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Qualcosa da dichiarare?

Marcello RavaioliNon solo furti e delitti: i reati che colpiscono i cittadini e che alimentano più o meno direttamente reti di delinquenza organizzata sono spesso quelli identificabili, forse in maniera riduttiva, come "finanziari". Al Colonnello Marcello Ravaioli, comandante provinciale della Guardia di Finanza, a Varese dal 2004, abbiamo chiesto di illustrare le attività di un corpo che conta un organico di circa 900 persone sul nostro territorio.
Colonnello, in che modo la Guardia di Finanza concorre alla sicurezza dei cittadini?
"Il concetto di sicurezza oggi è molto ampio: la Guardia di Finanza, infatti, oltre ai propri compiti specifici (tributari, economici e finanziari) concorre con le altre forze di polizia a svolgere funzioni di pubblica sicurezza con la presenza laddove ci sia l'esigenza. Ma, soprattutto, esercitando le proprie attività primarie, consente di dare il via ad operazioni di ampia portata che hanno notevoli ricadute a livello di sicurezza generale. Un esempio chiarificatore è quello della polizia doganale. Si pensi all'aeroporto internazionale di Malpensa: nello svolgimento delle mansioni di controllo (in quel "Qualcosa da dichiarare?" che si domanda ai passeggeri) c'è il primo passo per la repressione di una serie di crimini singoli od organizzati collegati ai traffici illeciti. Interrompere, ad esempio, un traffico di droga, fermando un corriere giornaliero, significa infliggere un grande danno agli spacciatori e, salendo, alle organizzazioni criminali.
Un semplice "Qualcosa da dichiarare?" si rivela dunque fondamentale...
"Per svolgere quest'attività è necessario l'impegno 24 ore su 24 di persone addestrate (oltre che delle unità cinofile) che rappresentano la prima linea di contrasto: alla base della scelta di fermare un sospetto c'è il fiuto personale investigativo, ma anche formazione e metodo scientifico supportato dalle nuove tecnologie. Interessante è l'analisi del rischio computerizzato con criteri aggiornati costantemente, che permettono di selezionare i sospetti dagli elenchi dei passeggeri, ancora prima di averli visti. C'è poi una seconda linea di contrasto del fenomeno, che riguarda quelle operazioni speciali, tra cui quelle "sotto copertura", operazioni più ampie per disarticolare le organizzazioni criminali, risalendo ai secondi destinatari dei traffici illeciti.
Ovviamente per portare a frutto queste operazioni occorre la collaborazione tra le diverse forze dell'ordine interessate (e a Varese la collaborazione è fruttuosa) e, in particolare, per quanto riguarda i traffici internazionali, tra i diversi paesi coinvolti. Per avere l'idea dei risultati basti pensare che nel 2005 sono state effettuate 12 consegne controllate con l'arresto di 18 persone e sono stati sequestrati 28,5 kg di cocaina, 1,5 di eroina e 12,7 di marijuana. Nel primo trimestre di quest'anno sono state effettuate 10 consegne controllate con 23 arresti per 55 kg di cocaina e 2,5 di eroina. Per quanto riguarda, invece, i sequestri complessivi nel 2004 sono stati sequestrati 660 kg di cocaina, nel 2005 800 kg, nel 2006, ad oggi, 330 kg circa".
Il trend è in crescita, quindi. Come va interpretato questo dato?
"Si può pensare che siano cresciuti i traffici di sostanze illecite o, più positivamente, che ci sia stato un miglioramento nei controlli. Sono più propenso alla seconda ipotesi supportata dal costante adeguamento dei dispositivi di controllo e dall'aumento delle operazioni speciali.
E' comunque difficile, partendo dai dati, parlare di un aumento o meno della sicurezza in termini assoluti: ci sono nuovi metodi per sconfiggere il crimine ma le stesse organizzazioni criminali si sono sviluppate".
Oltre al traffico di stupefacenti, quali altri reati "economici" interessano la provincia?
"La lotta alla pirateria informatica ed audiovisiva e alla contraffazione è un nostro impegno costante, e anche in questi casi si può ben intuire come la Guardia di Finanza concorra a garantire un livello più ampio di sicurezza, rispetto alle singole operazioni. L'anno scorso sono stati sequestrati oltre 1 milione e 200 mila pezzi di merci contraffatte (un dato importante anche grazie ad un notevole sequestro di pupazzi) mentre nei primi mesi del 2006 ne sono stati sequestrati 7.500. Per quanto riguarda videocassette, cd e altri materiali pirata, sono stati sequestrati oltre 1.200 pezzi l'anno scorso e circa 1.100 dall'inizio dell'anno. Un dato quest'ultimo che conferma un'aumentata attenzione al fenomeno.
La provincia di Varese comunque nel complesso non ha un tasso di criminalità tributaria e finanziaria preoccupante o indicatori di particolare pericolosità, al di là di una percentuale di delinquenza fisiologica. Il tessuto sociale ed economico è in generale piuttosto sano."

05/05/2006

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