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In provincia di Varese, il pattinaggio a rotelle vanta numerose medaglie sui podi nazionali e internazionali. Successi spesso costruiti sulle piste della Cardano Skating e grazie all’esperienza di un allenatore in particolare: Maurizio Alessi che nel suo curriculum conta ben 14 titoli mondiali ottenuti dai suoi atleti. È anche a questi risultati che si deve la crescita sul territorio degli appassionati della velocità sui pattini 

Fabio Francolini, i fratelli Alberto e Marco Putignano, Adelia Marra, Gaetano Alario e le sorelle Francesca e Giulia Lollobrigida in comune hanno una ricca bacheca di trofei, almeno una medaglia da Campione europeo e la persona che li ha fatti diventare campioni di livello internazionale: Maurizio Alessi. E tutti partono da Cardano al Campo. Anzi dalla Cardano Skating, società in cui allena Alessi, ma soprattutto realtà che forgia campioni sui pattini a rotelle, ma anche con le lame ai piedi. Già perché la società, pur potendo contare su un impianto per le rotelle, non può fare altrettanto sul ghiaccio. Eppure è tra le prime a livello nazionale per risultati conquistati anche con le lame. Insomma, la Cardano Skating sa come mettere le ali ai piedi a chi indossa i colori della società. È la velocità a farla da padrona: con le rotelle nel pattinaggio corsa e con le lame in pista lunga.

Nel cosmo del pattinaggio “veloce”, Maurizio Alessi è senza dubbio l’allenatore che ha plasmato il maggior numero di campioni: nazionali, europei, mondiali. E che può contare, grazie ai successi dei suoi atleti, 14 titoli mondiali, 120 titoli europei e oltre 200 successi nazionali. Oltre alle classifiche di società. Eppure, la prima cosa che dice davanti a questo palmares è: “I numeri non sono niente se, dopo ogni vittoria, non hai la voglia di ripartire per costruire un altro successo e migliorarti”. Una lunga esperienza che gli permette di capire al volo chi, tra i suoi atleti, ha la stoffa per vincere. “Ma – spiega – non bisogna avere fretta. I ragazzi che vengono a pattinare a Cardano fino a 16 anni si devono divertire nel fare questo sport. Dopo diventa una scelta. Ed è nel momento in cui si fa questo passaggio che si vede chi ha le carte per diventare un campione”.

La differenza la fa la “testa”, ma soprattutto la voglia di capire: “Il campione – racconta Alessi – è l’atleta che non accetta i consigli dell’allenatore a scatola chiusa. Prima vuole capire e solo a quel punto dà tutto. Ed è proprio questo atteggiamento che allinea la crescita fisica a quellaattinatore, che tempra la volontà di arrivare, anzi di arrivare prima degli altri. Di vincere”. Alessi sa che senza il fisico non si va molto lontano. Ma sa anche che un atleta fisicamente dotato, senza la giusta mentalità, difficilmente diventa un campione. E sa che si può imparare più da una sconfitta che da una vittoria. Tanto che quando gli si chiede qual è l’emozione più forte che ha provato nella sua carriera di tecnico, Alessi non pesca tra la miriade di successi che ha contribuito a costruire, ma racconta di quel millesimo di secondo fatale che è costato la vittoria di un suo atleta durante un recente Campionato del Mondo. Non vincere per una frazione di tempo tanto piccola, che si fa fatica solo ad immaginare, deve essere tremendo: “Un momento doloroso per lui, ma anche per me. Eppure, è proprio in questi momenti che si diventa grandi”, ammette Alessi.

Grandi che ora guardano un po’ più da lontano. “Dopo 38 anni a livello mondiale – aggiunge – ho deciso di dedicarmi ai piccoli pattinatori. Una scelta condivisa con la società. E il motivo è semplice. Anche i campioni, per continuare a rimanere sulla cresta dell’onda, hanno bisogno di un cambio anche a livello tecnico. E siccome a Cardano abbiamo allenatori validi è venuto il momento che siano loro a prendere in mano il futuro. Io li seguo, ma devo dire che i più piccoli mi regalano enormi emozioni”.  

Varese è culla del pattinaggio a rotelle

“Questo è uno sport che ti regala la sensazione di volare”. Enrico Salomi, ex Dirigente di società, già Presidente provinciale della Federazione e attualmente componente della Commissione nazionale dell’Artistico, utilizza la frase di un atleta per spiegare il segreto del pattinaggio a rotelle. Sport che ha nella provincia di Varese una delle sue culle nazionali. “È vero – interviene Salomi – abbiamo una quindicina di realtà con tre società di grande livello e una, la Cardano Skating, che rappresenta un fiore all’occhiello nelle sue specialità. Il pattinaggio a rotelle qui può anche contare su allenatori capaci e preparati. Diciamo che mancano solo i grandi successi per coronare l’enorme lavoro del movimento provinciale”. I punti di riferimento in provincia di Varese sono rappresentati dall’International Skating e dall’Accademia Bustese, dalla Rotellistica Gallaratese e dalla Cardano Skating. Artistico, free style e pattinaggio corsa le specialità “di questo sport che dà l’opportunità a chi lo pratica di esprimere se stesso e valorizzare il proprio talento. L’artistico esalta la creatività ad esempio. E non è vero che si tratta di una disciplina prettamente femminile”. Quel che serve per far spiccare davvero il volo ad atleti e società, probabilmente, sono le infrastrutture. “Vero – precisa Salomi – se escludiamo le piste di Busto e Gallarate e il pattinodromo di Cardano, tutte le altre società svolgono l’attività in strutture adattate o palestre. Eppure, il pattinaggio a rotelle riesce a esercitare un fascino intramontabile, tanto che i numeri degli atleti in questi ultimi anni sono in crescita”.



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