MassRobotics sviluppa la robotica per l’industria

Sono stati la robotica e lo sviluppo di nuovi prodotti i protagonisti della prima giornata della TechMission che vede una trentina di rappresentanti dell’industria lombarda impegnati in un tour in due tra i contesti più innovativi a livello statunitense e mondiale: Boston e San Francisco.

Attraverso la robotica Boston sfida la Silicon Valley sul terreno dei primati dell'innovazione

Imprenditori, manager, giornalisti ed esponenti del Sistema Confindustriale sono partiti (sotto le insegne di Confindustria Lombardia, Digital Innovation Hub Lombardia e Unione degli Industriali della Provincia di Varese) dalla costa Est e, in particolare, da MassRobotics, l’azienda di Channel Street a Boston che ha lo scopo di creare la prossima generazione di robot di successo mettendo a disposizione di imprenditori e startup innovative lo spazio di lavoro e le risorse di cui hanno bisogno per sviluppare, prototipare, testare e commercializzare i loro prodotti e soluzioni. È proprio sul terreno della robotica che Boston sta cercando di scalzare la Silicon Valley dallo scranno dell’immaginario collettivo di terra dell’innovazione. Un derby tra East e West Coast in cui la MassRobotics gioca un ruolo fondamentale, per esempio nella sperimentazione della guida automatica delle automobili. “Qui a Boston è probabile ciò che in Italia è possibile”, è stato il commento di alcuni partecipanti alla TechMission di fronte ad un’azienda, MassRobotics, impegnata a rivoluzionare non solo il mondo dell’automotive, ma anche dell’agricoltura, della difesa, della cura della persona, della logistica, della sicurezza domestica. “La robotica si applica a tutti i macrosettori”, hanno spiegato alla delegazione lombarda i rappresentanti di MassRobotics: “Si stima che da qui al 2025 il mercato crescerà fino a 67 miliardi di dollari con un impatto complessivo sull’economia di un trilione”. E l’Italia da questo scenario non è esclusa. Non è un caso infatti che tra le slide girate durante l’incontro alla MassRobotics sia apparso anche il robot in via di sviluppo alla Piaggio.

E' a Boston che si gioca il futuro dei magazzini per l'eCommerce

Italia come filo conduttore anche tra una visita e l’altra. Come quella alla Locus Robotics di Wilmington che si occupa di automatizzare i magazzini delle aziende: “Transform your productivity without transforming your warehouse” è il motto dell’azienda (“Trasforma la tua produttività senza trasformare il tuo magazzino”). Logista avanza per eCommerce: è di questo che si occupano alla Locus Robotics dove il direttore design è una ragazza italiana originaria di Verona, Ilaria Raniero: “Produciamo sistemi di robotica per magazzini eCommerce, come il fashion. Riusciamo con i nostri sistemi ad aumentare la produttività dei magazzini del 200% e ridurre il ciclo dell’ordine del 50% e di ridurre i tempi di addestramento del personale dell’80%. Con il prossimo anno vogliamo espanderci in Europa a partire dalla Gran Bretagna”.

Robotica, ma non solo. A Boston c’è anche un pezzo di old manufacturing in profonda trasformazione. Un nome per tutti: quello delle scarpe Reebok, dove sono in atto programmi di sviluppo di nuovi materiali e di produzione addittiva. O come alla multinazionale tessile Flex Manufacturing che dà lavoro a 200mila persone nel mondo, il cui senior director è un altro italiano, Emanuele Bianchini, che a Boston ha trovarto la sua America: “Un consiglio ad un giovane italiano che vuole venire a trovare la propria fortuna negli States? Beh, qui la prima caratteristica che ti chiedono, dopo le competenze tecniche, è l’abilità di darsi da fare. Se si lavora sodo trovare la propria strada qui è possibile”.

La giornata è terminata con una cena con alcuni rappresentanti dell’ecosistema imprenditoriale di Boston a cui ha preso parte anche il Console Generale Vicario Italiano, Emilia Luciani.

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