Creare una nuova “Fabbrica del Sapere e del Saper Fare” che sorgerà in un’area ex industriale a ridosso della LIUC – Università Cattaneo e che si chiamerà Mill - Manufacturing, Innovation, Learning, Logistics. Porre i cluster industriali (sia quelli da tempo radicati nel nostro sistema produttivo, sia quelli emergenti) al centro delle politiche di sviluppo locale. Dar vita ad un ecosistema dell’innovazione che possa fare la differenza nella costruzione della modernità. Fare dei settori logistica e trasporti driver di crescita diffusa, a partire da Malpensa. Trasformare il Varesotto in una wellness destination facendo leva sulle bellezze naturali e sulle numerose eccellenze attrattive che possiamo contare sul fronte dello sport. Sono questi i cinque pilastri del Piano Strategico #Varese2050. Ne diamo ampiamente conto nel focus di apertura di questo nuovo numero di Varesefocus. 
In gioco c’è il riposizionamento di Varese sui binari della crescita e della competitività. E di conseguenza, la costruzione di un futuro fatto ancora di benessere economico e sociale. La sfida è complessa e richiede uno sforzo allargato in grado di coinvolgere su obiettivi, strategie e azioni, parti sociali, politica, amministratori pubblici, centri di ricerca, Università. 
Il rischio che stiamo correndo è di vedere la provincia di Varese relegata ai margini delle traiettorie di sviluppo. Da Luino a Saronno, come sottolineato in un mio recente intervento sul quotidiano La Prealpina, siamo tutti sulla stessa barca. O comprendiamo i veri termini della sfida che abbiamo di fronte o ci ritroveremo vittime di noi stessi e di lotte territoriali di quartiere che non avvantaggeranno nessuno, con una polverizzazione di progetti non coordinati fra loro che porterà a sprechi di risorse e forze. Serve, dunque, un cambio di passo e una vera innovazione della rappresentanza e del governo del territorio nel suo insieme. E noi, come Confindustria Varese, ci facciamo carico di questa sfida. 

 

 

Come Confindustria Varese, appunto, e non più come Unione degli Industriali della Provincia di Varese (per tutti Univa). Anche il cambio del nome dell’associazione datoriale che edita questo magazine è un passaggio storico perfettamente coerente con la stessa sfida che lanciamo al territorio e che lanciamo anche a noi stessi con il Piano Strategico #Varese2050. Non possiamo, infatti, pretendere di riposizionare l’immagine della provincia di Varese a livello nazionale e internazionale senza rimetterci in discussione. 
Nessuno tema, però: Confindustria Varese non perderà alcun radicamento, anzi sul territorio vogliamo investire ancora più risorse. Con nuove iniziative, con nuovi progetti, con una nuova visione. Il primo sarà la nascita di una nuova “Fabbrica del Sapere e del Saper Fare” a Castellanza. Nascerà lì il nuovo Mill - Manufacturing, Innovation, Learning, Logistics perché lì c’è da valorizzare il più importante investimento che le imprese abbiano mai fatto nella crescita del capitale umano e nell’alta formazione: la LIUC – Università Cattaneo. Nei nostri intenti e obiettivi Mill sarà ben più che una nuova sede per Confindustria Varese. Vogliamo dar vita a un trampolino di lancio di nuove progettualità che si baseranno sulle persone e sulla conoscenza, al servizio di tutto il Varesotto. Con una priorità su tutte: investire nella creazione di rinnovate opportunità per i giovani. È prima di tutto per loro che nasce il Piano Strategico #Varese2050. 

Buona lettura.   



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