Sartoria femminile made in LT.BO
Nell’azienda di Gallarate, sotto il nome del marchio YC WHYCI, nasce un total look di abbigliamento da donna, presente nelle boutique internazionali di tutto il mondo
Seta, lana, cashmere, lino e cotone: fibre naturali, purissime, che si intrecciano per dare vita a capi capaci di unire l’eleganza classica alla sensibilità contemporanea. A Gallarate, da oltre 80 anni, i fili e le trame della moda si uniscono con la tradizione manifatturiera e con la visione di un futuro più consapevole. È qui che ha radici YC WHYCI, marchio di abbigliamento femminile 100% made in Italy, prodotto da LT.BO Srl, realtà industriale giunta alla terza generazione. “L’attività ha preso avvio con mio nonno nel 1940 e oggi, esattamente 85 anni dopo, io porto avanti insieme a mia madre e a mia moglie Elena la passione di famiglia, mantenendo una produzione interamente italiana”. A parlare è Paolo Turri, Presidente di LT.BO Srl che, tra acquisizioni e nuove aperture, attualmente dà lavoro ad una trentina di persone. Il total look proposto dall’impresa gallaratese spazia dal capospalla alla maglietta, con un ciclo produttivo che si svolge per l’80% internamente, mentre il restante viene affidato a terzisti, geograficamente molto vicini (in un raggio di massimo 40 km dalla sede).
La filosofia aziendale punta sulla unicità: ogni capo è artigianale, non seriale e proprio per questo non perfettamente identico agli altri. “Proponiamo abiti dallo stile classico, pensati per una donna sofisticata e moderna. Il nostro tratto distintivo – spiega Turri – sono dettagli unici come stampe e ricami che, nel tempo, sono diventati la ‘cifra’ stilistica dell’azienda. La nostra missione è creare capi estremamente femminili e di alta qualità. Vorremmo diventare un punto di riferimento globale per chi cerca qualità e sostenibilità nella moda”. Negli anni, il marchio ha saputo trasformarsi. Nel 2010 LT.BO Srl ha scelto di investire su un proprio brand, YC WHYCI, che dal 2013 ha cominciato a crescere a doppia cifra, fino allo stop imposto dalla pandemia da Covid-19. Superata la fase di shock, l’azienda ha ripreso ad espandersi e oggi vanta una quota di export superiore al 65%. Le boutique monomarca sono presenti in luoghi simbolo della moda e del turismo di qualità: il primo negozio è stato aperto a Brera (Milano), seguito da Portofino e da una terza vetrina in Toscana, a Castelfalfi, borgo rilanciato da un imprenditore indonesiano, ex industriale tessile, che ha riconosciuto nell’abbigliamento YC WHYCI un’ottima combinazione tra qualità e prezzo.
“Abbiamo sempre avuto una vocazione internazionale – racconta di nuovo Turri –. I nostri prodotti viaggiano fino in Giappone, negli Stati Uniti, nel Nord Europa, in Australia, in Nord Africa e in Sud America. E abbiamo un partner giapponese con una partecipazione del 10% nel nostro capitale. Abbiamo aperto un pop-up store a Zurigo e stiamo valutando di espanderci in Svizzera. La sfida è mantenere una forte identità, ma allo stesso tempo rispondere alla sensibilità dei diversi mercati: ogni luogo ha colori, vestibilità e gusti propri”. La presenza diretta sul mercato estero è una delle direttrici di crescita dell’impresa di Gallarate, affiancata da una scelta controcorrente: quella di non puntare sull’e-commerce, almeno non dall’inizio. “Non siamo partiti dall’online come spesso accade. Il nostro è un prodotto pensato per una donna matura, che va indossato, provato, vissuto. Vogliamo fare il salto digitale con attenzione, solo dopo che il cliente ha imparato a conoscerci nei negozi fisici”, rivela il Presidente di LT.BO Srl.
Altro caposaldo dell’identità aziendale è la sostenibilità. “Venticinque anni fa parlavamo già di queste tematiche e seguivamo un produttore di cotone sostenibile. Oggi abbiamo un marchio dedicato, YSM. Per noi qualità è necessariamente sinonimo di sostenibilità: il 100% dell’energia che impieghiamo nei nostri processi produttivi proviene da fonti rinnovabili, abbiamo installato pannelli fotovoltaici e il 75% dei nostri fornitori è a meno di 50 km di distanza – spiega Paolo Turri –. Inoltre, non costruiamo nuovi capannoni, ma scegliamo piuttosto di valorizzare quelli storici in cui ci troviamo da decenni, utilizziamo auto ibride ed elettriche, illuminazione a LED”. Guardando al futuro, LT.BO Srl, attraverso il suo marchio principale YC WHYCI, punta a consolidare la propria rete di vendita diretta e a cogliere le evoluzioni del mercato. “L’abbigliamento sta diventando una commodity. Inutile dire quanto il mercato, insieme agli usi e costumi, siano cambiati. I nostri nonni un tempo, appena ne avevano la possibilità, compravano un bel capo di abbigliamento, che diventava insieme segno distintivo e motivo di gratificazione. Oggi questo gesto ha assunto un significato completamente differente, ma può ancora portare con sé emozione e appagamento. O almeno è quello che ci prefiggiamo di trasmettere con le nostre collezioni”, chiosa Turri.






