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Lo strumento dei minibond si fa strada tra le piccole e medie imprese del Varesotto. L’ultima emissione in ordine di tempo è quella della Fonderia Casati Spa, presentata in una conferenza stampa che si è tenuta all’Unione degli Industriali della Provincia di Varese. Da qualche giorno è in quotazione all’ExtraMot Pro un minibond emesso dalla Fonderia Casati di Varese per un valore di 4,2 milioni di euro. Obiettivo dell’azienda con questa operazione è quello di finanziare progetti di investimento in grado di aumentare la capacità produttiva, ridurre i costi energetici che impattano non poco sulle attività di una fonderia e contenere i resi di scarto. Così si legge nel documento di ammissione.

Fonderia Casati: emesso minibond da 4,2 milioni per investire nell’Industria 4.0

Ma Gianluigi Casati, titolare dell’impresa e, allo stesso tempo, Presidente anche del Comitato della Piccola Industria dell’Unione Industriali varesina, va più nel dettaglio: “A marzo, nel nostro stabilimento di Varese, comincerà a produrre un nuovo impianto che stiamo ultimando in questi giorni e che trasformerà la nostra azienda in una fonderia digitale. Parliamo di un investimento di 5 milioni di euro in un progetto di industria 4.0”. Ma la voglia di innovare della Fonderia Casati non si ferma solo all’aspetto tecnologico e produttivo: “Proprio perché - continua nella sua spiegazione Gianluigi Casati - il nostro intento è di traghettare la nostra azienda verso una nuova fase di sviluppo, abbiamo sentito l’esigenza di creare anche un nuovo approccio con la finanza d’impresa a sostegno dei nostri progetti. Abbiamo dunque trovato nello strumento del minibond un’opportunità da cogliere per affiancare al classico accesso al credito, una diversa porta di accesso a nuove risorse. In questo anche il sostegno e la guida avuta dall’Unione Industriali è stata preziosa”. E non finisce qui: “Nel medio termine - chiosa Casati - continueremo ad investire fino alla completa digitalizzazione dell’attività produttiva”.

A sottoscrivere il prestito obbligazionario di 4,2 milioni di euro sono stati tre investitori: Finlombarda Spa per un valore di 1.680.000 euro, Confidi Systema! (per la prima volta in qualità di investitore e non di garante) per 2.020.000 euro e Banca Sella Spa per 500.000 euro. Il titolo pagherà una cedola fissa del 5,15%, avrà scadenza nel 2023 con struttura amortizing e inizio di rimborso del capitale previsto a partire da giugno 2019. Per quanto riguarda, invece, il rating, la Fonderia Casati Spa ha avuto una valutazione B2.1 di Cerved. La società, che ha stabilimenti sia a Varese, sia a Malnate, e che occupa una cinquantina di dipendenti, è interamente controllata dalla famiglia Casati e ha chiuso il bilancio 2015 con ricavi pari a 15,3 milioni di euro, in crescita rispetto ai 13,2 milioni del 2014. L’Ebitda è di 0,92 milioni di euro.

Gianluigi Casati: “L’operazione finanziaria ci permetterà di raccogliere sul mercato risorse a sostegno del nostro progetto di crescita basato su una nuova fonderia digitale”

Questo lo spaccato finanziario. Ma a livello industriale qual è l’identikit della Fonderia Casati? Il maggior cliente di questa azienda varesina è l’industria automobilistica che rappresenta l’85% del proprio mercato. Volkswagen, Audi, Bmw, Fiat Auto, Iveco, da poco anche Renault: non c’è marchio in Europa che non monti sui propri motori un pezzo che esce dalla fonderia di viale Belforte.
“I nuovi campi su cui si gioca la nostra competitività presuppongono il riposizionamento delle aziende non solo da punto di vista tecnologico, ma anche e soprattutto di cultura finanziaria”, commenta il Direttore dell’Unione Industriali Vittorio Gandini che sottolinea come “la Fonderia Casati rappresenti, insieme ad un altro esempio come la nostra azienda associata MPG di Gallarate del settore del packaging alimentare, una punta avanzata nel nuovo modo di interpretare la finanza d’impresa, attraverso il ricorso al mercato dei capitali per il tramite dei minibond”. Anche perché, è il concetto espresso da Gandini, “non possiamo inneggiare a modelli di sviluppo, come quello relativo all’industria 4.0, ampiamente ispirati a scenari come quelli della Silicon Valley o anglosassoni in generale, senza mutuare da quelle realtà gli strumenti finanziari che ne stanno alla base. Anche su questo fronte dobbiamo saper colmare nei prossimi anni i nostri gap”.

