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Tre ospedali, un presidio
Le strutture e le strategie future dell'Azienda Ospedaliera di Gallarate che attua il modello dipartimentale. I tre ospedali - Gallarate, Somma Lombardo, Angera - organizzati e attrezzati per le prestazioni di base, seguono ognuno particolari specializzazioni.
Serve l'area centro-occidentale della provincia che include tra l'altro il gigantesco, modernissimo e nel contempo problematico aeroporto di Malpensa. Per rispondere alle richieste di cura del suo territorio, ad alta densità abitativa, l'Azienda Ospedaliera di Gallarate dispone di tre ospedali, tutti e tre organizzati ed attrezzati per le prestazioni di base, mentre ciascuno di loro è stato avviato a particolari specializzazioni. I tre nosocomi contano in totale 897 posti letto: ve ne sono 621 al "Sant'Antonio Abate" di Gallarate, 147 all'"Angelo Bellini" di Somma Lombardo e 129 al "Carlo Ondoli"
di Angera. Nei tre ospedali, organizzati secondo il modello dipartimentale, lavorano 1.850 dipendenti, di cui 250 medici e 28 primari.
L'Azienda presieduta da Giovanni Rania dispone di poliambulatori specialistici ubicati a Gallarate in via Bonomi, a Somma Lombardo in via Bellini ed in via Fuser, ad Angera in via Bordini, a Sesto Calende in via San Donato e a Varano Borghi in via Vittorio Veneto. Inoltre, dispone di una unità di psichiatria con centri psico-sociali che operano in tre sedi, due a Gallarate, a Somma Lombardo ed a Sesto Calende, due centri diurni a Gallarate e a Somma Lombardo, un centro residenziale terapeutico riabilitativo a Somma Lombardo, un servizio psichiatrico di diagnosi e cura presso l'Ospedale di Gallarate ed una unità di neuropsichiatria infantile coordinata a livello provinciale. Nell'anno 2000, in queste strutture sono stati registrati 25.000 ricoveri presso l'ospedale di Gallarate, 1.200.000 prestazioni ambulatoriali e 133.000 di pronto soccorso; all'Ospedale di Angera 5.000 ricoveri, 240.000 prestazioni ambulatoriali e 36.000 di primo intervento; all'Ospedale di Somma Lombardo 4.000 ricoveri, 135.000 prestazioni ambulatoriali e 24.000 di primo intervento.
PIANO STRATEGICO AZIENDALE
In attuazione del Piano strategico aziendale, l'Azienda Ospedaliera ha allargato il ventaglio delle sue prestazioni con l'istituzione di nuovi dipartimenti sanitari: Materno-infantile, Emergenza, Riabilitazione, Medicina, Chirurgia, Oncologia, Neuroscienze, Servizi diagnostici, ed inoltre due dipartimenti amministrativi: Sviluppo gestione risorse umane ed economiche, Risorse tecnologiche e logistiche. Sono state sviluppate importanti convenzioni con l'Università degli studi dell'Insubria di Varese per l'attività di consulenza medico-legale, l'odontostomatologia, l'utilizzo di strutture ospedaliere ai fini didattici per scuole di specializzazione in anestesia e rianimazione, chirurgia generale ad indirizzo oncologico, ostetricia e ginecologia, per scuole di specializzazione in medicina generale, ortopedia e traumatologia. Nel corso del 2000 l'Azienda ha provveduto all'aggiornamento del Piano strategico, prevedendo per il 2001 un incremento dell'attività di day hospital, la riqualificazione di posti letto, un incremento dell'attività di riabilitazione, una serie di adeguamenti strutturali e di dotazione di apparecchiature nei tre ospedali, il miglioramento dell'accesso e la riduzione dei tempi di attesa anche per le visite di controllo ed accertamenti diagnostici, la piena attuazione del modello dipartimentale.
IL "SANT'ANTONIO ABATE" DI GALLARATE
Rispetto agli impegni assunti nel Piano strategico, durante il triennio nell'ospedale di via Pastori sono stati istituiti l'unità di nefrologia, il servizio di odontostomatologia, il Centro Alzheimer (320 pazienti in carico, di cui 230 inclusi nel progetto di trattamento farmacologico CRONOS), l'unità di gastroenterologia che riunisce in un'unica struttura la clinica, la diagnosi e la terapia dell'apparato digerente e degli organi annessi. E' stata realizzata la sala di emodinamica ed angiografia digitale, dove si eseguono coronarografie, angioplastiche ed angiografie ed è stata implementata l'attività elettrofisiologica e di impianto di elettrostimolatori.
L'ospedale è stato dotato di nuove apparecchiature (mammografo di ultima generazione per lo screening, ecografi, potenziamento del sistema di monitoraggio cardiologico), è stata incrementata tutta l'attività specialistica, è stata stipulata una convenzione con la SEA, che gestisce gli aeroporti di Malpensa e di Linate, per attività sanitarie in fase di pre-assunzione dei dipendenti di tale società. Sono stati inoltre ristrutturati alcuni reparti (medicina II e dermatologia) e sono stati riaperti i lavori per il completamento del padiglione Trotti-Maino. Nel 2001 per l'Ospedale di Gallarate sono previsti l'ampliamento dei posti letto di cardiologia, l'acquisto della risonanza magnetica nucleare, l'acquisto di altre apparecchiature radiologiche.
