L'Unione Industriali incontra Giorgetti e D'Alema

Liberalizzazione del mercato delle utility, privatizzazioni, riforma del fisco, del mercato del lavoro e del sistema previdenziale, Europa, elezioni amministrative del 26 maggio, necessità del territorio. Questi ed altri temi di attualità per il sistema produttivo e per la realtà della provincia di Varese sono stati oggetto delle conversazioni e del confronto che i vertici dell'Unione degli Industriali hanno avuto, a Varese, con due esponenti di spicco della politica, l'uno di maggioranza, l'altro dell' opposizione. La Giunta dell'Unione Industriali ha incontrato l'onorevole Giancarlo Giorgetti, Presidente della Commissione Bilancio di Montecitorio, attore della legge Finanziaria, esponente di primo piano della Lega Nord con importanti responsabilità di partito, passate e presenti, in provincia di Varese. Fino a poco tempo fa Commissario della Lega per questa provincia e di nuovo punto di riferimento dopo la sua recente nomina a Segretario della Lega Lombarda, cioè della componente storicamente e politicamente più rappresentativa della Lega Nord. Parlamentare che affianca l'impegno romano con quello, locale, di Sindaco a Cazzago Brabbia e, per questo, profondo conoscitore dei problemi del Varesotto.
Il Consiglio Direttivo dell'Unione Industriali aveva precedentemente incontrato l'Onorevole Massimo D'Alema, Presidente dei Democratici di Sinistra, già capo del Governo fino alle elezioni politiche del maggio 2001, uno dei leader più autorevoli della sinistra italiana. Con entrambi gli uomini politici sono state passate in rassegna le più importanti questioni che sono sul tappeto e che interessano, direttamente o indirettamente, il settore produttivo e il mondo del lavoro. Nell'esaminare nel merito i temi di attualità, il Presidente degli Industriali Marino Vago ha sottoposto ad entrambi le preoccupazioni per la tensione che va montando nel Paese come conseguenza anche dell'aspro confronto politico e che contribuisce a dare un'immagine non positiva del nostro Paese in Europa.
Il Presidente degli Industriali - ricordando che un clima politico troppo acceso, in generale e non solo per le tensioni riguardanti la materia del lavoro, non giova al Paese sotto tutti i punti di vista e in primo luogo all'economia - ha quindi auspicato che le forze politiche, senza naturalmente rinunciare ciascuna alle proprie posizioni, vogliano moderare i toni del confronto.