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Mater Domini, la sanità del nuovo millennio

La casa di cura di Castellanza avvia un importante progetto d'ampliamento. La possibilità di garantire servizi ad alta specialità in tempi sempre più veloci.

L'obiettivo è di costituire un punto di riferimento all'avanguardia per il territorio, offrendo servizi sempre più al passo con la ricerca e diventando un “polo culturale” in grado di anticipare la Sanità dei prossimi decenni.
Con il progetto d'ampliamento reso possibile dalla convenzione stipulata con il Comune di Castellanza, la Casa di Cura Mater Domini entra nel nuovo millennio forte di un progetto di grande spessore sia sul piano scientifico, sia su quello dell'offerta dei migliori servizi ai pazienti.
Nata come maternità nel 1962 per iniziativa di un gruppo d'imprenditori di Busto Arsizio, coordinati dal Professor Bruno Grampa, la Mater Domini ha modificato nel corso degli anni il proprio indirizzo, in linea con l'evoluzione della cultura sanitaria.
La configurazione attuale è quella di una clinica a indirizzo polispecialistico, che opera sia in regime d'accreditamento con il Servizio Sanitario Nazionale, sia in regime privatistico.
L'ubicazione in una zona di Castellanza crocevia tra la strada Saronnese, l'Autostrada dei Laghi e l'Asse del Sempione, nonché la vicinanza con l'aeroporto di Malpensa, consentono una facile accessibilità ad un ampio bacino d'utenza.
Certificata ISO 9002 per l'intera attività e con il Pronto Soccorso inserito nella rete 118 per la cardiologia, la casa di cura effettua oltre 7.000 ricoveri l'anno, con più di 4.000 procedure d'intervento. Anche le funzioni ambulatoriali sono ampiamente sviluppate, servendo più di 100.000 utenti nell'arco dei dodici mesi.
Intensa è la collaborazione con la Facoltà di Medicina dell'Università dell'Insubria, che presso la Casa di Cura ha la sede delle Scuole di Specializzazione in Cardiologia e Oftalmologia.
Inoltre Mater Domini collabora con la stessa Università per le seguenti Specialità:

  • Scuola di Specializzazione in Anestesia e Rianimazione;
  • Scuola di Specializzazione in Chirurgia Generale ad indirizzo Oncologico;
  • Scuola di Specializzazione in Gastroenterologia ed Endoscopia Digestiva;
  • Scuola di Specializzazione in Medicina Interna;
  • Scuola di Specializzazione in Radiodiagnostica.
Mater Domini ha in essere una convenzione con l'Università Statale di Medicina J.N.Pavlov di San Pietroburgo (Russia) ed inoltre mantiene rapporti di collaborazione con aziende ospedaliere del territorio e con i medici di base. Perché allora un ambizioso programma d'ampliamento?
Il progetto, che prevede la costruzione di un edificio di circa 27.000 metri cubi da porsi vicino a quello esistente e ad esso collegato in modo da favorire qualunque tipo di mobilità e spostamento, nasce da una riflessione sulle trasformazioni in atto nella Sanità. Basti pensare alla diminuzione costante dei tempi di degenza ospedaliera, ad esami che prima richiedevano il ricovero e che ora vengono svolti in regime di day hospital o in regime ambulatoriale, alle tecniche operatorie sempre meno invasive.
Il futuro, insomma, per moltissime patologie, si giocherà sempre più sui servizi che gli ospedali saranno in grado di offrire. Oltre alla cura verso gli aspetti d'accoglienza “alberghieri”, è fondamentale, dunque, che si lavori alla creazione di ambulatori, laboratori e centri diagnostici in grado d'offrire esami in tempi ridottissimi e con un'altissima specializzazione. Il progetto non prevede un incremento del numero dei posti letto accreditati: saranno sempre 136, di cui 11 di day hospital e day surgery, ma distribuiti secondo un modulo ideale di degenza, con quegli ampi
spazi necessari ad un'assistenza sanitaria moderna e d'elevata qualità. Intanto, sulla base della convenzione già in vigore con il Comune e che sarà integrata dalla nuova recentemente approvata dal Consiglio Comunale di Castellanza, la Mater Domini ha iniziato i lavori per il nuovo Pronto Soccorso, per due nuove sale operatorie e per i locali della Risonanza Magnetica Nucleare. Interventi che costituiscono il prologo all'avvio di
un programma d'ampliamento che, comunque, vuole essere il frutto di un processo d'integrazione con il territorio e di valorizzazione dell'ambiente. Una precisazione obbligatoria, anche perché la costruzione del nuovo edificio comporterà il “sacrificio” di una parte del Parco dei Platani. Proprio per assicurare il rispetto ambientale, il progetto è stato studiato nei minimi particolari, coinvolgendo gli enti preposti alla tutela (a cominciare dalla Forestale), con la mappatura specifica degli alberi che saranno abbattuti e di quelli che, invece, sarà possibile conservare. Nuove piante saranno ricollocate al posto di quelle che andranno perdute.
La nuova convenzione con il Comune di Castellanza prevede, poi, l'impegno della Mater Domini a realizzare opere destinate alla collettività per un valore di circa 7 miliardi.
Oltre a una rotatoria per snellire il traffico della zona, verrà costruito un parcheggio con 170 posti a uso pubblico, buona parte dei quali interrati. E' di 1 miliardo e 600 milioni, inoltre, la partecipazione finanziaria della Casa di Cura alla costruzione di una palestra che servirà le scuole e tutta la cittadinanza.



Le case history di Varesefocus propongono esempi significativi di imprese che si muovono verso le nuove frontiere della “new economy”, nella sua accezione più ampia. L'intento è quello di stimolare la propensione ad innovare, esplorando o addirittura inventando nuovi mercati, e di infondere sempre nuova vitalità alle imprese più tradizionali del nostro comparto manifatturiero.

01/18/2001

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