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Avere competenze digitali 4.0 conviene. Mediamente, un lavoratore di un’impresa del Centro-Nord, con un know-how spiccato sui fronti della digitalizzazione, guadagna il 6% in più di un collega con un curriculum tradizionale. Un differenziale che nei lavoratori under 35, per alcune mansioni, arriva fino al 14%. È questo uno dei dati che emerge dall’Indagine Retributiva svolta dall’Ufficio Studi di Confindustria Varese in partnership con OD&M Consulting

Quanto devo pagare quella figura professionale che voglio inserire in azienda? I miei standard retributivi sono allineati alle condizioni del mercato del lavoro locale? Sono queste alcune delle domande che si pongono spesso imprenditori e manager. Ad aiutarli a dare le risposte giuste è uno strumento di analisi: l’Indagine Retributiva. Una pubblicazione redatta dall’Ufficio Studi di Confindustria Varese, tra la fine di luglio e la fine di settembre 2022, all’interno di un più ampio progetto in collaborazione con altre associazioni territoriali del Sistema Confindustria, tra cui, ad esempio, Assolombarda, Como, Bergamo, Torino, Cuneo, Vicenza, Verona e Unindustria Reggio Emilia (sostanzialmente il Centro-Nord) e in partnership metodologica con OD&M Consulting, società specializzata nei sistemi di gestione delle risorse umane. I risultati dell’Indagine sono raccolti nel rapporto “La Mappa degli Stipendi 2022” che si compone di due parti. La prima parte contiene le analisi sulla diffusione dello smart working e sui differenziali retributivi per livelli di qualifica e di competenze digitali. Queste analisi sono riferite all’intero campione, il Centro-Nord, delle associazioni imprenditoriali partecipanti, per un totale di 1.000 imprese con 230.000 dipendenti, per 72.000 dei quali sono state fornite dettagliate informazioni utili all’analisi.

È, inoltre, presente un focus di OD&M Consulting sulle strategie di Human Resource Management. Con riferimento a sei profili professionali in evoluzione verso l’industria 4.0 (progettisti prodotto, responsabili di produzione, specialisti controllo di gestione, tecnici di manutenzione, tecnici di assistenza commerciale e specialisti di logistica) l’analisi mostra che i lavoratori con competenze digitali 4.0 percepiscono mediamente stipendi lievemente superiori (+6%) rispetto ai lavoratori con una job description tradizionale. Unica eccezione è il responsabile di produzione, mansione che registra stipendi inferiori (-3%) in quanto caratterizzata da altri fattori (come le capacità manageriali) più importanti per il compenso rispetto alle maggiori capacità tecnologiche. Se consideriamo la sola fascia degli under 35, nella quale è più trascurabile l’impatto dell’anzianità professionale sui livelli retributivi, il possesso di competenze digitali nel Centro-Nord si rivela ancora più determinante a livello di buste paga per tutti e 6 i profili esaminati: il differenziale retributivo medio raggiunge il +8%, con punte del +14% tra i tecnici di manutenzione. 

Il focus a cura di OD&M sulle strategie di Hr Management si basa su dati raccolti attraverso due indagini complementari, una condotta tra le aziende e una tra i lavoratori. L’analisi mostra che, dal lato dei lavoratori, la leva economica della compensation (la busta paga per intenderci) rimane l’elemento più importante, ma ambiente di lavoro (ambiente fisico, stili di leadership, work-life balance e smart working), sviluppo (gestione della prestazione del collaboratore, formazione e piani predefiniti di carriera/sviluppo professionale) e welfare (benefit, piani di welfare aziendale e servizi orientati generalmente al wellbeing), sono ormai riconosciuti come elementi di valore in un concetto di ricompensa allargato, la cosiddetta “Total Reward”. La compensation è quindi condizione necessaria ma non sufficiente per attrarre, motivare e trattenere i collaboratori migliori. Infatti, le imprese intervistate hanno dichiarano di aver intenzione di investire nel 2023 su tutte le quattro leve della “Total Reward”, con una particolare attenzione all’ambiente di lavoro.

Il tema della flessibilità e del lavoro agile, sempre più diffuso, pone importanti sfide sul lavorare per obiettivi, in team, attraverso strumenti performanti e, quando si lavora in sede, di disporre di spazi non solo adeguati, ma anche belli e confortevoli

In generale, il focus di OD&M mostra come le imprese stiano gradualmente modificando le proprie politiche di gestione del personale, adottando non “solo” strategie più “ampie” sulle leve già menzionate, ma anche soluzioni di ascolto dei propri dipendenti e di cambiamento dei sistemi organizzativi. Il tema della flessibilità e del lavoro agile, sempre più diffuso, pone importanti sfide sul lavorare per obiettivi, in team, attraverso strumenti performanti e, quando si lavora in sede, di disporre di spazi non solo adeguati, ma anche belli e confortevoli. La seconda parte del rapporto si concentra sullo specifico livello varesino, restringendo il campione di analisi ai dipendenti di aziende locate sul territorio provinciale o limitrofo. Sono stati presi in analisi 54 profili professionali, corrispondenti a 54 schede che riportano per ogni profilo i dati retributivi 2022 rilevati sul mercato locale, differenziati per classe di età, anzianità professionale, genere e qualifica dei dipendenti.

Sempre in un’ottica di analisi a 360 gradi, oltre alla retribuzione, sono analizzati la diffusione dei principali benefit; i differenziali retributivi per dimensione, settore (industria vs servizi) e grado di internazionalizzazione (aziende nazionali vs multinazionali) delle imprese; lo scostamento della retribuzione totale effettivamente percepita dal target. Per 9 profili con caratteristiche digitali (di cui 6 doppi, ossia con versione sia tradizionale sia 4.0), è inoltre proposta un’analisi ad hoc che esamina come sono valorizzate le competenze digitali in termini retributivi. È possibile acquistare l’intero Rapporto o le singole schede di profili professionali d’interesse attraverso Univa Servizi, la società di servizi alle imprese di Confindustria Varese. 



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