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Sci(volando) sulla neve

Lo sci di fondo nell'alto Varesotto può contare su diverse piste innevate anche artificialmente. Un silenzio inaspettato a poca distanza dai centri abitati.


Chissà se, al momento in cui la rivista sarà stampata, la neve sarà tornata ad imbiancare monti e valli del Varesotto…
Il cambiamento di clima degli ultimi anni ha reso sempre più improbabile ciò che sino ad una generazione fa, e anche meno, era la norma: una serie di nevicate che scendevano sino in pianura, mentre in montagna superavano con abbondanza nel corso della stagione un metro e anche due, come ricordano le cronache locali.
L'ultima, autentica nevicata “coi fiocchi” risale ormai per la nostra zona all'inizio del 1986, proprio in concomitanza con l'esplosione a livello popolare d'uno sport sino ad allora ritenuto “per pochi”, lo sci di fondo. Niente a che fare con l'élite propria di altre discipline, dal momento che il costo dei materiali è sempre stato a portata di tutte le tasche; piuttosto, era la fatica, connessa al tipo di sport, a tenere lontano il possibile pubblico degli appassionati.

Ma l'enorme evoluzione dei materiali e l'invenzione del “passo pattinato” ad opera di uno sconosciuto americano, aveva spinto all'apertura dei primi “centro fondo”, dotati di macchinari per battere le piste e spogliatoi riscaldati: una serie di miglioramenti che, uniti alla riscoperta culturale della natura, aveva fatto fare allo sci nordico il salto di qualità che quello da discesa aveva compiuto già da diversi anni.
Dunque, nella speranza che le temperature atmosferiche calino e i fiocchi cadano abbondanti, eccoci per una volta a scrivere di passeggiate fra boschi e prati grazie ad un paio di sci stretti, due bastoncini e l'abbigliamento adatto a questo tipo di disciplina.
Non sottovalutate l'aspetto dei materiali, perché se è vero che un'uscita all'anno sugli sci si può fare anche con attrezzature “di raccolta”, per evitare che le domeniche sulla neve rimangano soltanto una gran fatica occorre equipaggiarsi a dovere. Solo così potrete smentire le “voci” che ritengono il fondo “lo sci dei poveri”, per di più “facile”.
Se agli attrezzi “giusti” unite una buona tecnica, vedrete che la fatica non rimarrà fine a se stessa.
Bando ai sermoni e largo alle indicazioni pratiche. Le piste dove praticare fondo in provincia di Varese sono tre.

La più conosciuta è quella del Riano, dal nome della località nel comune di Cunardo, dove la passione per questa disciplina risale addirittura agli anni della seconda guerra mondiale.
Davanti alla Baita del Fondista si snodano piste per tutte le esigenze, dai principianti agli atleti provetti, facili, impegnative e anche di più, dai tre ai quindici chilometri. Grande vantaggio: grazie alla collaborazione di Provincia e Comunità Montana Valganna-Valmarchirolo (sponsor delle squadre agonistiche), due cannoni sparaneve garantiscono il perfetto innevamento anche se la materia prima naturale non c'è. L'illuminazione notturna per due giorni alla settimana, il noleggio degli sci, gli spogliatoi, le docce, il bar ed una serie di maestri di sci qualificati Fisi completano un'offerta paragonabile soltanto agli impianti di montagna: e pensare che Cunardo si trova a meno di cinquecento metri sul livello del mare!

A sei chilometri di distanza troviamo la novità dell'inverno in corso, vale a dire la pista del Piambello, in alta Valganna, che l'ente montano ha voluto realizzare l'anno passato (ma rimase inutilizzata causa la scarsità di neve) fra Boarezzo e Marzio, in un contesto boscoso molto suggestivo e vista sulla catena alpina.
Vi si accede comodamente dalla strada un tempo militare che conduce
all'ex-Villaggio del Touring Club Italiano e che sale da Ganna o Ghirla. Ma non fatevi ingannare: i quattro chilometri
del percorso risultano impegnativi
e decisamente non alla portata di tutti.
E' meglio che prima diveniate padroni della tecnica, magari allenandovi a Brinzio, dove sotto le pendici in ombra del Campo dei Fiori si può sciare in un contesto ampio e panoramico, su piste di varia lunghezza e difficoltà, ben tracciate per il passo alternato e per il pattinato, con insegnanti diplomati e noleggio materiali.
Insomma le opportunità non mancano, tanto più che si trovano appena fuori città. Di vostro dovete metterci la costanza e la voglia di scoprire la natura scivolando “contromoda” in silenzio e libertà.

01/18/2001

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