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E' l'ora del brunch

Una moda importata dal mondo anglosassone, che si sta diffondendo nella nostra provincia: il brunch è diventata una piacevole abitudine domenicale non solo per i giovanissimi.

Frittatine e caffè lungo, cakes all'albicocca e the alla menta piperita, polentina con bocconcini di peperone e insalata di riso al curry innaffiati di succo al limone. Un po' colazione e un po' pranzo. Un po' breakfast e po' lunch. Ecco il brunch targato Varesotto: il modo nuovo di sedersi a tavola, soprattutto nei fine settimana, è sbarcato anche in provincia, dalla città-giardino alle valli confinanti con la Svizzera fino alla zona di Malpensa. Inventato dagli americani negli anni '70 dentro gli hotel dove i vip andavano a letto all'alba (e la colazione diventava necessariamente un pranzo pomeridiano), adottato dagli inglesi che l'hanno esportato in tutto il globo e rivisto (e corretto) dagli italiani che hanno apportato delle variazioni tipiche della cucina mediterranea, il brunch sta trovando terreno fertile nei locali varesini.
La domenica, dalle 11 alle 15, intere compagnie di amici si ritrovano per mangiucchiare qualcosa, tra il dolce e il salato: se è troppo tardi per far colazione, ma non ci si vuole abbuffare per il classico pranzo festivo, la scelta ricade, appunto, sul brunch, giusta via di mezzo per passare un po' di tempo insieme davanti a piatti semplici e sfiziosi, spizzicando, - di solito con la possibilità di servirsi "do-it-yourself", da soli in poche parole - tra specialità di pasticceria, pasta fatta in casa, secondi piatti leggeri e verdure. Non solo. Il brunch si sta facendo largo in sostituzione dei tradizionali ricevimenti, anche in occasione di matrimoni, comunioni, feste di laurea. Parola d'ordine: sdrammatizzare, essere se stessi, naturali, dinamici senza annoiarsi anche a tavola, mischiando generi e sapori, ingredienti e sensazioni, dal salato al piccante, passando per l'agrodolce.
Inglesi e americani sorseggiano esclusivamente bevande analcoliche, meglio se caffè lungo e tiepido e the. Una nota marca di caffè solubile sta lanciando, proprio in questi mesi, una campagna pro- brunch in molti locali. Gli italiani hanno aggiunto il tocco, immancabile, del vino, studiando abbinamenti adatti al tipo di formula, a seconda che sia più europea o più oltreoceano, più ricca o più light (visto che il fitness è importante…)
Ecco una piccola mappa sulle tappe obbligatorie per il cultori del brunch nel Varesotto.
A Varese, in piazza Motta 8 (telefono: 0332 242165) il locale di riferimento per il brunch, precursore della moda culinaria che a Milano ormai è un cult, è "La volpe e l'uva". Qui le tendenze si rincorrono: da maggio, infatti, è stata inventata, per la domenica, una nuova formula che va per la maggiore, il jazzbrunch, una colazione-pranzo a suon di musica, con l'esibizione di gruppi jazz dal vivo dalle 11.30 alle 15 (prenotazione obbligatoria). "E' un vero successo - spiega Ivan Burlotti, direttore del locale - abbiamo circa 60 coperti, che tutte le domenica vanno a ruba. Il brunch piace ai varesini. Per l'estate lo proponiamo nel nostro giardino interno". I piatti, nel menu buffet di 15 euro, bevande incluse ad eccezione dei vini che sono alla carta, vanno bene per tutti i gusti e mischiano la tradizione all'etnico, con qualche tocco di brunch-chic: non mancano gli ingredienti indispensabili perché un brunch che si rispetti sia tale, vale a dire pancakes, bacon, uova e dolci rigorosamente fatti in casa, dalle crostate di frutta agli sformatini di formaggio e marmellata. Si continua con la carne speziata al chili, le insalate al curry, il salmone affumicato, le tartine all'orzo, il cosciotto di maiale e il tacchino ripieno.
Sempre a Varese, chi vuole coniugare l'arte alla buona tavola, non può perdersi una sosta a Villa Menafoglio Litta Panza (telefono: 0332 239669), dove tutte le domeniche, ma anche nei giorni feriali (in questo caso solo su prenotazione), si possono assaggiare i piatti-brunch all'americana nella caffetteria che si apre sul parco. "Offriamo - spiegano al Fondo per l'Ambiente Italiano, proprietario della Villa - ai visitatori, nei bellissimi spazi della Villa, l'occasione di trascorrere un'incantevole giornata tra il fascino della pregevole collezione d'arte contemporanea americana e lo splendido giardino all'italiana della Villa.
Si inaugura così un nuovo modo di vivere il museo: non solo come esperienza culturale, ma anche con finalità ludico-ricreative, come momento rilassante e piacevole da vivere da soli o in compagnia tra il silenzio e la pace del verde sorseggiando una buona tazza di caffè e gustandosi un delizioso pancake". Dalle 12 alle 15 (costo 13-14 euro) il buffet prevede piatti freddi e torte salate calde, frittate di asparagi e zucchine, insalate di pasta con pomodorini e zafferano, di verdure, mozzarelline e basilico e di pesce, dolci di differenti tipi, dalla torta della nonna alle albicocche a deliziosi muffins al cioccolato fondente.
Sempre in mezzo alla natura, la prossima tappa è a Castello Cabiaglio, al Country Club Rosalber (telefono 0332 435575). La formula del brunch, su prenotazione, è ideale in un ambiente raffinato, molto inglese, immerso nel verde, un'isola felice a stretto contatto con boschi ricchi di flora e fauna pregiata, dove l'airone azzurro arriva a cibarsi nel lago privato pieno di carpe. Da domenica 14 luglio (ogni seconda domenica del mese) anche qui soci e clienti del club potranno sedersi a tavola dalle 11 alle 15 per il pranzo-colazione. Lo chef proporrà, oltre al buffet a base di affettati, dolci, crostatine di marmellata) la rosticciana (polenta, funghi e bocconcini di carne), la polenta alla brace, l'insalata cicorietta selvatica, il guanciale con uova in camicia, il crostone di miele e lardo, tutto di produzione propria. Il costo è di 25 euro. "Sarà un brunch speciale - spiega la titolare, Rosellina Rosalber - offriamo, oltre alla genuinità dei cibi, uno spazio ricco di natura, sport, con la possibilità di praticare equitazione e tiro con l'arco, e tanta armonia".
Nel basso Varesotto, la moda-brunch si ritrova a Gallarate, nel cuore della città, al Melting Pot (telefono: 0331 793285), al piano superiore dello storico Caffè Zamberletti. In un locale giovane, dove la filosofia è stare dietro ai tempi che cambiamo, il brunch domenicale sta diventando un'abitudine, con la possibilità di pranzare anche all'aperto. "Vedendo i locali brunch a Milano - spiega Mario Villa, titolare del Melting Pot e di Zamberletti - ho pensato di portare la formula a Gallarate. All'inizio c'era solo la curiosità della gente, ora i clienti sono in crescita. Noi proponiamo un brunch molto ricco, con colazione, primo, secondo e dolci, il nostro punto di forza".
Il menu (costo 13 euro) cambia da domenica a domenica: ci sono verdure in pastella, prosciutto e melone, varie insalate di riso e pasta, carni alla griglia, pesce per l'estate, dolci al cucchiaio, mignon di pasticceria e frutta fresca. E gli amanti della musica non saranno delusi: l'accompagnamento è di classe, con pezzi di chill-out, soul e jazz. D'altronde, Londra è dietro l'angolo. Anche a tavola.

06/20/2002

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