Il metano che ti dà una mano

Dopo la liberalizzazione del mercato dell'energia elettrica, ora è la volta del gas. E all'Unione Industriali è già pronto il consorzio di acquisto.

Il consorzio di acquisto dell'energia promosso dall'Unione Industriali allarga il proprio orizzonte. Dall'energia elettrica, settore nel quale lo scorso anno è riuscito a far ottenere alle imprese consorziate uno sconto medio del 17% rispetto alle tariffe dell'ENEL, ora si passa anche al gas metano approfittando con tempestività della liberalizzazione decisa dall'Unione Europea anche per questo settore del mercato energetico.
La fornitura inizierà il prossimo 1° ottobre e fornitrice del gas sarà la medesima società che già rifornisce il consorzio di energia elettrica: Energia Spa di Milano, con la quale il consorzio varesino stipulò nel 1999 il primo contratto in Italia di importazione di energia elettrica (si tratta di energia prodotta dall'austriaca Verbund in regioni alpine dove i costi di produzione dell'energia elettrica sono contenuti). E come nel caso dell'energia elettrica, anche per il gas l'Unione Industriali ha realizzato un network con i consorzi d'acquisto attivi presso altre due Associazioni Industriali lombarde, quella di Legnano e quella di Lecco. In tal modo, sommando i consumi di tutte le aziende consorziate, si ottiene una massa critica che, proponendosi unitariamente sul mercato, può negoziare condizioni di fornitura particolarmente vantaggiose. Lo sconto che le imprese potranno ottenere nell'acquisto in consorzio del gas dipenderà da diversi fattori: il numero e la dimensione delle imprese che aderiranno al consorzio; la quantità globale di gas che sarà consumato; il fatto che le imprese consorziate acquistino già l'energia elettrica oppure aderiscano al consorzio solo per approvvigionarsi del gas. E' stato infatti previsto un meccanismo che tende a premiare le imprese multiutility rispetto a quelle monoutility perché il consorzio, a sua volta, in virtù dei meccanismi contrattuali adottati, si vedrà premiato dal fornitore in funzione della quantità di energia, di entrambi i tipi, che andrà ad acquistare. Tenuto conto di tutto ciò, l'aspettativa dei dirigenti del consorzio di acquisto è di riuscire a far ottenere alle imprese, mediamente, uno sconto, rispetto agli attuali costi della SNAM, dalle 12-13 lire fino a 40 lire a metro cubo. Le premesse ci sono. Il consorzio infatti con un potenziale di consumo aggregato di oltre 150 milioni di mc/anno, espresso dalle oltre 100 imprese del Varesotto e del Legnanese che, nei mesi scorsi, hanno dichiarato all'Unione Industriali il proprio interesse e che, nelle prossime settimane, saranno chiamate a perfezionare la loro adesione all'iniziativa. A quei 150 milioni di mc si aggiungono virtualmente i 60 milioni espressi dal consorzio lecchese, facente parte del network.
Le prospettive di risparmio sono già ora interessanti e c'è sicuramente margine di crescita quanto più larga sarà, col tempo, l'adesione al consorzio: ancor più che nel caso dell'energia elettrica, infatti, nel mercato del gas contano le grandi quantità in gioco e ciò per ragioni legate non solo alla legge della domanda e dell'offerta ma anche a ragioni di ordine tecnico, come lo stoccaggio. Tanto maggiore sarà, quindi, la quantità di gas intermediata dal consorzio di acquisto, tanto migliori saranno le condizioni di fornitura che il consorzio riuscirà ad assicurare alle imprese consorziate.
E' per questa ragione che l'Unione Industriali - come Varesefocus ha già riferito in precedenti numeri - ha lanciato l'idea di creare, in provincia di Varese, un unico consorzio di acquisto del gas: un consorzio che coinvolga le aziende municipalizzate e le imprese industriali. Un unico acquirente, in grado di negoziare sul mercato liberalizzato ingenti quantitativi di combustibile, assicurerebbe sconti molto interessanti che andrebbero a beneficio di tutti gli utenti: le famiglie, per gli usi domestici e le imprese, per gli usi di processo produttivo.