A sottoscrivere il prestito obbligazionario della Pmi varesina sono stati Finlombarda, Confidi Systema! e Banca Sella

Qualcosa, in tal senso, sembra muoversi. Il numero di emissioni di minibond di importo inferiore ai 50 milioni di euro, in Italia, sono aumentate. Sono state 78 quelle avvenute nel 2016, in crescita del 3% rispetto al 2015. In aumento le imprese emittenti: 64 (+7% rispetto all’anno scorso), di cui 55 alla loro prima operazione (+4%). In diminuzione, invece, il valore del capitale raccolto ammontato a un totale di 558,6 milioni di euro, in flessione del 6% (dati Osservatorio Mini-Bond del Politecnico di Milano ndr). Ignazio Parrinello, Presidente di Finlombarda, sottolinea “il valore economico-finanziario, sociale e di attenzione costruttiva che la Giunta tramite Finlombarda manifesta verso l'economia della regione”. Rammenta Parrinello: “Con giusta soddisfazione possiamo sottolineare che sette dei primi undici distretti specializzati e di eccellenza europea sono italiani di cui quattro lombardi; uno dei quattro è la nostra provincia. La Lombardia - continua Parrinello - privilegia ‘il fare’ nella consapevolezza che i costi del ‘non fare’ non sarebbero assolutamente giustificati nella nostra regione. La governance regionale si muove giustamente in questa direzione privilegiando investimenti, ricerca, sviluppo di prodotti e di processi; il minibond emesso da Fonderia Casati SpA e sottoscritto nella misura del 40% da Finlombarda ne è la conferma”.

"L’auspicio è che questa occasione stimoli altre Pmi ad esplorare con rinnovata imprenditorialità forme moderne di sviluppo generando nuova crescita sul territorio"

“Confidi Systema! esprime soddisfazione per questo risultato con cui apre una nuova via di sostegno diretto alla crescita delle imprese, oltre al tradizionale rilascio della garanzia mutualistica”, afferma Andrea Bianchi Direttore Generale di Confidi Systema!. “Con la sottoscrizione per 2.020.000 euro del prestito obbligazionario emesso da Fonderia Casati Spa Confidi Systema! entra a pieno titolo tra i Partner Istituzionali del Progetto Minibond di Regione Lombardia e Finlombarda, e realizza già al suo primo esercizio una nuova attività in coerenza con il Piano Industriale 2016-2018. Stiamo accompagnando – continua Andrea Bianchi – una azienda conosciuta e storicamente utilizzatrice della garanzia di Confidi su un nuovo mercato, condividendo insieme una opportunità al passo con i tempi. L’auspicio è – conclude – che questa occasione stimoli altre PMI ad esplorare con rinnovata imprenditorialità forme moderne di sviluppo generando nuova crescita sul territorio”. “I minibond rappresentano una forma di finanziamento particolarmente adatta alle esigenze di sviluppo delle aziende – afferma Giorgio De Donno Condirettore di Banca Sella – e come Gruppo Banca Sella siamo strutturati per fornire loro le competenze e l’assistenza necessaria in tutte le fasi dell’operazione. Contribuire a supportare i piani di crescita di una impresa, in questo caso della Fonderia Casati – continua De Donno – è per noi sempre motivo di soddisfazione e contiamo che attraverso l’emissione di minibond anche altre realtà imprenditoriali possano raccogliere sul mercato risorse per i loro piani di investimento”.

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