Il rombo mondiale della Brevetti Montolit

L’azienda di Cantello, attiva nel campo dell’edilizia, ha saputo trasformare la passione per le due ruote in una strategia vincente

Un’impresa al quadrato. Da un lato l’azienda, la Brevetti Montolit Spa, realtà attiva nel settore dell’edilizia con sede a Cantello e dall’altro l’aspetto sportivo, anzi motoristico, con un team Enduro capace di arrivare ai vertici delle graduatorie mondiali in due specialità. E l’anello di congiunzione tra la sfera imprenditoriale e quella del motorsport è Stefano Montoli, Amministratore Delegato di Brevetti Montolit con un passato da crossista ed endurista e un presente in cui il fuoco della passione per le due ruote è ancora acceso e vivo.

Per raccontare questo speciale sodalizio bisogna riavvolgere il nastro della storia quotidiana di qualche anno, quando Stefano Montoli, ma anche il cugino Vichi, correvano. In moto. Motocross ed Enduro. In ogni caso fuoristrada. Una storia di motori che nel 2007 porta la Montolit a essere sponsor della Ducati Corse. Un esordio, si potrebbe dire, da favola, perché la Rossa di Borgo Panigale si laurea subito Campione del Mondo con l’australiano Casey Stoner. Un trionfo che segna anche uno switch: “Non l’amore per il mondo delle due ruote, ma i costi troppo elevati ci hanno portato a fare altre scelte”, spiega Stefano Montoli. E così la Montolit “esce” dalla pista e prende a seguire strade più complicate, diciamo dure. Anzi da Enduro.

Bisogna attendere qualche anno per veder nascere il team TTR com’è nell’attuale conformazione. Una squadra corse in cui Montolit ha un ruolo fondamentale a livello di partnership commerciale. E la svolta arriva con Thomas Gianotti, team manager della TTR, uomo che di fatto non è mai sceso di sella. E nemmeno dal suo van, con il quale gira tutta l’Europa. I due, Montoli e Gianotti, si conoscono da una vita, anzi il primo ha corso per il secondo. Poi le strade professionali si sono un po’ divise, ma i rapporti sono sempre rimasti ottimi. Tanto che è bastata un’idea per conquistare la vetta: Campioni del mondo nella categoria Junior del Super Enduro e con altrettanti piloti di prospettiva lanciati nell’olimpo delle strade sterrate.

“TTR – spiega Montoli – corre nel SuperEnduro, che possiamo definire gare indoor. Che si disputano in tutta Europa, nei palazzetti gremiti di appassionati e famiglie. Sono competizioni spettacolari dove i piloti si misurano su tracciati insidiosi ricchi di salti e ostacoli. E poi nell’Hard Enduro, gare estreme che si disputano su più giorni, dove il main sponsor, per dare l’idea di cosa stiamo parlando, è Red Bull”.

I trofei, in tema di sport, non sono certo un dettaglio, tanto più se si tratta di allori mondiali. Ma la storia davvero curiosa, in questo caso, va oltre il rombo delle moto. “In tutti questi anni – racconta Stefano Montoli – mi sono reso conto che questo mondo è fatto di appassionati che in qualche modo sono legati al settore dell’edilizia. Correndo, infatti, spesso incontravo artigiani o professionisti clienti di Montolit e che nei fine settimane avevano la passione dell’enduro. E proprio questa coincidenza mi ha acceso la classica lampadina. Perché non dare vita a una sinergia tra l’azienda e il mondo dei motori? Del resto, l’uomo giusto lo conoscevo molto bene, ovvero Gianotti”. Idea che ha regalato ricadute importanti sia in ambito sportivo sia in quello imprenditoriale: “Basta pensare che alla Fiera internazionale di Bologna, una delle più importanti del settore edile, nello stand Montolit portiamo le moto e le gigantografie dei nostri piloti. E tra i visitatori sono tantissimi quelli che prima di parlare del prodotto si fanno un selfie con i nostri mezzi”. Per non parlare poi del ritorno di visibilità nel mondo digitale e soprattutto sui canali social più amati dai giovani.

A parlare dei successi è Thomas Gianotti: “Siamo partiti subito bene e con obiettivi chiari. Vincere il mondiale in Super Enduro e valorizzare giovani piloti. Traguardi che TTR ha raggiunti nel giro di pochi anni da quando è nato il sodalizio con Montolit. Il primo anno ci siamo piazzati nella top 5 del Super Enduro e settimi nell’Hard Enduro. I Mondiali sono arrivati a partire dal 2022, con stagioni in cui abbiamo fatto anche la doppietta sul podio più alto nella classifica generale”.

Thomas Gianotti, vero e proprio giramondo delle due ruote, ci parla mentre con il suo van sta raggiungendo la Polonia per una tappa del Campionato di Super Enduro: “Sono gare spettacolari – dice – dove la gente riempie palazzetti da 30mila posti. In Italia questa specialità non si corre, ma non per mancanza di pubblico. Forse per via del costo troppo elevato delle strutture. Ricordo qualche tappa disputatasi a Genova e Torino all’inizio degli anni 2000. Bellissime. Ma il top lo troviamo in Europa”.

Ed è qui che il team TTR è specializzato nello scovare talenti: “Uno dei nostri obiettivi è prendere piloti che vanno piano e farli andare forte”. Come si fa? “Diciamo che, oltre a competenza e conoscenza, ci vuole anche una buona dose di… – Gianotti ci pensa, sorride e poi con una parola gentile fa capire che i fattori sono tanti – intuito”.

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