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A scuola con gli imprenditori

In classe con i ragazzi per far capire loro come funziona l'impresa. Una sorta di simulazione che ha rappresentato una felice esperienza per studenti e imprenditori.

Imprenditori tutor e imprese formative simulate… ecco un'altra formula per "fare scuola" e "fare impresa".
Una forma di collaborazione non nuova che nasce dall'esperienza delle practice firms nordeuropee avviate alcuni anni or sono con il Progetto comunitario Petra, e che continua con successo nelle scuole della nostra provincia grazie ad alla collaborazione di diversi imprenditori locali, con il coordinamento dell'Unione Industriali.
Le imprese formative simulate consentono di realizzare con una simulazione della realtà aziendale una parte del programma dei corsi di economia aziendale e di diritto. In pratica gli studenti sono affiancati dagli imprenditori che prestano alla scuola la propria assistenza e fanno da tutor alla classe di studenti che attraverso un lavoro interdisciplinare, simulano in tutto e per tutto (tasse comprese!) il funzionamento di un'impresa.
Si parte dall'idea imprenditoriale che viene presentata a scuola dall'imprenditore tutor e si passa via via a svolgere tutti gli atti necessari all'avviamento di un'impresa (atto costitutivo, business plan e così via) sino ad arrivare alle transazioni commerciali e al bilancio di fine esercizio.
Durante l'anno scolastico gli studenti si ritrovano quindi a lavorare in gruppi per eseguire i diversi compiti assunti: ci sono gli amministratori, il responsabile di produzione, il responsabile commerciale e tutte le figure chiave dell'organizzazione.
Simulando la vita dell'azienda reale in un mercato virtuale gli studenti fanno esperienze concrete di gestione di impresa: si devono preparare i cataloghi e i listini prezzi dei prodotti, vanno gestiti gli ordini e gli acquisti, c'è chi si occupa di contabilità generale e chi deve poi redigere il bilancio annuale. Tutte attività che gli studenti svolgono imparando dai consigli degli imprenditori tutor, oltre che dai libri di testo e dalle lezioni svolte a scuola.
L'esperienza fatta con i ragazzi dell'ITC Tosi di Busto Arsizio da ormai quattro anni è stata davvero fortunata, vuoi per la particolarità delle imprese simulate i cui prodotti hanno contribuito al successo in ambito nazionale ed europeo delle classi partecipanti, vuoi per la capacità imprenditoriale dei ragazzi.
Si riconferma l'anima imprenditoriale del territorio? Lo sperano soprattutto gli imprenditori che collaborano con entusiasmo al progetto e che hanno visto ben rappresentati i loro prodotti alle fiere di Bari, Verona, Bolzano e Salisburgo: gli zaini e le borse della Magica Srl, così come gli occhiali e le maschere sportive della Polinelli Srl sono, infatti, "andati a ruba".
Sarà stato per l'entusiasmo che li caratterizza e per la simpatia dei ragazzi scelti: il risultato è che i nostri ragazzi hanno sfoderato una grinta commerciale ed uno "stile italiano" che è piaciuto molto.
Sono ragazzi a cui non manca la fantasia e la creatività - quella che non può mancare a chi fa impresa - secondo il giudizio degli imprenditori, ai quali sono state presentate nuove proposte grafiche per i siti Internet aziendali e video pubblicitari.
Chissà se il bilancio consolidato delle imprese formative simulate porterà alla creazione di nuovi imprenditori: è un augurio ed un incoraggiamento che rivolgiamo ai giovani!

RISORSE UMANE: LA FORMAZIONE IN PRIMO PIANO
Come fare quando il mercato non offre le competenze ricercate dalle imprese?
E' un problema ricorrente soprattutto per la maggior parte delle figure professionali da inserire in produzione: non esiste probabilmente una ricetta sempre valida, ma la tendenza sembra essere quella di partecipare direttamente alla formazione.
Un'esperienza interessante, in questo senso, è quella promossa dall'Unione degli Industriali per preparare alcuni tecnici che ha visto la diretta collaborazione al percorso di formazione dell'impresa interessata. Nel caso specifico i candidati selezionati dall'impresa hanno frequentato un corso teorico e pratico, alternando ai moduli in aula un breve periodo di lavoro nei reparti produttivi, come lavoratori interinali, per poi concludere con la formazione in laboratorio ed essere infine inseriti in azienda.
"In un'ottica di pianificazione degli inserimenti - sostiene Emanuele Marchi, Direttore Risorse Umane della Goglio Spa - crediamo che questa sia un'ottima iniziativa perché consente all'impresa di formare competenze tecniche di cui ha bisogno ma anche di valutare le risorse mentre sono in formazione. Per noi e per la nostra consociata Cofi-box era ed è critica la formazione di figure addette alla stampa. L'iniziativa è stata una esperienza molto interessante non solo per i risultati ottenuti ma anche per la forma di collaborazione intrapresa."
La partnership comprendeva infatti oltre alle due imprese citate, Vedior Lavoro Temporaneo, il Comitato Provinciale per l'Istruzione Professionale dei Lavoratori dell'Industria Grafica di Como e l'Unione Industriali di Como.
Un caso che va adattato alle singole realtà, non c'è dubbio, ma che può offrire soluzioni interessanti ed un esempio da imitare anche per soddisfare esigenze comuni a gruppi di imprese.

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03/25/2004

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