Varese_migliora_nel_progresso_sociale.jpg

Nell’ultima edizione del Social Progress Index, elaborato dagli esperti dell’Institute for Entrepreneurship and Competitiveness della LIUC – Università Cattaneo, la provincia varesina avanza di 6 posizioni classificandosi al 22esimo posto in Italia per capacità di offrire ai propri cittadini benessere e opportunità di realizzazione, così come di garantire i bisogni fondamentali. Tutti elementi su cui costruire una nuova attrattività per persone, talenti, investimenti e startup

Sei posizioni guadagnate e un ottimo 22esimo posto per la provincia di Varese nell’ultima edizione del Social Progress Index realizzato da IEC - Institute for Entrepreneurship and Competitiveness della LIUC – Università Cattaneo, per conto di Confindustria Varese, nell’ambito del Piano Strategico #Varese2050. Il Social Progress Index è l’unico strumento non economico di misurazione del progresso sociale riconosciuto a livello internazionale e basato su una metodologia robusta costruita in oltre 20 anni di ricerca sul tema dall’organizzazione no-profit Social Progress Imperative, che dal 2013 lo realizza per 169 Paesi nel mondo e di cui IEC è partner italiano. Misurare lo sviluppo del territorio andando “oltre il Pil”, oltre i semplici indici economici: questo l’obiettivo che si pone il progetto. Lo sviluppo economico di un territorio non va, infatti, necessariamente di pari passo con i progressi compiuti in campo sociale ed ambientale. Ciò significa che un aumento del reddito pro-capite può non corrispondere automaticamente ad un miglioramento diffuso negli aspetti che determinano la qualità della vita delle persone. Ricordando le parole di apertura di Nicolas Sarkozy alla commissione sulla “Misurazione del rendimento economico e del progresso sociale” presieduta dai premi Nobel Joseph Stiglitz, Amartya Sen e l’economista francese Jean-Paul Fitoussi, “non cambieremo il nostro comportamento se non cambieremo il modo in cui misuriamo la nostra performance economica”.

Oggi, per essere attrattivo nei confronti delle persone, dei talenti, degli investimenti, delle startup, un territorio deve saper lavorare anche sulla propria dimensione sociale, secondo un principio di competitività che guarda non solo alle proprie imprese, ma anche allo standard di vita dei propri cittadini. Come indirizzare, dunque, gli interventi e guidare l’azione nei territori e nelle comunità per migliorare il benessere della popolazione? Partendo dal misurare le 3 dimensioni di cui si compone il progresso sociale: bisogni umani fondamentali, fondamenti del benessere, opportunità. Un totale di 12 componenti e 62 indicatori finali per ciascuna delle 107 province italiane. Come si posiziona Varese nella classifica nazionale? Il 2024 segna per la provincia varesina un netto avanzamento in classifica, grazie ad un miglioramento delle performance soprattutto nella prima dimensione dell’indice, quella dei bisogni umani fondamentali, dove guadagna ben 9 posizioni ed una ulteriore progressione di 6 posizioni nella terza dimensione, quella delle opportunità. Ciò a compensazione della perdita, invece, di 6 posizioni nel secondo pillar del Social Progress Index, quello legato ai fondamenti del benessere. Scopriamo più in dettaglio le performance della provincia in ciascuna dimensione dell’indice (nell’infografica, la scorecard completa della provincia in cui si riporta per ogni dimensione, componente ed indicatore che compongono l’Indice, il punteggio complessivo, il posizionamento nella classifica nazionale, ed una comparazione delle performance rispetto alle altre province della Lombardia. Quest’ultima viene rappresentata da un semaforo a 3 colori: verde se le performance della provincia di Varese sono migliori rispetto a quelle regionali; giallo se neutro, ossia in linea con la media regionale; rosso se inferiori).

Bisogni umani fondamentali

 Grazie ad un significativo miglioramento nei risultati ottenuti dalla provincia in alcune componenti, Varese giunge in 12esima posizione nella dimensione dei bisogni umani fondamentali, sfiorando la top 10. Migliora soprattutto nella dimensione legata alla gestione dell’acqua e dei servizi igienici territoriali (+21 posizioni) e in quella relativa al “riparo”, ovvero alla disponibilità per i cittadini di spazi abitativi adeguati, sicuri e sostenibili economicamente, dove un progresso di ben 29 posizioni fa giungere la provincia in 42esima posizione. Peggiora leggermente la componente legata alla sicurezza, che resta comunque quella in cui la provincia si posiziona meglio. Seppur perdendo 6 posizioni, resta, infatti, decima a livello nazionale. A penalizzare il territorio, un peggioramento sostenuto nella sicurezza stradale ed in particolare nella mortalità giovanile in incidenti stradali (-23 posizioni).

