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Le pipe dei laghi: dal Varesotto in tutto il mondo

Attorno a Gavirate c'è un distretto che produce le migliori pipe e i migliori accessori al mondo. La capacità di sapersi innovare e adeguare alle esigenze del mercato.


Correva l'anno 1897: Ferdinando Rossi, dopo essersi recato in Francia e avendo lì visitato delle fabbriche di pipe, colse l'occasione di un fabbricato industriale in vendita in quel di Barasso per trasferirvi la sua manifattura che aveva avviato solo qualche anno prima a Milano.
E' l'inizio di una gloriosa vicenda imprenditoriale, resa possibile - oltre che dalla genialità di un gruppo d'audaci e capaci produttori - anche dalla disponibilità di risorse naturali. Già Rossi, infatti, ebbe l'intuito di sfruttare una sorgente d'acqua che gli permetteva di far funzionare un generatore di corrente e, quindi, anche le macchine necessarie alla sua produzione d'alta qualità.
La pipa varesina non ha tardato ad affermarsi sia sul mercato italiano, sia su quello estero e con tali, particolari caratteristiche di lavorazione, estrosa creatività e funzionalità da divenire, fin dagli anni 1936-40, la più grande industria del mondo nel suo settore.
"Pensi che alla Rossi in quegli anni erano impiegate oltre 800 persone e che si producevano ben 40.000 pipe ogni giorno" ci racconta Marco Fumei da Cortà, Direttore di Produzione della Savinelli Spa, la cui struttura produttiva si trova proprio a fianco di quella che fu la grande sede della Rossi. "Certo, dobbiamo usare il passato remoto perché a partire dagli anni Cinquanta il mercato è cambiato: da prodotto di massa, la pipa è diventata un oggetto di nicchia e ditte impostate per produrre grandi quantità come la Rossi - la cui attività cessò una quindicina d'anni fa - la Bianchi, piuttosto che la Carati o la Tagliabue, hanno lasciato spazio a nuove imprese, capaci comunque di dare continuità all'importante tradizione di questo distretto".
Sono marchi come la stessa Savinelli oppure le Pipe Brebbia, nati per scissione da un unico ceppo: quello della Savinelli & C., che aveva iniziato l'attività nel 1948 a Brebbia su intuizione di Achille Savinelli ed Enea Buzzi.
Marchi che ancor oggi rappresentano il meglio della produzione della pipa a livello mondiale: i loro mercati più importanti sono quelli italiano e statunitense.
"E' la grande forza di questo distretto varesino per lo più concentrato attorno a Gavirate - assicura Fumei da Cortà -. Ha saputo innovarsi e adeguarsi alle esigenze dei consumatori.
Una volta tutti fumavano la pipa. Poi è stata sostituita dalla sigaretta e così la clientela si è ristretta, concentrata in una nicchia ad alto profilo".
L'oggetto che oggi viene realizzato dai circa centocinquanta dipendenti della ventina d'aziende che operano nel distretto, con un rigore frutto di quella che è ancora un'elevatissima abilità manuale, è sinonimo del bello ed è destinato a un cliente sempre più esigente.
"A contare è, ogni anno di più, la qualità di un prodotto made in Italy raffinato, destinato a una clientela culturalmente scelta che lo sa apprezzare.
Una clientela che, soprattutto, ha un elevato gusto estetico. Del resto, c'è forse un altro oggetto come la pipa in cui è possibile apprezzare, in uno spazio così piccolo, la bellezza del legno in tutte le sue venature?".
Legno di radica che proviene dall'erica arborea e che giunge nelle fabbriche del Varesotto dopo essere stato scelto rigorosamente fra i boschi migliori della macchia mediterranea, soprattutto nel Sud Italia.
Accanto alla tradizione industriale - i cui marchi più significativi, oltre a quelli già citati, oggi sono la Rovera di Gavirate, la Fabbrica Pipe di Ceresa & C. di Cassano Magnano e la Gigi Pipe di Oltrona al Lago - si conserva quella artigianale, che pure vanta aziende conosciute a livello internazionale: il riferimento questa volta è alla Gasparini Pipe di Luvinate, alla Ardor di Gavirate, alla Santambrogio & C. di Groppello di Gavirate, nonché alla Molina Pipe di Barasso.
E senza dimenticare che il Varesotto ospita anche i più importanti produttori di componenti e accessori per pipe: bocchini, parti in metallo, involucri in tessuto, scatole per il tabacco e altro ancora. Qui i marchi sono quelli della Macchi di Oggiona Santo Stefano, della Giudici di Oltrona al Lago, della Limbiati di Gallarate e della Linea Erre di Groppello di Gavirate.
Nell'arco di venticinque chilometri, insomma - fra Gavirate, Brebbia e Cassano Magnago - c'è un distretto da una dozzina di miliardi di fatturato l'anno che, al di là delle pur significative cifre economiche, riesce ad abbinare due valori sempre più importanti nella società contemporanea, come la maggiore salubrità - il fumo della pipa non viene di regola aspirato - e l'ecologia: la fabbricazione di quest'oggetto, infatti, non comporta altro scarto che non sia il legno, che è materiale del tutto ecologico.


Fümm de lâch
Fümm de lâch
profümm de scighera,
fümm de stobi, de mergasc
profümm de primavera.
Fümm dai furni
profümm de pân
fümm dai camitt
profümm de saur nustrân.
Fümm de pipa
profümm de tabach ulandês.
Fümm de pipa,
profümm de paes
sott al Camp di Fiur…
sül lâch de Varês.

Mao Donelli


LE IMPRESE ASSOCIATE ALL'UNIONE
INDUSTRIALI DELLA PROVINCIA DI VARESE
g
ACHILLE SAVINELLI SPA
BARASSO
Produzione di pipe e articoli per fumatori
FABBRICA PIPE SAS DI CARLO CERESA & C.
CASSANO MAGNAGO
Produzione di pipe in radica
FIGLI DI FEDERICO ROVERA SNC
GAVIRATE
Fabbricazione pipe - stampaggio materie plastiche
GIGI PIPE SRL
OLTRONA AL LAGO
Fabbricazione pipe
PIPE BREBBIA SRL
BREBBIA
Produzione di pipe e articoli per fumatori

04/19/2001

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