcuno anche da più giù, partono per una domenica o un'intero week end da trascorrere immersi nelle luci, i colori, i prodotti suggestivi e il freddo pungente tipici dei territori italo-austriaci . Bolzano, Merano, Vipiteno e Bressanone sono le regine italiane della tradizione dei "Christkindlmarkt", l'intero centro storico di queste città si trasforma sotto uno sfavillio di luci e decorazioni: palline di vetro dipinte a mano, sculture sui tronchi di legno, centrotavola fatti con candele colorate e essenze dei boschi. Tantissimi sono i prodotti che si trovano sulle bancarelle di questi mercati dove le tradizioni pagane e cristiane si mischiano, e presepi scolpiti da una parte ed abeti colorati dall'altra fanno contenti davvero tutti.
Anche il Trentino, per non smentire la storica rivalità con l'Alto-Adige, non resta indietro in questa sorta di "gara all'ultimo sfavillio": nelle città di Trento, Arco e Levico atmosfere magiche di impronta asburgica attraggono curiosi da ogni parte e le aziende di promozione turistica di queste tre città hanno deciso di presentare i loro rinomati mercatini in anteprime che hanno coinvolto anche la provincia di Varese: il 23 e 24 ottobre le 14 casette di legno con i tipici prodotti artigianali trentini sono state proprio nel nostro capoluogo, il 13 e 14 novembre a Gallarate e il 20 e 21 novembre a Saronno. Sicuramente tra i più particolari è il mercatino di Levico Terme, dove è la suggestiva cornice del Parco secolare degli Asburgo, 120.000 mq. di verde completamente chiusi al traffico, ad accogliere gli artigiani delle bancarelle e gli affascinati acquirenti. Tra piante maestose, solitamente già cariche di neve, sono inserite le tipiche casette di legno che permettono di effettuare i propri acquisti in un'atmosfera intrisa della gioiosa tradizione natalizia. Gli stand offrono prodotti tipici dell'artigianato e della gastronomia locale proponendo degustazioni, specialità, sapori già conosciuti nell'Impero Asburgico. Del resto, una gita in sud Tirolo, al di là dei mercatini, trova sempre una giustificazione dai sapori e dalle prelibatezze che la cucina offre: Knodel di speck in brodo, krapfen tirtlen (golosi ravioli fritti ripieni di verdura e ricotta) e zelten o strudel accompagnati da vin brulé. Stupisce scoprire che anche in luoghi dove una tradizione di questo tipo non c'è mai stata, la fine di novembre segna l'inizio della comparsa di bancarelle di ogni tipo per le vie delle città. Da Napoli, dove nel centro antico le botteghe artigiane espongono i presepi più tipici della tradizione natalizia partenopea, a Cesenatico, dove al posto delle bancarelle sono le barche del porto-canale ad ospitare presepi, decorazioni e oggettistica fatta a mano, fino a Faenza, dove dall'8 dicembre la sagra del Torrone attira golosi da tutta Italia, i quali potrebbero poi trovarsi nell'amletico dubbio se abbandonare la città Emiliana e proseguire per Novi Ligure dove, negli stessi giorni, si svolge Dolci Terre, appuntamento imperdibile per gli appassionati di cioccolato. Anche Varese, seguendo le orme delle città alto-atesine, ha fatto sua la tradizione del mercatino di Natale e, dopo un recente passato in cui più che il consenso erano arrivate le critiche all'amministrazione comunale per un mercato in piazza M.te Grappa che tutto sembrava tranne che un caratteristico "Christkindlmarkt", l' anno scorso la Città giardino è corsa ai ripari con la costruzione di un suggestivo e coreografico mercatino e con l'allestimento, in via del Cairo, di un maestoso presepe scolpito nel Tufo che tutti i varesini ricordano. Per quest'anno, dopo l'anteprima di ottobre, la Città ha voluto tralasciare i mercatini a favore di altre iniziative: melodie natalizie suonate da bande per tutte le circoscrizioni, decorazioni originali, allestimenti luminosi e altre sorprese. Svariate le iniziative delle altre principali città della provincia e se a Gallarate si pensa di replicare i laboratori rivolti ai bambini e l'allestimento del mercatino nel cortile di Palazzo Broletto che l'anno scorso avevano riscosso un buon successo, a Busto Arsizio, il 16 dicembre, è in programma un concerto, per archi e percussioni, che accompagnerà la voce melodiosa di Antonella Ruggero all'interno della basilica di San Giovanni Battista.
Ma per chi cerca la bancarella a tutti i costi non c'è pericolo: non c'è agenzia di viaggi o associazione culturale che non proponga una gita ai mercatini del nord. Dalla domenica a Bolzano al week-end ad Amburgo, tra fine novembre e pochi giorni prima del Natale, moltissimi sono gli autobus che, verso le 6 della mattina del sabato o della domenica, partono dalla nostra provincia, come anche da tutte quelle limitrofe, per portare centinaia di turisti tra i colori e i profumi della tradizione natalizia nordica.
Tutto ciò a che prezzo? Assolutamente abbordabile se si parla di una giornata a Merano o a Trento per la quale il costo medio si aggira intorno ai 30 euro (solo la trasferta in autobus), più impegnativo se si varca il confine verso l'Austria o la Germania e si prevede quindi una o due notti di pernottamento sborsando da un minimo di 130 euro fino a più del doppio. Naturalmente il costo reale della trasferta deve tenere conto anche degli acquisti di festosi centrotavola, strenne di vario tipo, ma anche di tranci di speck o intere torte sacher alle quali, durante una gita di questo tipo, è difficile fare a meno.

11/18/2004

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