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Dalle biciclette agli aerei, un passo breve quanto ricco di storia. Il racconto di un business di famiglia, fondato nel 1903 a Somma Lombardo e portato avanti per oltre un secolo da quattro generazioni di imprenditori e imprenditrici, che ha attraversato cambiamenti epocali, senza mai dimenticare i propri valori e le proprie origini. Diventando nome di riferimento, in provincia di Varese ma soprattutto all’estero, nel campo dell’aeronautica

Da dove iniziare il racconto di un’impresa con 120 anni di storia alle spalle? Dal presente, fatto di 325 addetti, 28mila metri quadrati di stabilimenti produttivi e oltre 50 milioni di euro di fatturato annuo, dato stabile dal 2020, 70% del quale destinato ai mercati esteri. Oppure dal passato, dalla nascita come officina di vendita e riparazione di biciclette e motociclette, trasformata dal fondatore, dopo aver incontrato e stretto rapporti con i primi pionieri italiani dell’aviazione alle prese con gli iniziali esperimenti di volo nella vicina brughiera di Malpensa, in un laboratorio meccanico al servizio di quella nascente industria aerospaziale, entrata poi negli annali. Sarebbe anche possibile raccontarla attraverso il susseguirsi, di padre in figlio, alla guida dell’impresa di quattro generazioni appartenenti alla stessa famiglia. Oppure ancora partendo da ciò che fa, dai suoi prodotti, i sistemi di alimentazione combustibile, gli azionatori, i componenti per motori o ancora gli equipaggiamenti per carrelli di atterraggio. Che si parta dall’inizio oppure dalla fine, dalle persone o dal business, la storia della Secondo Mona resta, sotto svariati aspetti, unica ed affascinante.  

Un nome, quello dell’impresa familiare di Somma Lombardo, che, sul territorio varesino (e non solo) è sinonimo di aeronautica, di piedi ben piantati nel terreno ma di ali dispiegate verso il cielo. Come racconta la Vicepresidente e Amministratore Delegato, Claudia Mona: “Siamo ormai da decenni una delle aziende di riferimento al servizio dell’aeronautica a livello nazionale, europeo ed extraeuropeo, delle grandi aziende del settore, ma anche dello Stato e delle sue istituzioni, per quanto riguarda la progettazione, la produzione e la manutenzione di sistemi ed equipaggiamenti di bordo per velivoli civili e militari, ad ala fissa e rotante. Cerchiamo di soddisfare, con le nostre competenze, i bisogni di diversi stakeholder, per aiutare a far volare velivoli di ogni tipologia. E anche se il nostro know-how e la nostra tecnologia finiscono in tutto il mondo, noi rimaniamo ben ancorati alle nostre radici”. Per Secondo Mona, infatti, il legame con la provincia di Varese è imprescindibile. “Per il nostro settore il Varesotto è esattamente il luogo giusto in cui essere e in cui operare – sottolinea di nuovo Mona –. Ci troviamo ad appena 10 minuti dall’aeroporto di Malpensa, tutta la catena di fornitura è qui, come lo è il personale specializzato. Poche altre aree geografiche in Italia possono proporre questo tipo di contesto. Il tessuto sociale ed imprenditoriale varesino, a mio avviso, è il più idoneo per proseguire nell’impresa fondata dal mio bisnonno nel 1903, anche per gli istituti professionali presenti in provincia, per i clienti, i fornitori, la passione, la tradizione. E il tramandarsi delle competenze”. 

 Secondo Mona con Italo Balbo, Mostra Internazionale Roma 1929

In oltre un secolo di storia la Secondo Mona è cambiata, anno dopo anno, generazione di imprenditori dopo generazione, rimanendo però sempre fedele ai suoi principi. “Ci siamo adattati, seguendo le esigenze del mercato e del mondo in trasformazione, come è successo, ad esempio, negli anni ‘40 dopo la Seconda Guerra Mondiale o anche negli anni ‘90 dopo la caduta del muro di Berlino e il crollo dell’Unione Sovietica: nella prima occasione, l’azienda ha dovuto diversificare le proprie produzioni, per fornire anche altri settori industriali, nella seconda ha dovuto ristrutturarsi ed aprirsi ad un mercato globale e più orientato ai programmi civili. A non essere mai mutati sono i valori di competenza tecnica, dedizione, serietà, rispetto degli impegni e attenzione alle persone, fondamentali nella nostra famiglia aziendale allargata”, precisa Claudia Mona. Le sfide, grandi o piccole, non sono mai mancate, a partire dall’ingresso in mercati lontani da quello italiano, passando per lo sviluppo di nuove tecnologie negli ambiti elettromeccanici ed idraulici prima ed elettronici e di software più recentemente, fino al sostanziale contributo alla costruzione del Lombardia Aerospace Cluster e al più recente ingresso tra i soci fondatori della Fondazione Volandia, che cura l’omonimo Museo sommese del volo.

Eppure, per Secondo Mona le più grandi difficoltà affrontate in questi anni sono legate alla sempre maggiore complessità dei mercati, unita alle crescenti instabilità geopolitiche e a continue richieste di nuove compliance, in un tempo di cambiamenti e necessità di adattamento sempre più rapido: “Tutto è diventato una costante corsa e rincorsa. I cambiamenti, siano essi tecnologici o meno, sono sempre più rapidi e l’impresa deve stare necessariamente al passo, abituandosi a lavorare su più fronti allo stesso tempo – aggiunge la Vicepresidente aziendale –. Non è facile e, nel breve, questo crea certamente delle turbolenze ma anche inefficienze. Inoltre, è richiesta, molto di più rispetto al passato, particolare attenzione alla strutturazione dei processi e alla loro certificazione: non è più sufficiente che le cose siano fatte bene, vanno anche tutte dimostrate e sono soggette a verifiche continue di terze parti”. Tanti i progetti futuri che l’azienda di Somma Lombardo ha intenzione di mettere in campo: “Stiamo lavorando molto sull’aspetto della sostenibilità, che seguiamo ormai da anni e che ci vede coinvolti in svariati programmi di ricerca e sperimentazione. Il next step sono progettualità legate a nuovi combustibili aeronautici sostenibili e nuove forme di alimentazione degli aerei, non solo l’elettrico e l’ibrido, ma anche l’idrogeno”, conclude Claudia Mona.  



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