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Ribolla: dialogo per costruire insieme il domani

Nel suo primo intervento all'assemblea annuale dell'Unione degli Industriali della Provincia di Varese, il presidente neoeletto Alberto Ribolla ha sottolineato l'importanza del dialogo e della collaborazione tra tutte le realtà coinvolte per la crescita del territorio.

In primo piano Marino Vago e Alberto Ribolla"Questa Assemblea mi ha fatto l'onore di eleggermi alla presidenza dell'Unione degli Industriali della Provincia di Varese, per il prossimo quadriennio. Ho accettato in spirito di servizio, con l'obiettivo di assicurare una linea di continuità nella conduzione dell'Unione dopo i quattro anni nei quali ho vissuto da vicino gli avvenimenti associativi da vicepresidente. Spero di esserne all'altezza. Conto moltissimo sull'aiuto, sul consiglio, sulla disponibilità dei colleghi imprenditori". Con queste parole è iniziato l'intervento di Alberto Ribolla, presidente neo-eletto dell'Unione Industriali davanti alla consueta affollata platea di operatori economici, rappresentanti delle istituzioni, del mondo politico e sindacale, di giornalisti presenti alla assemblea annuale dell'organizzazione, svoltasi al centro congressi Ville Ponti di Varese, di cui si è già detto nella precedente rubrica "focus" a proposito del tema affrontato dal Presidente uscente Marino Vago, nella sua relazione e nella successiva tavola rotonda tra Luca Cordero di Montezemolo, Andrea Pininfarina e Nicola Tognana.
Alberto Ribolla ha poi dichiarato di voler interpretare il proprio mandato nel segno della continuità con i propri predecessori. "Al dialogo - ha dichiarato - attribuisco molta importanza. Sono infatti convinto che al miglioramento delle condizioni di contesto si possa lavorare tanto più efficacemente quanto maggiore sia il dialogo tra chi gestisce la cosa pubblica e chi è portatore di interessi diffusi. Meglio ancora se tra pubblico e privato si possano realizzare convergenze e sinergie operative".
Momenti dell'Assemblea 2003 dell'Unione Industriali"Per esperienza quotidiana di tutti gli imprenditori - ha proseguito - si sa essere che il successo di un'impresa dipende in buona misura anche dalle condizioni di contesto nelle quali essa opera e che, come si usa ripetere, la sfida non è più ormai soltanto tra imprese ma tra sistemi-Paese".
La provincia di Varese conta una presenza industriale di tutto rispetto, vantando tra l'altro un PIL industriale paragonabile alla somma dei PIL delle regioni Molise, Basilicata e Calabria: è ai primi posti tra le province italiane per l'incidenza dell'industria nella composizione del valore aggiunto e per numero di occupati nelle attività produttive; è tra le prime dieci province maggiormente esportative, con una propensione all'esportazione di oltre il 38%. Molte di queste attività produttive possono considerarsi d'avanguardia sono imprese che sono state e sono capaci di fare innovazione: innovazione non solo di processo o di prodotto ma principalmente intesa come valore, come disponibilità e capacità al cambiamento.
"Come imprenditori - ha continuato Alberto Ribolla - siamo chiamati a proporre continuamente soluzioni nuove a problemi antichi o attualissimi. Per consentire alle nostre imprese di continuare a crescere e svilupparsi dobbiamo in noi e nelle nostre organizzazioni, mantenere forte la disponibilità al cambiamento.
Ma la capacità e la volontà di innovare delle sole imprese se non basta più. Se parliamo di innovazione come fattore strategico di sviluppo di una zona geografica come è la nostra provincia, allora abbiamo bisogno di una configurazione di questo concetto non solo legato al mondo dell'impresa ma che si allarghi a tutte le altre aree del lavoro umano e quindi ai servizi, ed in particolare alla gestione della cosa pubblica. Oggi, non possiamo fare a meno di considerare come la nostra realtà territoriale sia molto debole dal punto di vista della dotazione infrastrutturale".
Insieme a quella degli spostamenti, il presidente neo-eletto dell'Unione Industriali ha ricordato altre necessità: una formazione professionale più confacente alle esigenze del mondo produttivo; una gestione del territorio che salvaguardi e attiri gli insediamenti industriali; una promozione dei beni ambientali e artistici della nostra provincia giocata in chiave di decisa promozione turistica, per massimizzare le elevate valenze economiche che essa racchiude.
E ha aggiunto: "Si potrebbero fare, come ben sappiamo, molti altri esempi, perché siamo, è vero, per molti aspetti una provincia d'avanguardia, ma abbiamo anche e ancora tanti problemi da risolvere. Da risolvere insieme."


Chi è Alberto Ribolla
Il nuovo presidente dell'Unione Industriali, Alberto Ribolla, ha 46 anni. Laureato in Ingegneria Chimica al Politecnico di Milano, risiede a Venegono Superiore ed è Amministratore Delegato della “Sices Spa” di Lonate Ceppino, impresa che opera nel settore dell'impiantistica. Il Gruppo Sices, da tempo proiettato all'internazionalizzazione, raggruppa diverse imprese in Italia (oltre alla Sices Spa, la Sices Montaggi Spa e la Sices Works Spa di Porto Torres, la Pensotti Idrotermica Srl di Legnano) oltre alle controllate o partecipate all'estero, in paesi emergenti quali Polonia e Kazakhstan.
Alberto Ribolla ha, da sempre, accompagnato la propria attività di imprenditore con un convinto e significativo impegno nel mondo dell'associazionismo imprenditoriale: presidente del Gruppo Giovani Imprenditori dal 1988 al 1989; residente del gruppo merceologico delle imprese meccaniche dal 1992 al 1993; componente della Giunta dell'Unione dal 1989; vice presidente dell'Unione dal 1999.
L'impegno nell'associazionismo imprenditoriale ha portato Alberto Ribolla a ricoprire incarichi anche a livello nazionale tra cui quello di componente del comitato esecutivo di Federmeccanica. Ha inoltre maturato una significativa esperienza anche all'interno della Confindustria nell'ambito di alcuni comitati tecnici.
E' componente del consiglio di amministrazione e del comitato esecutivo dell'Università Cattaneo-LIUC e del consiglio della Camera di Commercio di Varese. E' inoltre consigliere della succursale di Varese della Banca d'Italia.

Vago: un'esperienza indimenticabile
"Questi quattro anni sono stati per me un'esperienza importante e costruttiva, di cui conserverò sempre un bellissimo ricordo". Così ha detto Marino Vago, il cui mandato alla presidenza dell'Unione Industriali si è concluso con l'assemblea annuale 2003. Vago ha ringraziato i colleghi imprenditori per la fiducia e per il sostegno, che ha detto di aver sempre avvertito schietto e cordiale. Un ringraziamento particolare Vago ha riservato agli amici del consiglio direttivo dell'Unione - i vicepresidenti Michele Graglia, Mario Montonati, Luigi Prevosti e Alberto Ribolla, il presidente del Comitato Piccola Industria Bruno Amoroso e quello del Gruppo Giovani Imprenditori Giovanni Brugnoli - al direttore Antonio Colombo e all'intera struttura operativa.
Poi una considerazione. "La coesione che esiste all'interno della nostra organizzazione - ha affermato - e che non si trova sempre nelle associazioni, è un bene prezioso, è un elemento di forza dell'Unione che si deve sempre fare di tutto per preservare".

05/29/2003

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