La cybersecurity dipende dalle persone

Nel 2024, l’Italia ha registrato 1.979 minacce cyber e 573 incidenti con impatto confermato: quasi il doppio rispetto all’anno precedente

Nel 2024, l’Italia ha registrato 1.979 minacce cyber e 573 incidenti con impatto confermato: quasi il doppio rispetto all’anno precedente. La media mensile degli attacchi informatici, lo scorso anno, è salita a 165 (rispetto ai 118 nel 2023). Nel febbraio di quest’anno, invece, si è verificato un picco con 302 eventi di questo tipo. Solo considerando i primi cinque mesi del 2025, inoltre, la media mensile è schizzata a 223 minacce cyber e 47 attacchi confermati, in netto aumento rispetto allo stesso periodo del 2024. Ad essere più esposti, sono le pubbliche amministrazioni (483 attacchi), il comparto delle telecomunicazioni (290 attacchi) e il manifatturiero (con un incremento di 131 attacchi rispetto al 2023).

Questo il complesso scenario presentato nell’ultimo report dell’Agenzia per la Cybersicurezza Nazionale e tema al centro dell’evento “Human Centric Security Strategy” organizzato dalla Reti Spa di Busto Arsizio (società benefit, quotata in Borsa, e specializzata nei servizi di System Integration). Un incontro che ha voluto evidenziare come il fattore umano possa rappresentare il vero punto di forza, o di vulnerabilità, delle organizzazioni aziendali. “Il principio su cui si fonda la nostra Academy aziendale – spiega Lisa Tognon, Responsabile dell’Academy di Reti -, è quello di credere nella tecnologia non come uno strumento fine a sé stesso, ma come qualcosa che vive insieme alle persone. L’anima dell’Academy sono i nostri dipendenti a cui forniamo una formazione in ambito IT, cybersecurity, privacy, intelligenza artificiale e digital communication. I nostri consulenti rappresentano una finestra aperta sul mondo, e per questo motivo, attraverso i nostri corsi, dobbiamo offrire loro tutti gli strumenti utili per interfacciarsi con i clienti. Il nostro è un approccio pratico, che definirei ‘training on the job”.

Un appuntamento, quello che si è tenuto nel campus dell’impresa di Busto Arsizio, in cui si è approfondito in che modo integrare efficacemente persone, tecnologie e processi in un’unica visione strategica. Analisi delle minacce attuali legate al comportamento e agli errori umani; soluzioni tecnologiche per potenziare la sicurezza, dal controllo degli accessi alla protezione contro le minacce; percorsi di formazione culturale e awareness per una sicurezza che parte dalle persone; case study reali, best practice e consigli operativi: queste alcune delle tematiche al centro dell’evento aziendale. Stefano Raimondi, Responsabile Team Identity e Cybersecurity di Reti conclude: “Negli ultimi anni ci siamo specializzati sempre di più nella costruzione di un’identità digitale. Ci impegniamo affinché il tema della cybersecurity venga visto con gli occhi dei nostri dipendenti. Per noi è fondamentale formare le persone e portare esempi concreti e case studies da analizzare. I docenti, infatti, sono presi da una platea di oltre 300 tecnici che portano la loro esperienza”.

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