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Arte e sorellanza

Una mostra al Castello di Masnago, nell'Anno europeo delle Pari Opportunità, testimonia come spesso l'ispirazione artistica sia patrimonio genetico: le sorelle Grimoldi, una pittrice e l'altra stilista, sono infatti note nel panorama internazionale per opere assolutamente diverse ma ugualmente pregevoli.

Angela e Giovanna Grimoldi, due artiste, sorelle gemelle, due varesine nate nel 1961 nell'antico borgo di Velate. Cresciute artisticamente al liceo Frattini e poi a Brera, hanno imboccato l'una e l'altra la strada della creatività, accompagnandosi insieme, all'inizio del cammino, nello sfavillante mondo della scenografia e della moda, ottenendo consensi anche nei musei parigini e londinesi.
Poi Angela, allieva di Renato Guttuso, ha scelto la pittura. Aveva fatto a suo tempo tesoro degli insegnamenti del maestro di Bagheria, di atmosfere e colori “annusati" da giovanissima frequentatrice dell'atelier velatese del maestro.
Di suo Angela ha aggiunto lunghi anni di studio, la leggerezza della mano femminile, le esperienze di una vita accompagnate dal sentimento poetico del ricordo e della malinconia. Anche quella che insegue il sogno, o la magia irripetibile dell'infanzia, o l'infinito viaggiare che porta fino alla lontana Cina o al paese del Sol Levante. Tutto questo trapela dalle descrizioni degli umbratili interni, dalle gouaches, o dai legni dipinti - I racconti dell'animo della vita - come dai coloratissimi, sconfinati giardini delle grandi tele, nell'intreccio morbido dei fiori, nelle saporose immagini dei frutti che si possono “gustare" visitando la mostra.
A curare la rassegna “Angela e Giovanna Grimoldi, Due profili d'arte" allestita al Castello di Masnago e promossa dal Comune di Varese e dall'Associazione Circolo Cavour (fino al 2 settembre), è Luciana Schiroli, da sempre attenta all'universo femminile dell'arte.
Ricordiamo che la Città e la curatrice hanno sottolineato di aver colto l'occasione di portare due artiste al Castello in occasione dell'Anno europeo delle Pari Opportunità. Siamo però convinte che la loro presenza sia soprattutto il giusto approdo di una coppia artistica meritatasi a pieno diritto l'attenzione del pubblico di casa.
Ma parliamo di Giovanna e del suo percorso professionale. Convinta fino in fondo del fascino dello styling, ha tradotto l'iniziale impegno di esperta del mondo della moda in una creatività estrosa, che l'ha portata a collaborare (anche con la sorella Angela) con diversi stilisti (Moschino, Anna Piaggi, Missoni) e noti registi, occupandosi di sfilate ma anche di costumi e allestimenti teatrali, dimostrando una versatilità colta e fantasiosa.
Quanto agli abiti in mostra nelle sale di Masnago sono vere e proprie sculture. Si tratta di venti pezzi unici, creazioni di estrema originalità, dove l'uso di diversi materiali, dalla ceramica alla plastica, al cartone e alla carta di giornale, agli acetati vaporosi e leggerissimi, la dice lunga sulla sapienza dell'artista nel dar forma alla sua arte. Le idee di Giovanna si concretizzano attorno al corpo femminile, rappresentato dal manichino. Il quale deve prestarsi al divertissement dell'artista - libera di farne ciò che vuole -, supporto addomesticato, ma non insignificante, di abiti che sono ora sculture da museo, ora divertenti simil-corazze per uso bellico, ora fantastiche creazioni per estrose apparizioni su passerelle che non sono più quelle della moda. Il richiamo qui è soprattutto al teatro, che la Grimoldi ha frequentato e frequenta per passione e mestiere. E allora non va assolutamente nascosta la voglia di una esagerazione voluta, pilotata fino alla reazione del pubblico.
Viste assieme, le due sorelle, rendono conto al visitatore, pur nelle diverse scelte artistiche, di una loro complementarità. Come due mele di una stessa pianta, nate da una stessa radice, ma “contagiate" da passioni diverse, inducono con le loro opere emozioni contrastanti eppure complementari. I manichini di Giovanna, eccentrici e dispettosi come bambini, sono forse i visitatori notturni delle tele della sorella, gli invisibili abitatori dei deliziosi giardini d'infanzia di Angela.
O i compagni di viaggio che l'allieva del maestro di Bagherìa s'aspetta ancora di incontrare.

Angela e Giovanna Grimoldi
Due profili d'Arte
29 giugno-2 settembre
Civico Museo d'Arte Moderna e Contemporanea
Castello di Masnago - Via Cola di Rienzo, 42
Varese - musei.masnago@comune.varese.it
Da martedì a domenica 9.30-12.30/14.00-18.00
Tel. 3473004187 - Testi in catalogo di Attilio Fontana, Alberto Pedroli, Franco Prevosti - Testo critico di Luciana Schiroli - Foto di Alberto Bortoluzzi

06/14/2007

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