Fondamenti del benessere

Tra le 3 dimensioni del Social Progress Index, quella relativa ai fondamenti del benessere è l’unica a registrare un declino. La provincia ha, infatti, perso 6 posizioni rispetto all’anno precedente, scivolando al 26esimo posto nazionale. In questa dimensione, Varese si conferma tra le migliori province in Italia per quanto riguarda l’accesso alla conoscenza, dove si posiziona 18esima nel ranking nazionale, seppur perdendo 3 posizioni, e in quella legata alla salute e al benessere, dove resta 12esima nonostante un calo di 2 posizioni rispetto all’anno scorso. In queste 2 dimensioni, Varese si distingue in Italia principalmente per il livello di competenze alfabetiche (9na), competenze numeriche (18esima), nonché per l’indice di sportività, dove, seppur in lieve declino, si conferma nella top 10 nazionale, al 9no posto. In miglioramento la dimensione legata alla qualità ambientale, a dimostrazione di tutti gli sforzi e gli avanzamenti compiuti dalle imprese e dagli stakeholder del territorio nel percorso verso la sostenibilità di prodotti e processi. Varese guadagna 6 posizioni grazie ad un avanzamento soprattutto nella qualità dell’aria (PM10 e PM2.5) e nella gestione dei rifiuti urbani. Ancora ampio margine di manovra, invece, in materia di energie rinnovabili (dove Varese è solo 97esima, in calo di 2 posizioni) e nella disponibilità di verde urbano (dove perdendo una posizione scende al 69esimo posto).
Sessantesimo posto in classifica per la dimensione dell’accesso alle informazioni. Nonostante una buona disponibilità di banda larga (Fttc), la provincia dimostra ancora difficoltà nel compiere progressi verso una maggiore digitalizzazione delle proprie attività amministrative e di governo. Se guardiamo all’ICity rank, Varese si conferma nella seconda metà della classifica nazionale, in 78esima posizione, a seguito di un calo di ben 10 posizioni rispetto all’edizione precedente. 

Opportunità

Nella dimensione legata alle opportunità, che misura la capacità del territorio di offrire pari opportunità ai propri cittadini di affermare sé stessi in ambito personale, professionale e formativo, Varese sale di 6 posizioni, giungendo così sul 43esimo gradino nazionale. A trainare la salita in classifica, un avanzamento nelle dimensioni legate alla libertà e scelta personale (48esima, in crescita di 5 posizioni) e quella legata all’educazione avanzata (dove guadagna 6 posizioni ed è oggi 35esima). Andando ancora più nel dettaglio di ciascuna componente, notiamo che la provincia ha migliorato in modo sostanziale il suo posizionamento rispetto all’incidenza di Neet (persone che non lavorano, non studiano e non cercano lavoro) sulla popolazione, dove è salita di ben 20 gradini, giungendo quest’anno in 13esima posizione e nella partecipazione alla formazione continua, dove grazie ad un salto di 39 posizioni, si posiziona oggi 31esima in Italia. Ampi spazi di miglioramento restano, invece, nella capacità della provincia di ridurre il Gender Pay Gap (77esima), migliorare i servizi per l’infanzia (70esima) ed ampliare l’offerta culturale (67esima). Peggiorano lievemente le dimensioni legate ai diritti personali e all’inclusività, dove la provincia perde, rispettivamente, 2 e 3 posizioni. Varese si conferma tra le ultime posizioni in Italia per la partecipazione dei giovani all’amministrazione pubblica (91esima) e peggiora notevolmente le proprie performance in termini di Gender Gap anche nella partecipazione al mondo del lavoro, dove scende di 26 posizioni (60esima). 
Nel complesso, dunque, un buon risultato per la provincia di Varese che dimostra e conferma il proprio impegno a migliorare la qualità di vita dei propri cittadini. I risultati del Social Progress Index devono aiutare gli stakeholder del territorio a identificare gli elementi e le aree su cui ancora investire e lavorare insieme, dettando le priorità di intervento. La progressiva implementazione del Piano Strategico #Varese2050, procede proprio in questa direzione.  

 

Per saperne di più



Articolo precedente Articolo successivo
Edit