Lae investe sulla robotica collaborativa
Nuovo stabilimento a Besozzo e forte impegno nella transizione digitale per l’azienda attiva da cinquant’anni nella produzione di griglie per ventilatori industriali
Da piccola impresa familiare, fondata negli anni ‘70 a Caravate, ad azienda internazionalizzata che è arrivata a distribuire in tutto il mondo, fino a 1,5 milioni di griglie per ventilatori industriali. Dall’Asia alle Americhe, passando per l’Europa, fino ad arrivare all’Africa. Sono questi i continenti in cui sono presenti i prodotti di Lae. Una realtà del territorio varesino che, quest’anno, ha raggiunto due importanti traguardi. Da un lato, l’impresa ha inaugurato un nuovo stabilimento a Besozzo. Dall’altro, ha festeggiato il cinquantesimo anniversario.
Un’azienda che in mezzo secolo di vita ha investito nelle persone, nel territorio e nei macchinari, perseguendo importanti obiettivi. “Nel corso degli anni abbiamo incrementato la nostra capacità produttiva grazie a rilevanti investimenti tecnologici — afferma Dino di Lucrezia, Amministratore Delegato dell’azienda varesina —. La digitalizzazione ci ha permesso di introdurre metodi e sistemi di rapida ed efficace gestione. Un aspetto notevole, che ci consente di continuare ad essere competitivi nei mercati globali”. Lo spostamento dal precedente sito di Caravate all’attuale stabilimento di Besozzo ha portato Lae ad assumere una visione completamente nuova e rivoluzionaria. “Abbiamo portato in casa il know-how necessario per ottimizzare al meglio l’operato dei nostri collaboratori, offrendo ai dipendenti la possibilità di lavorare più vicino a casa, senza dover affrontare lunghi spostamenti — continua di Lucrezia —. Oggi siamo in 130 collaboratori e ci impegniamo costantemente per sostenere iniziative di welfare aziendale”.
Nonostante una radicata presenza in 6 continenti e una forte vocazione all’export (l’azienda esporta il 70% dei prodotti), Lae ha scelto di mantenere la propria produzione in provincia di Varese. “Per noi si tratta di un territorio con una posizione strategica per servire i mercati europei, grazie alla sua vicinanza con Milano e altre aree industriali, snodo fondamentale nell’Europa centrale — afferma di Lucrezia —. Un posizionamento geografico che permette di ridurre i costi e i tempi di distribuzione, migliorando l’efficienza logistica”.
Per l’impresa di Besozzo, conservare la propria attività industriale in una provincia con una forte identità manifatturiera come Varese ha un valore simbolico, come precisa l’Amministratore Delegato: “Rappresenta un attaccamento alla tradizione. Un orgoglio per la lunga storia produttiva locale e il desiderio di mantenere un forte legame con le radici aziendali”. L’impresa varesina, i cui ventilatori industriali attraversano letteralmente tutto il globo, nel corso degli anni ha subìto l’andamento instabile del mercato. “Abbiamo dovuto affrontare momenti di crisi e difficoltà e il nostro fatturato è stato oggetto di una temporanea flessione — sottolinea di nuovo l’Amministratore Delegato —. Nonostante un contesto complesso, tuttavia, abbiamo affrontato questa sfida con determinazione, cercando di limitare l’impatto negativo e mantenendo la nostra solidità’”. Un percorso fatto di traguardi e successi, ma anche di alcuni ostacoli da superare. Con una visione strategica di breve, medio e lungo periodo, però, Lae è riuscita ad invertire la rotta.
“Effettuare analisi approfondite della situazione socioeconomica e investire in tecnologie innovative sono due delle azioni che abbiamo intrapreso per superare i momenti più difficili — incalza ancora di Lucrezia —. La digitalizzazione è un altro asset che ci permette di essere competitivi in un mercato in continua evoluzione”. La robotica collaborativa, per fare un esempio, è uno dei tanti progetti in cantiere e a cui l’azienda varesina sta lavorando per efficientare la produzione nel nuovo stabilimento di Besozzo. “Fondamentale riorganizzarsi e concentrarsi su aree strategiche, oltre a monitorare costantemente i risultati”: sono questi altri due esempi di come riuscire a cavalcare l’onda della crescita, secondo l’Ad di Lae. “Bisogna adattarsi rapidamente alle nuove sfide imposte dal contesto economico in cui operiamo. L’industria 5.0 e l’integrazione del1’Intelligenza Artificiale sono strumenti importanti per ottimizzare i processi, ridurre gli scarti di produzione e offrire prodotti sempre più personalizzati — sostiene di Lucrezia —. All’interno dello stabilimento besozzese sono presenti isole con robot singoli o doppi per assicurare la massima produttività e una più ampia area di lavoro disponibile sul mercato”. I sistemi di presa brevettati assicurano la massima qualità di impilaggio anche con figure di grandi dimensioni.
Inoltre, oggi, Lae può contare decine di robot stacker (impilatore robotizzato) installati in tutto il mondo. “Gli imprenditori pin attenti al futuro puntano su queste tecnologie per massimizzare il ritorno sugli investimenti e garantirne la sostenibilità nel tempo — osserva l’Ad di Lae —. È una scelta strategica che consente di scalare rapidamente il mercato e assicurarsi un vantaggio competitivo duraturo”.