Nel futuro, che in Azienda sperano piuttosto prossimo, è previsto il completamento del padiglione Trotti-Maino (la Regione ha assicurato i fondi necessari), che però non potrà soddisfare le molte esigenze strutturali dell'ospedale, dove sono ancora in funzione alcuni reparti costruiti nel lontano 1870. E' stato affidato lo studio di un nuovo progetto per la realizzazione di un'area polifunzionale di accoglienza, diagnosi ed assistenza, utilizzando gli spazi antistanti l'ingresso principale dell'ospedale, attualmente adibiti a parcheggio.
L'"ANGELO BELLINI" DI SOMMA LOMBARDO
Nell'ultimo triennio all'Ospedale di Somma Lombardo sono state introdotte diverse novità. E' stata ampliata l'apertura del punto di primo intervento con attività estesa a tutti i giorni, dalle ore 8 alle ore 20; sono stati realizzati il centro dipartimentale di day surgery ed un centro di assistenza per dializzati con quattro posti tecnici, di cui uno dedicato ai passeggeri in transito dall'aeroporto di Malpensa; è stato istituito il centro per l'ipertensione arteriosa, attrezzato con apparecchiature all'avanguardia; sono state acquistate nuove apparecchiature (densitometro osseo, respiratore, ecocardiografo, videogastroscopio, videocolonscopio, apparecchiatura radiologica telecomandata, laser). Sono stati inoltre ultimati i lavori per il rinnovo della cucina.
In futuro lo sviluppo ed il potenziamento della riabilitazione, l'incremento della day surgery per l'attività chirurgica di ortopedia e traumatologia, urologia, oculistica e piccoli interventi di chirurgia generale. Sono in corso i lavori di ristrutturazione di un immobile per la realizzazione di una comunità alloggio (centro residenziale per portatori di handicap). Saranno acquistate apparecchiature radiologiche e in autunno sarà attivato il servizio TAC con il contributo del Comitato Pro Bellini.
IL "CARLO ONDOLI" DI ANGERA
Nel rispetto del Piano strategico triennale, nell'Ospedale di via Bordini è stato ristrutturato il reparto di chirurgia generale, è stata incrementata l'attività ambulatoriale e di degenza, sono stati istituiti 10 posti letto di ortopedia e acquistate nuove apparecchiature (ecografi di ultima generazione, lettore elettrocardiografico dinamico, apparecchiature per monitoraggio). Con il Centro Comune di Ricerca di Ispra è stata stipulata una convenzione di consulenza specialistica di radiologia. Nel futuro si prevede la realizzazione del polo materno-infantile, la trasformazione del punto di primo intervento in pronto soccorso, nuovi letti per degenti in regime di solvenza e per la libera professione, l'ampliamento della convenzione con il Centro di Ispra per il supporto sanitario al Centro stesso.
IL GRADO DI SODDISFAZIONE DEGLI UTENTI
Con l'obiettivo di attivare un processo continuo di miglioramento dei servizi offerti, ai degenti e agli utenti dei servizi ambulatoriali sono stati distribuiti dei questionari per rilevare il loro grado di soddisfazione. Dall'ultima elaborazione dei dati raccolti è emerso un buon grado di soddisfazione riguardo l'accoglienza, la cortesia e l'assistenza medica ed infermieristica. Per quanto riguarda il vitto, la struttura e gli spazi comuni, l'Azienda è impegnata in un progetto di implementazione della qualità.
Ma perché non usare il Bancomat?
La degenza, si sa, non paga il ticket, ma le visite e prestazioni specialistiche, sì. L'infermiera, fatte le carte di accettazione della prestazione, indica quindi il percorso per recarsi al CUP, lo sportello dove il ticket viene pagato. Una volta arrivati lì, si può scoprire che il proprio caso clinico richiede una serie numerosa di prestazioni che non era facile immaginare. Risultato: i soldi in tasca non bastano e purtroppo lo si scopre dopo aver fatto inutilmente la coda. Via dal CUP alla ricerca di un Bancomat. Quello dello sportello bancario interno all'ospedale non sempre funziona (non più e non meno degli altri) e, allora, ecco che occorre lasciare l'ospedale e raggiungere il centro cittadino per fare il prelevamento. Se non è tardi, si riesce a ritornare al CUP per pagare il dovuto, previa altra coda. Altrimenti,
ci si tornerà l'indomani. Tempo perso, permessi per assentarsi nuovamente dal lavoro, stress e ancora stress. Che, causato da una struttura sanitaria, è tutto dire. Ma perché non installare il Bancomat anche al CUP?
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09/13/2001
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