Varesefocus.
Unione degli Industriali della Provincia di Varese
Varesefocus

 
 

Tra i mughetti del parco

Il Parco Alto Milanese è un'area verde tra le città di Busto Arsizio, Castellanza e Legnano: campi coltivati e un bosco per rigenerarsi.


Qualcuno ha detto che, per varare un parco simile, "bisogna avere un bel coraggio, certo superiore a quello che occorre per un parco in alta montagna o fra boschi secolari". E forse ha ragione.
Questo percorso a piedi ci conduce infatti tra comuni caratterizzati da una forte tendenza all'espansione urbana e, per di più, dentro un'area fortemente antropizzata, con la metropoli milanese lì a due passi e il gigante costituito da Malpensa 2000 giusto dietro l'angolo.
Il Parco locale di interesse sovracomunale Alto Milanese è infatti incastonato tra Busto Arsizio (che ne rivendica l'originaria paternità, mezzo secolo or sono), Castellanza e Legnano. Eppure, a differenza di quanto è accaduto e continua ad accadere altrove, qui il Parco è nato quasi spontaneamente, senza incontrare resistenze degne di tal nome.
Il motivo è semplice: fra tanto cemento, rumori, inquinamenti, il bisogno di verde, silenzio, distensione è un'esigenza vitale: ne sanno qualcosa i convalescenti cardiopatici di cui s'è avviata la terapia di recupero, sulla quale si sono trovati in accordo sia il consiglio di amministrazione del Parco stesso, sia la dirigenza della clinica Santa Maria di Castellanza.
Dunque, un'area verde a due passi dalle città e anche questo è un pregio: potersi rigenerare senza doversi allontanare troppo da casa.
Per una volta non indicheremo percorsi "obbligati" o tempi di percorrenza: lasciatevi andare al vostro istinto, all'umore della giornata, alla voglia che sentite di camminare. In ogni caso, da un capo all'altro dell'area protetta (praticamente un grande quadrato pianeggiante) non ci sono più di tre chilometri, mentre il periplo ne conta una dozzina o poco più: numeri rassicuranti anche per le famiglie con bambini piccoli. Anzi, possiamo dire che il Parco rappresenta l'idea giusta proprio per loro.
L'accesso è molteplice: da viale Boccaccio e viale Piemonte per quanto riguarda la zona di Busto Arsizio, da via della Pace in territorio di Castellanza, da via Novara per quanto concerne Legnano. Esiste, per la verità, un percorso privilegiato, definito "sentiero botanico", che costituisce la dorsale dell'area e inizia dalla zona limitrofa alla Mostra del Tessile di Castellanza. Ma ovunque si incontrano i medesimi ambienti. Anzitutto quelli agricoli, costituiti dai campi coltivati.
Con l'arrivo della primavera e dell'estate, vedrete crescere il mais, l'orzo, il frumento, la segale, l'erba medica, essenze fra le quali si nascondono fagiani, gazze, conigli selvatici, volpi.
Le aree agricole rappresentano quasi il settanta per cento del territorio e costituiscono motivo di interesse anche didattico, legato alla lavorazione della terra.
Spesso i campi sono circondati da siepi, per esempio di biancospino, altrove quasi scomparse (limitano l'uso delle grandi macchine agricole), ma qui conservate per diversi motivi: proteggono le colture dal vento, evitano l'azione erosiva del terreno, mitigano la temperatura, offrono riparo da diverse specie di insetti, mammiferi, uccelli. E poi, fra siepe e campo, non è difficile trovare file di papaveri, fiordalisi, camomille, segno che l'utilizzo di pesticidi e diserbanti non ha ucciso proprio tutto…
Infine, ecco il bosco, presente con latifoglie e conifere. Purtroppo, è molto diffusa la robinia (è pianta infestante, che va tenuta sotto controllo, così come il ciliegio selvatico), ma si incontrano pure maestosi esemplari di quercia, di betulla, di carpino. Particolare è la presenza arborea nella zona dei due roccoli del Parco, testimoni di un diverso utilizzo del territorio in epoca non troppo lontana, adatti anche per una sosta con la merenda portata da casa (ma prima dell'estate dovrebbe aprire un piccolo posto di ristoro nella zona della pinetina, verso Castellanza); qui la temperatura interna è più bassa di tre-quattro gradi rispetto a quella esterna: prendetene nota in vista della calura estiva…
Ora che è primavera non vi sfuggiranno incontri ravvicinati col mughetto, ma ricordate che è vietato raccogliere la flora. Un piccolo sacrificio come segno di rispetto verso una natura che deve fare i conti con la presenza dell'uomo.


Tra le pubblicazioni del Parco, segnaliamo la serie di "quaderni verdi" dedicati a bambini e ragazzi in età scolare, ma da cui anche l'adulto può essere attratto. Vi si racconta com'è formato il territorio protetto e si incontrano giochi, piccoli esperimenti, curiosità per riconoscere ed apprezzare meglio piante e animali. Di rigore più scientifico è poi l'Atlante degli uccelli nidificanti nel Parco, volumetto che ci dice tutto, ma proprio tutto, di usignoli e pettirossi, tortore e colombacci, ballerini e picchi rossi. Insomma, un censimento in piena regola. Per il resto, tenete presente che il Parco, inteso come entità regionale, è piuttosto giovane (la relativa delibera è dell'ottobre 1997) e che si va attrezzando proprio in questi ultimi anni. Gestito da un consiglio di amministrazione e da un'assemblea consortile in cui siedono rappresentanti dei comuni di Busto Arsizio, Castellanza e Legnano, ha lo scopo di tutelare e valorizzare un'area verde-agricola di considerevoli dimensioni (360 ettari), ma residuale rispetto ad analoghe presenze passate. La sede si trova a Busto Arsizio, in via Volta 4, e risponde allo 0331 621.254.

03/15/2001

Editoriale
Focus
Economia
Inchieste
L'opinione
Territorio

Politica
Vita associativa
Formazione
Case History
Università
Storia dell'industria
Natura
Arte
Cultura
Costume
Musei
In libreria
Abbonamenti
Pubblicità
Numeri precedenti

 
Inizio pagina  
   
Copyright Varesefocus
Unione degli Industriali della Provincia di Varese
another website made in univa